Capitolo 16

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SOPHIE'S POV:

Camminiamo in silenzio uno accanto all'altro da almeno quindici minuti.

So che qualcosa non va. Il tono che aveva durante quella chiamata mi ha preoccupato. Odio quando cerca in tutti i modi di tenermi all'oscuro, come se fossi una piccola bambina da proteggere.

E' nervoso. Lo vedo dalla sua postura rigida e dalle cinque sigarette che ha già fumato.

Ha resistito per parecchio tempo con i miei genitori, non ha fumato neanche una volta in loro presenza, ma è come se ora stesse recuperando tutte quelle non fumate prima.

Si passa per l'ennesima volta la mano tra i capelli, gesto che ho imparato a riconoscere come nervosismo o imbarazzo e sospira.

Sbuffo spazientita, fermandomi nel punto in cui sono.

Pochi passi più avanti, Harry si gira verso di me, osservandomi con un sopracciglio alzato <<Che c'è adesso?>> domanda.

''Vuoi dirmi cosa c'è che non va o dobbiamo continuare ancora per molto con tutto questo'' mimo per poi indicarlo.

Sospira, socchiudendo gli occhi per qualche secondo.

<<Va bene>> indica una panchina poco distante <<Sediamoci>>.

Faccio come dice e mi siedo, osservandolo mentre lui fa lo stesso posizionandosi poco lontano da me.

<<Prima al telefono era Lucas>> alza gli occhi nei miei e mi sembra di scorgere un velo di preoccupazione <<I Lion hanno trovato l'appartamento>>.

Spalanco gli occhi e mi si mozza il fiato.

I Lion hanno trovato l'appartamento.

E' come se questa frase mi rimbombasse nelle orecchie a ripetizione.

Se Harry sta dicendo altro non lo sento. I suoni intorno a noi arrivano ovattati e la testa vortica solamente intorno a quella frase che speravo di non sentire mai.

Qualcosa mi sfiora il braccio, ma sono scollegata dalla realtà che mi circonda.

Ci hanno trovato.

Il petto si alza e si abbassa velocemente.

Mi manca l'aria e un'orribile sensazione mista tra l'ansia e il panico mi pervade da testa a piedi.

Quel piccolo senso di protezione che provavo fino a qualche secondo fa ora sembra così lontano da risultare inafferrabile.

Nell'ultimo mese ho cercato di nascondere il più possibile ad Harry quel nervosismo perenne che provavo quando restavo sola. Ho continuato ad avere incubi su quella notte. La canna fredda sulla tempia. La paura provata nel furgone rimasta sola con quegli sconosciuti. I suoni assordanti degli spari.

Volevo sembrare forte. Volevo dimostrare che quella notte non avesse cambiato nulla in me, ma non era così. E ora, che quell'incubo si avvicinava di nuovo così tanto alla mia realtà, fingere non è più possibile.

Harry mi afferra entrambe le spalle, scuotendomi e, solo in quel momento, mi rendo conto che è chinato davanti a me, con il viso a livello del mio.

<<Sophie..>>.

Punto gli occhi nei suoi e sento i miei pizzicare.

Prima che possa cacciare indietro le lacrime, una solca la mia guancia, percorrendo i lineamenti del mio viso fino al mento.

<<Ehi>> la sua voce è dolce rispetto al solito <<Andrà tutto bene>> raccoglie la mia lacrima e, nel punto in cui le sue dita mi sfiorano il viso, sento la pelle bruciare <<Non permetterò che ti accada niente, te lo prometto>>.

The Sound of Heart BeatsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora