Capitolo 9

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<<Come sono andate le lezioni, amore?>> Harry mi rivolge un sorriso sghembo mentre saliamo in macchina.

''Non ci sente nessuno qui, amore. Puoi smettere di fingere'' aggancio la cintura di sicurezza e sistemo lo zaino ai miei piedi.

Ridacchia divertito mentre mette in moto la sua Range Rover nera <<Volevo essere gentile>>.

Resto in silenzio mentre si immette nella corsia, dirigendosi verso casa.

Osservo i palazzi scorrere veloci oltre il finestrino. Il cielo è leggermente coperto da nuvole grigio chiaro, sembrano promettere pioggia.

Sorrido al pensiero di quanto l'amassi da bambina, perché quando sentivo il profumo dell'arrivo della pioggia voleva dire che da lì a poco sarei potuta uscire con Nala per saltare nelle pozzanghere piene di fango. E' sempre stato il nostro gioco preferito. Non tanto amato dai miei genitori visto che poi dovevano lavare entrambe.

<<Riuscirai a stare sola a casa per qualche ora oggi?>> domanda Harry riportando la mia attenzione su di lui.

''Dove vai?'' domando curiosa.

Sorride divertito <<Non ti smentisci mai eh?>> mi rivolge uno sguardo fugace, prima di tornare a guardare la strada <<Ho un impegno. Vorrei solo essere sicuro di trovarti ancora tutta intera al mio rientro>>.

Sbuffo ''So badare a me stessa''.

<<Non uscire. Starò fuori solo un paio d'ore>> dice ignorando la mia affermazione.

Alzo gli occhi al cielo ''Si capo''.

Per il resto del tragitto restiamo in silenzio, entrambi probabilmente troppo concentrati nei nostri pensieri. Meglio così infondo.

Arrivati davanti al suo palazzo, Harry ferma la macchina davanti all'ingresso lasciando il motore acceso <<Se hai bisogno scrivimi>> mi porge le chiavi di casa.

Annuisco, prima di scendere dall'auto e dirigermi verso la porta d'ingresso.

Resta lì fermo a guardarmi finché non chiudo la porta in vetro ammaccata dietro di me.

Sorriso divertita ''Sana e salva, amore''.

Scuote la testa in segno di esasperazione, ma non posso evitare di notare il sorrisetto che gli curva le labbra.

Muove le mani ''Fai la brava, amore'' mima.

Alzo gli occhi al cielo e mi volto, dirigendomi verso l'ascensore.

Sento la macchina sgommare via nel momento in cui le porte si aprono ed entro dentro il piccolo abitacolo, cliccando il tasto del piano dove si trova l'appartamento di Harry.

Entro dentro a quest'ultimo e chiudo la porta dietro di me, e osservo il grande spazio austero silenzioso intorno a me.

Sospiro, togliendomi le scarpe e camminando scalza verso la cucina. Apro il frigo sapendo di trovare quel buonissimo latte di cocco che nelle ultime mattine era stato la mia colazione preferita e me ne verso un abbondante dose nel bicchiere preso dalla dispensa.

Sono passati solo pochi giorni da quando vivo qui con Harry, eppure è come se mi fossi abituata a quell'ambiente.

Sono quasi del tutto sicura che non durerà ancora per molto la nostra convivenza forzata. Sembra che i Lion non si siano più fatti vivi e, anche se Harry dice che non per forza sia un buon segno, sono convinta che presto sarà tutto sistemato.

In questi giorni mi sono ritrovata ad osservarlo mentre lui non mi notava e mi sono ritrovata più volte a pensare quanto fosse bello.

No.

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