Capitolo 30

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Seduta sul divano con indosso la maglia di Harry ad arrivarmi quasi fino alle ginocchia lo osservo mentre sistema tutte le nostre cose portate via dall'appartamento.

Mi sembra ancora impossibile tutto quello che è successo. Ho paura di svegliarmi da un momento all'altro e accorgermi che in realtà è stato solo un bel sogno. Ma più resto qui a guardarlo, più mi rendo conto che è tutto vero.

Abbiamo fatto l'amore ed è stato anche meglio di come l'avevo sempre immaginato. Certo, avrei evitato volentieri la parte del rapimento e tutto il resto, ma è stato quello a portarmi qui.

Forse sono pazza. Dovrei desiderare solamente di tornare alla normalità, al sicuro da tutto questo. Invece.. non mi importa. Non mi importa perché senza tutto questo io non avrei conosciuto Harry. Senza tutto questo non sarei andata a vivere con lui. Senza tutto questo non mi sarei innamorata di lui.

Si, sono pazza.

Abbasso gli occhi sul telefono, recuperato da Harry nella camera del Motel, sbloccato sulla chat di Claire e osservo il campo del testo vuoto.

Harry si merita una vita migliore.

Basta vendita di armi illegale.

Basta uccisioni.

Basta.

Farò tutto quello che posso per aiutarlo.

Tu:

Ci ho pensato. Va bene Claire, farò tutto quello che posso per convincerlo ad uscire da questo schifo.

Invio il messaggio e blocco il telefono con un sospiro.

Una mano si poggia sulla mia testa, accarezzandomi i capelli. Quando alzo il volto trovo Harry in piedi dietro lo schienale del divano a sorridermi <<Stai bene?>> domanda.

Ricambio il sorriso e annuisco ''Sono solo un po' stanca''.

Alza un sopracciglio <<Usi di nuovo la lingua dei segni?>>.

Sospiro ''Sai che non mi piace la mia voce. Quella è stata solo un eccezione''.

Fa il giro del divano fino ad arrivare davanti a me, dove si accovaccia restando il equilibrio sulle punte dei piedi per avere il viso alla mia stessa altezza <<A me la tua voce piace molto>> poggia la mano sul mio polpaccio nudo e mi accarezza dolcemente, senza distogliere lo sguardo dal mio <<Sarebbe troppo chiederti di usarla ancora? Anche solo con me?>> dice in tono di voce basso, mentre le sue dita provocano la pelle d'oca sulla mia gamba, salendo e scendendo delicatamente tra il ginocchio e la caviglia.

Non ha idea di quanto quel piccolo gesto stia riaccendendo in me il desiderio di lui.

Non rispondo alla sua domanda.

Resta in attesa per qualche secondo, poi sospira con un sorriso <<Va bene, non insisterò>> si avvicina al mio viso, affiancando le labbra al mio orecchio sinistro <<Ho sempre un altro mezzo per riuscirci>> mormora prima poggiare la bocca appena sotto l'orecchio, succhiando il punto preciso che ormai sa essere sensibile.

Un brivido di piacere mi attraversa, facendomi chiudere gli occhi e un mugolio mi vibra all'interno della gola.

Ridacchia soddisfatto, spostandosi appena per riuscire a guardarmi in viso.

''Stronzo'' mimo senza usare la lingua dei segni.

Le sue labbra si aprono in un sorriso adorabile <<Non sai quanto>> mi fa l'occhiolino, facendo pressione sugli avambracci per tornare in posizione eretta <<Devo uscire a fare alcune commissioni>>.

The Sound of Heart BeatsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora