Capitolo 15

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HARRY'S POV:

Una strana sensazione mi pervade mentre osservo Sophie, seduta accanto a me, parlare allegramente con i suoi genitori dell'Università.

Parla delle lezioni, dei corsi avanzati, del laboratorio di anatomia e resto incantato ad osservarla. E' così entusiasta del suo percorso che quasi mi sento contagiato.

Riesco a percepire dall'immenso sorriso e dagli occhi che le brillano quanto tutto questo sia importante per lei.

E' la prima volta che la sento parlare dei suoi studi e mi chiedo perché io non gliel'abbia mai chiesto prima. Vederla così è meraviglioso.

Osservo i suoi genitori mentre l'ascoltano estasiati, rapiti probabilmente dallo stesso carisma che anche io vedo in lei. Sembrano davvero due persone meravigliose e, da come la guardano, sono certo che lei sia la cosa più bella della loro vita.

E' la famiglia che avrei sempre voluto anche io.

Mia mamma ci ha sempre amato con tutto il suo cuore, ma purtroppo la vita non è stata molto clemente con lei. Ha sposato l'uomo sbagliato. Ha fatto dei figli con l'uomo sbagliato. Si meritava molto di più, e anche io e Claire.

Vedere la famiglia Davis mi fa capire realmente cosa vuol dire crescere in un ambiente sano e amorevole.

Un po' la invidio per tutto questo.

A distrarmi dai miei pensieri è il telefono che vibra all'interno della tasca dei jeans, avvisandomi di una chiamata.

Lo prendo velocemente, osservando lo schermo. Lucas.

Alzo gli occhi sui tre che mi osservano <<Scusate, devo rispondere>> sorrido e mi alzo, dirigendomi verso il salotto <<Pronto?>> rispondo.

Sento che nell'altra stanza hanno ripreso a conversare e abbasso il tono della voce per non farmi sentire.

<<Amico, c'è un problema>>.

<<Quale?>> domando, guardando ogni tanto verso la cucina.

Sospira <<I Lion>>.

Mi si gela il sangue solo nel sentire quel nome e i miei occhi saettano sulla figura di Sophie che vedo per metà attraverso la porta aperta.

<<Aspetta un momento>> mi affretto a dire e esco sulla veranda cercando di non fare troppo rumore. <<Cos'è successo?>> domando una volta sicuro di essere fuori dal campo uditivo di tutta la famiglia Davis.

<<Credo che abbiano trovato il tuo appartamento>>.

Sgrano gli occhi <<Com'è possibile?>> ringhio <<Quell'appartamento è intestato ad una società fantasma di Layton, come hanno fatto a trovarlo?>> inizio a camminare nervosamente su e giù per il porticato in legno.

<<Non ne ho idea, ma qui è un disastro>>.

Mi blocco <<Sono entrati?>>.

<<Si>> sospira <<Hanno messo tutto a soqquadro>>.

Mi passo nervosamente una mano sul viso.

<<Harry, non siete al sicuro qui>> continua <<Non potete tornare>>.

Mi mordo così forte l'interno della guancia che sento il sapore del sangue invadermi la bocca <<Cazzo>> ringhio a denti stretti.

Se non fossimo venuti qui, ci avrebbero trovati.

Avrebbero trovato Sophie.

E forse io non sarei stato in casa.

Magari sarebbe stata sola.

The Sound of Heart BeatsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora