VOLUME 1 - COMPLETO
𝑻𝑹𝑨𝑴𝑨
Tutto è cambiato per Diana.
24 ore 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑎 dell'incidente era solo una comune ragazza, soffocata dal futuro e dall'inadeguatezza.
24 ore 𝑑𝑜𝑝𝑜 l'incidente, Diana è un membro della triarchia del Sacro Triskell...
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«Cos'è successo?»
«Un informatore ha rintracciato un via vai di Oscuri alle gallerie abbandonate di Anglana.»
«Quanti ne sono?» Gabriel cercò di calmare Iside, non capendo il perché di quella reazione.
«Li ha visti portare cadaveri di animali... e se stessero facendo un nido?»
«Ma non potrebbero mai riprodursi!» Contraccambiò lui, divertito e spaventato dall'idea.
«Ma ora che si stanno evolvendo, non è un'idea da scartare.» Diana subentrò a quel discorso, indignata da quello che ne sarebbe potuto uscire tra due esemplari di quel genere. Sempre se detenevano la riproduzione sessuata. «Dobbiamo operare ora o potrebbe essere la fine.» Continuò, evidenziando che fosse il momento di trasformare ogni contraddizione in unità.
«Hai ragione. Leopold...» Iside gli intimò di sbrigarsi. «Raduna tutti.»
Quando si fu allontanato, Gabriel non mancò di avvicinarsi a Diana per dirle: «Non è finita qui!»
Lei non riuscì a rispondere che, anche lui, andò via assieme ad Iside, per prepararsi a partecipare entrambi alla missione.
Quando furono vicino il limitare del bosco, Diana si sorprese di vedere Amaya in piedi. Sconfortata dal non poter partecipare, non voleva mancare ad augurare buona fortuna a tutti. Soprattutto ad Ava.
Si parlarono sotto voce, ma Diana, per un breve istante, riuscì a captare dei sussurri: «Ti aspetterò con tutta l'impazienza del mondo.»
«Stanotte dormiremo insieme.»
«Lo sai che ci conto.»
Nonostante Amaya avesse un carattere pungente, con Ava, diventava una persona diversa. Solo quando erano sole sapevano tirare il lato più dolce dell'altra ma in pubblico erano come due caporali, serie e attente.
Come una classe scolastica in gita, si avventurarono verso la meta senza l'uso del passaggio sotterraneo. Infatti l'attraversata del bosco con l'intero Branco, tranne per Javier e Adele rimasti nella Giungla, non fu un piacere per l'udito. La lingua tagliente di Zowie e la crudeltà sfacciata di Caronte non riuscirono comunque a distrarre Diana dal rimuginare sulle continue discussioni che si stavano creando con Gabriel. Non le piaceva il senso di superiorità che aveva iniziato ad ostentare nei suoi confronti.
Il suo riflettere incessante si bloccò quando sentì una figura poggiarle la meno attorno al gomito. Celeste l'affiancò vicina, guardandosi in giro prima di parlarle. «Non mi piace pettegolare ma cosa sta succedendo tra te, Leopold e Gabriel?»
Diana sbuffò, scrollando le spalle. Tempismo perfetto. «In verità non l'ho capito neanche io.» Le confessò. «So solo che più cerco di stare lontano dai casini e più mi ci trovo avvinghiata.»
«Beh, per questo cerchiamo di mantenere le distanze tra di noi. E poi» Celeste ridusse la sua voce ad un sussurro. «Non ho mai sentito parlare così a Gabriel.» Spiegandole che in quel momento si era trovata nei paraggi.