Capitolo 19

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SOPHIE'S POV:

Fradici e stanchi raggiungiamo il Range Rover di Harry nel parcheggio.

Non ricordavo che una giornata a Disneyland potesse essere così massacrante. Sono a pezzi. Forse perché quando venivo con i miei genitori ero così piena di energia da poter proseguire no stop per tre giorni di fila.

<<Aspetta!>> mi blocca Harry quando sto per salire sul sedile.

Lo guardo accigliata mente si dirige verso il cofano, aprendolo e tirando fuori da esso due asciugamani.

Torna da me e lo posiziona sul sedile, stando attento a coprire ogni punto che potrebbe bagnarsi.

''Sei serio?'' domando divertita ''Sono sedili in pelle, non si rovineranno''.

<<Si invece>> borbotta <<Ecco, ora si>> si sposta e posso finalmente sedermi.

Fa il giro dell'abitacolo e apre la porta del guidatore, facendo la stessa cosa con il suo sedile.

Una volta seduto si toglie le orecchie da topolino, porgendomele <<Hanno fatto il loro lavoro. Se osi mostrare a qualcuno quella foto ridicola giusto che ti faccio il solletico finché non sputi i polmoni>> mi minaccia.

Ridacchio. Risulta poco credibile.

''Tranquillo, il tuo segreto è al sicuro con me'' mi sistemo sul sedile e passo le mani tra i capelli umidi.

<<Non pensa di strizzarli!>> mi blocca subito lui.

Alzo gli occhi al cielo, sbuffando ''Ti vuoi calmare?'' mimo ''Non strizzerò i capelli nella tua amata macchina''.

Mi guarda poco convinto senza dire nulla, prima di avviare il motore e raggiungere la strada principale.

Il viaggio di ritorno prosegue silenzioso, ma piacevole.

Sembra esserci una strana nuova armonia tra noi, come se gli avvenimenti del giorno prima fossero stati archiviati.

Forse è la consapevolezza che abbiamo un nuovo posto in cui andare quando torneremo a Gainesville, oppure la giornata passata tra prese in giro e risate.

La sua compagnia alla fine non mi è dispiaciuta.

Staccare un po' la spina ha fatto bene ad entrambi.

Arrivati a casa troviamo i miei genitori intenti a ridere e scherzare mentre mia madre prepara la cena. Nala, stesa accanto ai piedi di mio padre, appena sente la serratura della porta scatta in piedi come una molla, correndo verso di noi contenta.

Mi chino per salutarla con un bacio sulla testolina pelosa, prima di entrare in cucina.

<<Oh siete tornati>> ci sorride mia madre <<Com'è andata? Vi siete divertiti?>> domanda curiosa.

<<Kara!>> la sgrida papà con tono divertita.

<<Oh su caro, cono solo curiosa>> borbotta lei lanciandogli in faccia lo strofinaccio umido che teneva tra le mani.

Sorrido divertita ''Si mamma, ci siamo divertiti, ma come vedi'' dico indicando i nostri corpi ''Siamo piuttosto fradici''.

<<Andate a farvi una doccia calda o vi prenderete un raffreddore>> ci rimprovera lei.

Ci dirigiamo verso le scale e, prima di salire, mi volto verso Harry ''C'è solo un bagno, puoi farla prima tu'' sorrido cortese.

Si avvicina, controllando con la coda dell'occhio che i miei siano rimasti in cucina <<Oppure potremmo farla insieme>> mormora, sorridendo sfacciato.

The Sound of Heart BeatsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora