Ventinove

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𝐘𝐔𝐀𝐍𝐅𝐄𝐍:
𝐼𝑚𝑝𝑙𝑖𝑐𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑖𝑙 "𝑐𝑎𝑠𝑜 " 𝑜 𝑖𝑙 "𝑑𝑒𝑠𝑡𝑖𝑛𝑜" 𝑠𝑖𝑎𝑛𝑜 𝑛𝑎𝑠𝑐𝑜𝑠𝑡𝑖 𝑖𝑛 𝑜𝑔𝑛𝑖 𝑟𝑒𝑙𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒.

𝐘𝐔𝐀𝐍𝐅𝐄𝐍:𝐼𝑚𝑝𝑙𝑖𝑐𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑖𝑙 "𝑐𝑎𝑠𝑜 " 𝑜 𝑖𝑙 "𝑑𝑒𝑠𝑡𝑖𝑛𝑜" 𝑠𝑖𝑎𝑛𝑜 𝑛𝑎𝑠𝑐𝑜𝑠𝑡𝑖 𝑖𝑛 𝑜𝑔𝑛𝑖 𝑟𝑒𝑙𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒

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L'universo le giocò brutti scherzi, strappandole via la possibilità di vivere chi l'avesse fatta nascere

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L'universo le giocò brutti scherzi, strappandole via la possibilità di vivere chi l'avesse fatta nascere. Ma per rigirare il dito nella piaga, la vita, aveva dato la possibilità a qualcun altro di farlo.

A Maris. Un ragazzo dai valori super discutibili, un ragazzo che l'aveva uccisa ma che, nel contempo, stranamente l'attirava. Una presenza disorientante manifestasi nella sua vita ancor prima di conoscere quel nuovo mondo.

«Ho pochi ricordi di quando ci veniva a trovare, avevo solo tre anni.» Le raccontò. «Mia madre e lui non facevano altro che parlare in disparte ma ricordo perfettamente che Aegir mi intagliava dei piccoli Kris di legno, io amavo custodirli sotto al cuscino. Mi ha trasmesso lui questa passione per il...»

«Fai da te.»

Maris alzò gli occhi alla luna, mormorando un cenno di dissenso. «No, per il poter concedere ad un oggetto di essere qualcos'altro.» Poi ritornò a parlare di Aegir. «Quando Kali è scomparsa è stata l'ultima volta che l'ho visto.»

«Non ha mai parlato di me?» Osò chiedere Diana. «Hai mai intravisto una donna insieme a lui?» Le domande iniziarono a trasformarsi in suppliche disperate.

Maris non fece altro che stringersi nelle spalle. «Mai.»

Diana fece un sorso frettoloso, sentendo con esso il sapore delle lacrime. Cercò di asciugarsi le guance con il dorso della mano ma il tentativo di velare i suoi sentimenti non andò a buon fine.

Maledetto vino. Maris non meritava di assistere a quelle lacrime, per questo lei cercò di allontanarsi, scivolando via dalle pedane che fungevano da sedia, ma sentì una presa calda attorno al braccio.

Non si divincolò, rimase ferma sul posto con il cuore riecheggiante.

«Capisco cosa stai provando.» Le rivelò Maris con voce calda, torturandosi per la delicatezza del momento. «Ascolto il tuo caos e lo paragono al mio.» Ogni parola fluì al ritmo del suo respiro. «Anche a me la vita ha dato solo motivi per rinunciare ma non si può. Puoi solo mettere da parte questa merda e andare avanti.»

Una Realtà a ColoriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora