CAPITOLO 107 PORTA I TUOI RICORDI E LI MISCHIAMO INSIEME.

179 5 0
                                    

È passato un mese da quando Aurora ha partorito e da quando io e Claudio viviamo a Sacrofano quella notte è stata fantastica abbiamo fatto l'amore per ore fino alla mattina, prima i nostri corpi sono fuochi insieme che bruciano. Tornando ad ora io e Claudio ci siamo traferiti qui a Sacrofano e le mie paure non ci sono perché qui stiamo costruendo nuovi ricordi da nonni e da persone innamorate. Sono le 6 di mattina e tra un po' Claudio si sveglia e dobbiamo andare, io mi sto godendo la tranquillità che regala la natura alle 6 di mattina ad una tisana e a Rocky che gli accarezzo la pancia questa terrazza è meravigliosa e pensa quando la stavano costruendo non mi piaceva per niente, ma ora mi piace il panorama che regale le foglie incastrate nel legno dove filtra la luce e poi le montagne da una parte e dall'altra la pianura del verde che regala la mia terra. Due braccia mi circondano le spalle e due labbra si appoggiano sul collo e il suo profumo così intenso mi riporta sulla terra.

Claudio: "Buongiorno anche se avrei preferito vederti a letto."

Io: "Buongiorno anche a te non riuscivo a dormire più" dico lui mi fa girare con la sedia e me lo ritrovo a due centimetri visto il mio poco abbigliamento che ho addosso le sue mani sono sotto la mia vestaglia.

Claudio: "Quante volte ho detto che quando non dormi mi svegli e ti faccio addormentare io mia piccola principessina."

Dice accarezzandomi la pelle e mi bacia il mio collo. "E che dormivi e poi ho detto è più bello cosi se si sveglia" dico lui sorride mi prende ed io mi aggrappo al suo corpo che mi porta dentro mi mette sul divano e ci amiamo fino a quando un'ora dopo la sveglia non suona, siamo io e lui ora dentro la doccia e ci amiamo come prima su quel divano. Mi tolgo il sapone di dosso Claudio è già uscito e si sta facendo la barba io lo guado dentro quella doccia è ancora affascinante anche se ha superato i 60 anni.

Claudio: "Sacrofano sbrigati che siamo in ritardo... poi chiudi la bocca che ti entrano le mosche."

Dice entrando in camera. "Sei sempre uno stronzo e comunque io già ero semi pronta sei tu che mi hai trascinato in doccia e devo cominciare tutto da capo" dico uscendo dalla doccia lui ritorna che l'armadio secondario è in bagno prende le cose che gli servono e poi si avvicina a me.

Claudio: "Potevi benissimo dire di no e poi non ti lamentavi mi sembra."

Dice lasciandomi un bacio.

Claudio: "Sbrigati che sono le 8 e che ho già venti chiamate sul telefono."

Dice uscendo dal bagno ed io mi asciugo i capelli. "Si mi sbrigo tu prepara la colazione" dico truccandomi appena asciutti i capelli.

Claudio: "Che vuoi per colazione?"

Mi chiede recuperando il telefono e tutto quello che gli serve. "Lo sai caffè e tanto altro ho una fame pazzesca."

Claudio: "Il caffè te lo posso fare ma non ho altro se sei pronta tra... 20 minuti ti porto al bar."

Io: "Mi sbrigo all'ora" dico prendendo l'intimo dall'armadio ed il vestito nell'altro e tutto il resto meno di 5 minuti sono pronta Claudio si sta facendo il suo caffè e fa partire l'altro per me.

Claudio: "Quando si tratta di cibo sei sempre puntuale."

Dice passandomi il caffè. "Claudio mi hai succhiato tutte le energie ovvio che faccio subito dai andiamo Rocky" dico prendendo il guinzaglio Claudio chiude tutte le finestre di casa, Rocky arriva scodinzolando gli lo metto. Claudio prende le borse ed io apro la porta e la richiudo metto l'allarme ed andiamo nel garage dove prende la sua nuova bimba l'Alfa è ceduta dopo anni di viaggi lunghi, ed è andando sul sobrio come sempre. Alfa Romeo 4C.

L'Allieva 3 "Secondo me"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora