CAPITOLO 48 PENSARTI È BELLO, MA AVERTI È MERAVIGLIOSO.

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Oggi c'è la prima udienza Claudio non ha dormito gli faceva male troppo il taglio, Matteo ha dormito ed io non ho dormito, mi alzo ed aiuto Claudio a fare la doccia. "Allora sei teso?"

Claudio: "Un po'."

Dice chiude gli occhi e si gode le coccole che gli faccio. "Lo so si vede dai tuoi muscoli, dai tuoi occhi, devi stare tranquillo."

Claudio: "E solo che rivederlo mi mette un po' di agitazione ci sei anche tu e se provoca che devo fare?"

Io: "Devi stare tranquillo se ti provoca tu non rispondi tanto non mi tocca se mi tocca gli arriva un calcio nelle palle almeno si toglie lo sfizio che mi deve scopare."

Claudio: "Tu saresti capace di fare una cosa del genere anche davanti a tutti."

Io: "Io ho scelto te con cui fare l'amore e poi tuo fratello si vede che è poco dotato."

Claudio: "Sei diventata anche esperta? Infatti non è dotato."

Io: "Dai uno ci va l'occhio e il rigonfiamento non è come il tuo, poi uno parla così si capisce che è poco dotato" gli dico finendo di asciugarlo.

Claudio: "Matteo ce la più grande di lui."

Io: "È dotato come il padre" gli dico e gli asciugo i capelli con l'asciugamano Marco bussa alla porta. "Che c'è Marco?"

Marco: "Mi serve il bagno so che dovete prepararvi ma mi sto facendo la pipì addosso."

Io: "Sei diventato incontinente?"

Marco: "Alice davvero non scherzavo."

Io: "Va bene ma fai subito" mi metto l'asciugamano addosso e lo metto a Claudio apro la porta e Marco si fionda di corsa.

Claudio: "Buongiorno birbantello dormito bene?"

Chiede a Matteo che gli sorride e sbadiglia, io intanto prendo il vestito che piace a Claudio e gli prendo l'abito che gli abbiamo regalato io e Matteo quando è diventato capo. Chiudo tutte e due e le porte e inizio a vestirlo gli metto tutto quello che occorre. Marco esce e mi vado a truccare intanto Claudio si fa la barba che è abbastanza lunga, mi lego i capelli e mi vesto sono le 8:30 e dobbiamo prendere anche l'avvocato, prendiamo il caffè al volo salutiamo Matteo e ci raccomandiamo con Marco.

Marco: "Sorellina andate tranquilli e fate sapere come va."

Io: "Si ciao Marco" prendo la borsa mia e quella di Claudio le mie chiavi di casa ed usciamo scendiamo le scale piano.

"Buongiorno dottori allora pronti per gran giorno?"

Claudio: "Buongiorno avvocato diciamo di si, scusa per il ritardo ma noi siamo abituati a fare ritardo."

"Tranquilli tanto sono uscito anch'io ora."

Claudio: "E allora andiamo come avevamo detto le davano un passaggio non ci faccia caso alla macchina ma funziona."

Dopo che siamo scese tutte le scale piano arriviamo al garage e lo faccio sedere butto tutto dietro al cofano che è ancora rotto sperando che non perdiamo nulla ed entra l'avvocato.

"Allora come si sente oggi?"

Claudio: "Teso e la ferita mi da fastidio, noi poi dobbiamo parlare del pagamento."

"Poi si vede risolviamo questo, il giudice e un tipo che condanna se ve che l'imputato fa lo sbruffone, dottoressa parcheggi qui che lì non conviene che ha pagamento."

Claudio: "È abituato."

"Ci vengo anche 4 volte al giorno, allora prima di entrare in aula non rispondete al fratellino e dite la verità se succede qualunque cosa intervengo io, l'avvocato di tuo fratello è uno di ufficio non è un tipo sveglio."

L'Allieva 3 "Secondo me"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora