Quattordici

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𝐕𝐈𝐑𝐀𝐆𝐎:

𝑈𝑛𝑎 𝑔𝑢𝑒𝑟𝑟𝑖𝑒𝑟𝑎 𝑓𝑜𝑟𝑡𝑒 𝑒 𝑐𝑜𝑟𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜𝑠𝑎, 𝑐ℎ𝑒 𝑑𝑖𝑚𝑜𝑠𝑡𝑟𝑎 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑖𝑡𝑎' 𝑒𝑟𝑜𝑖𝑐ℎ𝑒.

𝑈𝑛𝑎 𝑔𝑢𝑒𝑟𝑟𝑖𝑒𝑟𝑎 𝑓𝑜𝑟𝑡𝑒 𝑒 𝑐𝑜𝑟𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜𝑠𝑎, 𝑐ℎ𝑒 𝑑𝑖𝑚𝑜𝑠𝑡𝑟𝑎 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑖𝑡𝑎' 𝑒𝑟𝑜𝑖𝑐ℎ𝑒

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L'attesa infinita del giorno prima, le sembrò nulla quando i raggi del sole iniziarono a solleticarle le guance

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L'attesa infinita del giorno prima, le sembrò nulla quando i raggi del sole iniziarono a solleticarle le guance.

Diana non diede il tempo a Gabriel di bussare alla sua porta che si fece trovare sulla soglia ad aspettarlo. L'uomo non le aveva mai spiegato come si svolgesse quella cerimonia, voleva farle assaporare ogni momento, senza anticipazioni.

Oggi è il giorno, pensò Diana divorando la distanza dal Tempio.

Quando poggiò il piede sul primo scalino, sentì i suoi muscoli contrarsi per il nervosismo. Fece un lungo respiro, incanalò tutta la sua sicurezza per poter andare avanti. Si sentì come se stesse prendendo il diploma, la laurea, il Nobel e l'Oscar nello stesso momento.

All'interno della struttura ogni membro, compreso il Branco, sedeva uno di fronte all'altro creando una sorta di corridoio da dover percorrere.

Al termine di esso vi era Iside, al di sotto della statue dei primi fondatori. Sul volto aveva realizzato dei Moko Maori con la pittura nera. Una corona di fiori le ornavano i lunghi capelli e una veste bianca le copriva l'intero corpo, facendola sembrare un sacerdote multiculturale. Tra le mani, stringeva quello che Diana desiderava ormai da tempo.

«Sono fiero di te.» Le mormorò Gabriel prima di lasciarla sola in quel rito di passaggio.

Diana avanzò verso Iside con andatura lenta, studiò affascinata entrambi i lati. Sulla sua sinistra vi erano gli Invisibili, seduti sul pavimento con le gambe incrociate e gli occhi chiusi. Tra le mani sorreggevano il proprio Kris, con la punta rivolta verso il cielo. Sulla destra, invece, ogni membro del Branco la fissava in silenzio avanzare davanti i loro occhi.

Una Realtà a ColoriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora