SOPHIE'S POV:
Quando io e Claire restiamo sole mi sento piuttosto in soggezione.
Muovo qualche passo nella sua direzione, sorridendole il più cortesemente possibile per nascondere il nervosismo.
Di cosa dovrei parlare?
Cosa dovrei dirle?
''E' davvero carina questa stanza'' mimo.
Oh si, ottima scelta Sophie.
Stupida.
Lei si guarda intorno, poco convinta ''Grazie''.
Sospiro, socchiudendo gli occhi per qualche secondo ''Senti, scusami. Sono davvero molto nervosa'' ammetto.
''Perché?'' domanda sorridendomi leggermente, mentre si siede sul lato del letto.
Wow, è davvero uguale ad Harry.
Stesso colore di capelli.
Stessi occhi.
Stesse labbra.
E' molto magra e questo mi fa capire perché Harry sia così preoccupato per lei.
Poggia una mano nella parte di letto vuoto, invitandomi a sedermi.
Accolgo l'invito con un sorriso e mi posiziono accanto a lei ''Beh, vedi.. sei molto importante per Harry. So quanto ti vuole bene e non vorrei fare qualche figuraccia''.
Sospira ''Ti ha chiesto lui di parlarmi vero?'' chiede.
Rimango in silenzio qualche secondo, pensando velocemente ad una balla da inventarmi, ma poi penso che Claire debba sapere semplicemente la verità. E' sorda, non stupida.
Annuisco ''Si, è preoccupato per te, dice che non lo volevi vedere. Ma non dire che te l'ho detto io'' sorrido.
Un sorriso divertito le curva il volto ''No'' scuote la testa ''Promesso, non glielo dirò'' sospira ''Si preoccupa sempre troppo per me. Il problema è questo posto'' si guarda intorno e scorgo nei suoi occhi un velo di tristezza ''Stare qui non fa che ricordarmi quanto io non sia normale. E so che lui si sente in colpa per questo, ecco perché spesso gli ho detto che non c'era bisogno che venisse fino qui a trovarmi, che stavo bene''.
Capisco la sensazione che si prova.
''Tu sei sempre stata sorda?'' domanda.
Annuisco ''Si, sono nata così''.
''E.. con quello'' dice indicando l'impianto cocleare ''riesci a sentire?'' chiede.
Sorrido ''Si, quasi ogni suono. Riesco a seguire una conversazione senza dover sempre guardare il labiale per chi non conosce la lingua dei segni''.
Sospira e sembra affranta mentre osserva il mio orecchio sinistro ''Vorrei tanto averlo anche io'' abbassa lo sguardo sulle sue mani.
Allungo un braccio verso di lei, poggiando la mano sulla sua per attirare la sua attenzione ''So cosa vuol dire'' dico con calma quando i suoi occhi incontrano i miei ''Ho messo l'impianto quando avevo otto anni'' inizio ''Solitamente questo tipo di impianti per le persone come me, nate sorde, si consiglia di metterli nei primi mesi di vita, ma come sai, sono molto costosi''.
Lei annuisce, stringendo le labbra tra i denti.
''I miei genitori all'epoca non erano benestanti e non potevano permetterselo. Sono riuscita solamente grazie a un'associazione per sordomuti che ha pagato le spese mediche. Ma ormai era grande e sviluppare il linguaggio è stato molto più difficile''.
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The Sound of Heart Beats
RomanceIN REVISIONE ''E' perchè sono sorda?''. > una risata amara gli lascia le labbra. Mi avvicino ''E allora com'è?'', mimo ancora. Sospira e mi osserva. I suoi occhi quasi mi penetrano fin sotto la pelle. Li sento bruciare nel petto, nello stomaco, ovun...