Capitolo 14

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Osservo Harry caricare le nostre due valige nella sua macchina e non posso fare a meno di pensare a quello che mi ha raccontato Penny ieri.

Mi chiedo fin dove si possa spingere la cattiveria di un uomo. Cosa può portarti a fare una cosa del genere? Qual è il momento preciso in cui un essere umano diventa un mostro? Forse ci si nasce? Oppure le esperienze della vita e il suo percorso ti portano a diventarlo?

Non so dove sia la verità, ma non c'è nessuna giustificazione valida per quello che quell'uomo ha fatto.

Vorrei correre verso Harry e stringerlo tra le mie braccia. Vorrei fargli capire che di me si può fidare, che può parlare e che non lo giudicherò mai, in nessun modo.
Vorrei che capisse di non essere solo.

E vorrei che conducesse la vita che davvero vuole fare.
Harry non è pericoloso. Ma quello che fa per vivere si.

Se quattro mesi fa mi avessero detto che mi sarei ritrovata a vivere con un trafficante di armi e che non avrei avuto paura di lui sarei scoppiata a ridere. Ma oggi la mia vita non è più la stessa.

Inizio a vedere il mondo con occhi diversi. Ho sempre vissuto nella normalità e nella tranquillità. Non ho idea di cosa abbia dovuto passare Occhi di ghiaccio e neanche voglio immaginare la cicatrice che un evento del genere può lasciare, ma voglio scoprirlo. Voglio scoprire tutto di lui.

Al diavolo la paura.

Non voglio allontanarmi da lui, e questo è l'unica cosa che so per certo.

<<Nanetta, vuoi salire o resti lì a fissarmi?>> la sua voce divertita mi distrae dai pensieri e lo trovo ad osservarmi con le braccia incrociate al petto e un sorrisetto divertito stampato in faccia. <<So che sono la cosa più bella che tu abbia mai visto, amore, ma cerca di trattenerti almeno con i tuoi genitori>>

Alzo gli occhi al cielo, facendogli la linguaccia, ma non posso trattenere un sorriso, mentre le guance mi si colorano di rosso.

Lo sei eccome, penso.

Mi avvicino e salto sulla macchina dal lato del passeggero.

Sono contenta che lui venga con me, penso faccia bene ad entrambi staccare un po' la spina da tutto quello che ci circonda.

Fremo all'idea di rivedere i miei genitori e Nala. E.. non so.. credo che mostrare la mia normalità ad Harry possa fargli bene. Voglio che sappia che in questo mondo c'è anche posto per la felicità e non solo per la violenza e la criminalità.

Sale sul posto del conducente e chiude la portiera del Range Rover, prima di voltarsi verso di me <<Alcune regole>>.

Sbuffo ''Sentiamo''.

<<Niente piedi sul cruscotto>> dice indicandolo <<Non si mangia in macchina>> il suo sguardo scende sulla mia borsa, dove ho inserito un pacchetto di patatine. Sbuffo incrociando le braccia al petto mentre continua <<Ci fermeremo solo una volta, niente soste aggiuntive>> conclude.

''E se mi scappa la pipì?'' domando.

<<La tieni>> alza gli occhi al cielo.

''Certo, ho la vescica a comando io'', mimo.

Ridacchia divertito osservando la mia faccia corrucciata <<Sei carina quando ti arrabbi>>.

Rimango ammutolita, mentre una scarica elettrica mi attraversa il corpo.

Sono carina?

Mi trova carina?

Il mio stomaco fa una capriola e sento il corpo scaldarsi fino alle orecchie. Non oso girarmi verso di lui, rimango con lo sguardo fisso sul parabrezza, con il cuore che martella nel petto.

The Sound of Heart BeatsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora