HARRY'S POV:
La sua voce.
La sento rimbombare all'interno della mia mente.
Mi prega di tornare.
Mi dice di resistere.
La sento vibrare nel petto.
Non capisco dove sono.
Una forte luce bianca quasi mi acceca ed è come se mi richiamasse a lei, ma qualcosa mi frena.
Sento una mano che stringe la mia e mi tira lontano.
So che è lei.
Non può essere nessun altro.
Forse sono morto e tutto questo è solamente frutto della mia immaginazione.
Forse non potrò mai più vedere i suoi occhi chiari e sentire la sua voce dolce.Scusami, piccola nanetta, perdonami.
Perdonami per tutte le volte in cui ti ho ferita cercando di nascondere quello che provo per te.
Perdonami se ti ho fatta stare male.
Perdonami se non ho mantenuto la mia promessa.
Perdonami se non sono stato abbastanza bravo da dimostrarti che tu hai cambiato tutto.
Perdonami.
Perdonami perché ho capito troppo tardi di essermi innamorato di te.
Sento qualcosa sfiorarmi i capelli. Un tocco leggero, quasi impercettibile.
E ancora la sua dolce voce.
No, non è una sogno.
La sento, forte e chiara.
Devo tornare da lei.
Non è ancora il momento.
Sbatto le palpebre un paio di volte per cercare di abituarmi alla luce fioca della stanza.
Non riesco a capire se sto ancora sognando oppure è la realtà.
Mi guardo intorno frastornato.
Muovo appena le dita delle mani, ma sono strette da qualcosa.
Abbasso lo sguardo ed eccola lì.
La mia nanetta.
Sento il cuore mancare un battito mentre cerco di realizzare che quello non è solo un bel sogno.
Stringe la mia mano nella sua, con il viso premuto sul suo braccio poggiato sul tavolo dove sono steso, disegna dei piccoli cerchi sulla mia pelle dell'avambraccio con la mano libera.
Gli occhi sono fissi su quel punto, rossi e gonfi come se avesse pianto per ore intere.
<<Sophie..>> sussurro con voce roca.
La sua testa si alza di scatto e, finalmente, i suoi occhi incontrano i miei.
<<Harry>> mormora e gli occhi le si riempiono di lacrime.
Lascia la mia mano solo per potersi avvicinare al mio viso <<Oh mio dio>> piange rivolgendomi un sorriso tra le lacrime.
Le sue mani fredde si poggiano sulle mie guance e mi guarda estreffatta, come se anche lei stesse cercando di capire se sta sognando o no.
A quel tocco leggero chiudo le palpebre per qualche secondo.
Sono nel posto giusto.
Quando le sorrido scoppia a piangere, prima di premere le labbra sulle mie in un bacio delicato <<Ho pensato di non rivederti più>> mormora.
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The Sound of Heart Beats
RomanceIN REVISIONE ''E' perchè sono sorda?''. > una risata amara gli lascia le labbra. Mi avvicino ''E allora com'è?'', mimo ancora. Sospira e mi osserva. I suoi occhi quasi mi penetrano fin sotto la pelle. Li sento bruciare nel petto, nello stomaco, ovun...