Ventisei

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𝐊𝐀𝐋𝐎𝐏𝐒𝐈𝐀:
𝐿'𝑖𝑙𝑙𝑢𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑒 𝑐𝑜𝑠𝑒 𝑠𝑖𝑎𝑛𝑜 𝑝𝑖𝑢' 𝑏𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑑𝑖 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑖𝑎𝑛𝑜 𝑖𝑛 𝑟𝑒𝑎𝑙𝑡𝑎'.

𝐊𝐀𝐋𝐎𝐏𝐒𝐈𝐀:𝐿'𝑖𝑙𝑙𝑢𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑒 𝑐𝑜𝑠𝑒 𝑠𝑖𝑎𝑛𝑜 𝑝𝑖𝑢' 𝑏𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑑𝑖 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑖𝑎𝑛𝑜 𝑖𝑛 𝑟𝑒𝑎𝑙𝑡𝑎'

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«Non mi dire» Scoccò Maris tra un ghigno stupito e una smorfia di dolore

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«Non mi dire» Scoccò Maris tra un ghigno stupito e una smorfia di dolore. «Già ti sono mancato?»

Diana tentò di contenere la rabbia nei riguardi della vita per averla fatta mettere in quella situazione. «Al contrario di te.» Fece con tono malfermo. «Non mi diverte uccidere le persone.» Si avvicinò senza alcun accenno di paura. «Né tanto meno le lascio morire.» Terminò, recuperando da terra i rotoli delle garze che Maris aveva fatto cadere.

«Significa che non conosci i veri piaceri della vita.»

Diana lo ignorò, concentrandosi sui propri movimenti. I mancamenti nelle gambe la colpirono a tratti, le braccia bruciavano ancora e la vista di quel sangue non aiutò a tenere i nervi saldi.

Evitò di incrociare i suoi occhi quando gli pose una mano attorno al braccio. «Riesci a sdraiarti?» Gli chiese, analizzando il suo petto vigoroso fino ai fianchi. Le ossa delle anche gli premevano contro la pelle tesa e ad ogni suo respiro potette osservare la gabbia toracica ampliarsi con intransigenza.

«Non mi servivi tu, se riuscivo a muovermi.» Le replicò con fare irritato.

«Vuoi il mio aiuto si o no?»

Maris fece per controbattere con veemenza ma fece un respiro, costretto anche dal tormento della ferita. «Toglimi queste schegge dal fianco prima che lo faccia io, per poi usarle per infilzarti.»

Diana si morse un labbro, girandosi di spalle con un sospiro annoiato ma Maris le afferrò prontamente il polso. «Non vai da nessuna parte.» Disse, ma lei si divincolò con facilità dalla presa. «Cristo cosa vuoi sentire? Per favore? Ok, tanto è solo una stupida parola.» Si schiarì la voce, ingoiando le fitte al fianco. «Per favore, puoi togliermi queste schegge dal fianco prima che lo facc-»

«Mi avevi già convinto al per favore.»

Sotto lo sguardo contrariato di Maris, Diana iniziò a studiare le schegge di vetro. Non si era mai esercitata su quel tipo di manovra ma non se ne importò. Un po' di dolore non gli avrebbe fatto male, bastava non ucciderlo.

Una Realtà a ColoriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora