Capitolo 11

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<<Sarai sola anche stasera?>> mi domanda Penny mentre ci sediamo nell'aula al nostro solito posto.

Una volta sistemata sulla sedia prendo il taccuino e scrivo ''Si, molto probabilmente''.

<<Come mai non ti ha accompagnata fino all'ingresso stamattina?>>.

Non ho ancora raccontato nulla degli avvenimenti di ieri sera a Penny. A dire il vero vorrei dirle tutto, ma non sono sicura che Harry sia molto d'accordo.

Scrivo ''Aveva un impegno urgente da sbrigare, mi ha lasciato dal cancello'' e le mostro il taccuino.

<<Tu sei Sophie Davis?>> una voce attira la mia attenzione e sia io che la mia amica ci voltiamo verso di lei.

La prima cosa che noto sono i folti capelli neri perfettamente stirati che le arrivano quasi al fondo della schiena. Due occhi color nocciola contornati da un bel po' di trucco mi osservano dall'alto e non posso non notare le labbra leggermente gonfie a causa di un piccolo ritocco estetico.

Faccio cenno di si con il capo, restando in attesa di capire cosa possa volere da me.

Un sorriso divertito le curva il volto e mi scruta da capo a piedi <<Sono Jenna. E' vero che stai uscendo con Harry Carter?>> domanda.

Annuisco di nuovo, non capendo quale sia il punto a cui vuole arrivare.

<<Non ci posso credere>> uno sbuffo le lascia le labbra.

<<A cosa esattamente?>> domanda Penny alzando un sopracciglio.

<<Come uno come lui possa uscire con una come te>> mi osserva con sguardo truce <<Cos'è? Lo stai minacciando? Oppure gli fai pena perché sei sorda?>>.

Sento Penny irrigidirsi al mio fianco e so che è pronta a scattare per difendermi, ma prima che possa parlare la fermo.

''Ci penso io'' mimo lentamente in modo che possa capirmi.

Prendo il taccuino e scrivo velecemente ''Non ho bisogno di minacciare un uomo per farlo uscire con me. E poi, illuminami, perché sarebbero affari tuoi?'', strappo il foglio e glielo porgo.

Le sue dita affusolate con lunghe unghie colorate lo prendono e vedo i suoi occhi scorrere velocemente tra le righe.

Alza di nuovo gli occhi su di me e mi mostra un sorriso divertito <<Conosco Harry, non uscirebbe mai con una come te>>.

''A quanto pare non lo conosci abbastanza'' scrivo.

<<E' irritante comunicare così, come fa a sopportarlo?>> sbuffa.

Un sorriso mi curva le labbra e scrivo ''Se lo conoscessi bene come dici, sapresti che Harry conosce la lingua dei segni''.

Incrocia le braccia al petto e punta gli occhi nei miei <<Quelle come te non vanno bene per lui>> un sorriso di sfida le curva il viso e fa un passo verso di me, avvicinando le labbra al mio orecchio sinistro <<Me lo riprenderò>>.

Senza aggiungere altro si volta e esce dall'aula a grandi falcate, facendo ticchettare i tacchi sul pavimento laccato.

<<Breve ma intenso>> commenta Penny quando mi volto i nuovo verso di lei <<Non so come fai a mantenere la calma a quel modo>>.

Scrollo le spalle e scrivo ''E' inutile prendersela per certe persone''.

Entra il professore e la lezione inizia, ma la concentrazione ormai ha lasciato spazio ai miei soliti vortici mentali.

Sapevo che questa storia del finto fidanzato prima o poi avrebbe destato sospetti. Sono conscia del fatto che tutti si siano stupiti della nostra presunta frequentazione.

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