IN REVISIONE
''E' perchè sono sorda?''.
> una risata amara gli lascia le labbra.
Mi avvicino ''E allora com'è?'', mimo ancora.
Sospira e mi osserva.
I suoi occhi quasi mi penetrano fin sotto la pelle. Li sento bruciare nel petto, nello stomaco, ovun...
La biblioteca del campus è piuttosto vuota oggi, forse perché tanti studenti non sono ancora rientrati dalle vacanze invernali.
Penny, seduta davanti a me, mordicchia la penna concentrata sul libro di anatomia animale, mentre io cerco di non rileggere la stessa frase per la centesima volta.
Da quando siamo tornati, circa una settimana fa, Harry si comporta in modo strano.
L'ultimo giorno che abbiamo passato a Sanibel Island era iniziato bene, finché nel primo pomeriggio non aveva ricevuto una chiamata. Tutto è cominciato da lì.
Esce ogni giorno, stando fuori per quasi tutta la giornata e, quando rientra, si rifiuta di dirmi dove è stato.
Quella ormai familiare sensazione di nausea torna ad attagliarmi lo stomaco.
Come se non bastasse è diventato piuttosto freddo nei miei confronti, così, da un giorno all'altro. Passiamo davvero poco tempo insieme e, anche quando siamo nella stessa stanza, è perennemente perso nei suoi pensieri.
In più ho anche notato da qualche notte si sveglia nel bel mezzo del sonno e si alza, senza tornare più a letto.
Qualcosa lo tormenta e, nonostante io continui imperterrita a chiedergli cosa sia, non vuole dirmi niente.
Ieri notte, dopo l'ennesima volta in cui si è alzato, l'ho raggiunto, trovandolo nella cucina del cottage seduto al tavolo con lo sguardo perso nel vuoto e il viso corrucciato.
Ovviamente non ha voluto dirmi cosa lo tormentasse e abbiamo nuovamente litigato.
Ma questa volta è stata diversa dalle altre.
Il suo sguardo era molto più freddo. Distaccato. Assente.
Credo che sia stato proprio questo a farmi sbottare, anche se ora, col senno di poi, mi rendo conto che urlargli contro non ha fatto che farmi ottenere l'esatto opposto di quello che speravo.
Ha preso la giacca ed è uscito, senza più tornare.
Sapeva che oggi sarei dovuta andare al campus, eppure non si è presentato, obbligandomi a chiamare Penny per farmi venire a prendere.
Non è davvero da lui.
Non ho idea di cosa stia succedendo, ma non mi piace.
<<Sophie>> la voce di Penny mi distrae dai miei pensieri, obbligandomi ad alzare gli occhi nei suoi <<Stai bene?>> domanda.
Annuisco, cercando di rivolgerle un sorriso convincente <<Si, è solo più difficile del previsto>> mento indicandole il libro che tengo tra le mani.
Vorrei raccontarle cosa davvero mi tormenta, ma visto che le cose tra lei e Lucas sembrano andare meglio non vorrei fare qualche danno.
Sbuffa <<Lasciamo perdere. Se non passo questo esame la mia media è rovinata>> si lamenta.
<<Lo passerai sicuramente, secchiona>>.
Io, invece, non so neanche se presenterò la relazione di questo passo. Non riesco a concentrarmi e, anche se provo a mettere da parte i pensieri e studiare, appena ricomincio a leggere l'unica a cosa a cui riesco a pensare è Harry.
Devo capire cosa gli sta succedendo.
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