Il capitolo sarà diviso in due parti perché era davvero troppo lungo per farne uno solo.
Buona lettura Nanette/i.❤️
Prima parte
HARRY'S POV:
<<E' passato troppo tempo, qualcosa non va>> dice Lucas mentre si accomoda su una delle poltrone del salotto privato dei gemelli Layton.
Terry beve una lunga sorsata di birra, prima di sedersi sul divano accanto a me <<Due settimane di silenzio>> sospira <<Staranno architettando qualcosa?>> domanda volgendo lo sguardo verso di me.
<<Sicuramente>> mi sporgo in avanti, poggiando i gomiti sulle ginocchia aperte e unendo le mani <<Dobbiamo stare molto attenti questa sera, non sappiamo se quelli con cui dobbiamo incontrarci siano collegati in qualche modo ai Lion>>.
<<Nostro padre ha detto che è gente a posto questa>> dice Justin.
Un sorriso amaro mi curva il viso, mentre sposto lo sguardo verso di lui <<Per quanto possa essere gente a posto quella che compra armi illegalmente>>.
Gli occhi di Justin mi osservano duri, posso vederlo digrignare i denti, ma non dice nulla.
<<Tu dovrai restare in disparte>> richiama la mia attenzione Terry <<Ti abbiamo trovato un buon punto dove poter tenere sotto tiro questi tizi>> prende una sigaretta dal pacchetto e la stringe tra i denti <<Il Barrett M82 andrà bene? Si parla di una distanza di quasi 1000 metri>>.
Annuisco <<Quel fucile arriva quasi a una distanza 1500 metri, andrà benissimo>> volto lo sguardo verso Lucas <<Dici che in tre ve la caverete?>> gli domando.
Scuote la testa <<Questa volta siamo preparati. Gli uomini di Layton saranno nelle vicinanze per intervenire in caso di problemi. In totale saremo dieci uomini sul campo più te a fare quello che sai fare meglio>> mi rivolge un ghigno furbo.
<<Il cecchino>> affermo, poggiando nuovamente la schiena al divano.
La mia specialità quando facevo parte dell'esercito, ero uno dei migliori.
Chi l'avrebbe mai detto che gli insegnamenti dell'esercito americano sarebbero stati dati ad uno che poi li avrebbe usati per infrangere la legge.
<<E la piccola Sophie? Come sta?>> domanda all'improvviso Lucas, riportando la mia attenzione su di lui.
Sophie.
Non le parlo praticamente da una settimana. Mi limitavo ad accompagnarla al campus, tenerle la mano per tutto il tragitto fino all'ingresso, aspettare che terminino le lezioni e poi portarla a casa. Non scendevo neanche dalla macchina la maggior parte delle volte: la lasciavo all'ingresso del palazzo, aspettavo di vederla entrare e poi sgommavo via, per tornare solo quando sapevo che era già a letto.
Ed ogni sera mi sono intrufolato nella sua stanza, ad osservarla mentre dormiva raggomitolata come un bruco nella coperte.
Non so perché l'ho fatto ogni sera.
Guardarla dormire mi calma.
Ho iniziato a notarla più del solito ultimamente.
Ho notato come i capelli le scivolano morbidi davanti al viso ogni volta che ride.
A come si morde il labbro inferiore rosato ogni volta che si concentra su qualcosa, provocando in me più di una volta un fremito lungo il basso ventre.Quell'innocenza del suo visetto inizia a farmi andare fuori di testa. Penso a cosa vorrei farle per toglierle quel cipiglio che si crea tra le sopracciglia quando si arrabbia e l'unica cosa che mi viene in mente per riuscirci e bloccarla contro al letto.
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The Sound of Heart Beats
RomanceIN REVISIONE ''E' perchè sono sorda?''. > una risata amara gli lascia le labbra. Mi avvicino ''E allora com'è?'', mimo ancora. Sospira e mi osserva. I suoi occhi quasi mi penetrano fin sotto la pelle. Li sento bruciare nel petto, nello stomaco, ovun...