-Stronzi, dobbiamo darci una mossa. Una cliente deve andare via in fretta e io non ho voglia di tenermela in giro per l'officina più del dovuto!- Urlò il maschilista appena scesi dall'auto di lusso di Sam entrando nella sua officina.
L'officina del gruppo era un qualcosa di straordinario.
Aveva luci LED ovunque, anche se era già una struttura molto luminosa, e l'interno era diviso ordinatamente per sezioni.
Le pareti erano rosse e arancioni, mi colpirono molto le casse per la musica, posizionate in tutti gli angoli dell'officina, che trasmettevano musica punk di sottofondo.
Nonostante fosse un'officina di meccanici, era un posto d'avvero molto pulito e con solo un leggero odore di benzina e gasolio.
-Va bene capo.- Rispose con un sorriso timido un ragazzone sbucando dalla sezione delle moto.
Era alto e muscoloso quanto Keith, con i lunghi dread biondi, legati in uno chignon disordinato, e i suoi occhi quasi neri risaltavano sulla sua pelle bianchissima. Aveva tatuaggi sparsi sulle braccia e sul collo e aveva un sacco di cicatrici. Indossava dei pantaloni da lavoro neri molto larghi e una canotta grigia.
Appena mi notò, si avvicinò con un sorriso gentile.
- Io sono Haider Arason, lo specialista delle moto.- Aveva una voce bassa e mentre si presentava mi porse la mano.
-Piacere Alexandra Rojo.- Strinsi la sua mano con un piccolo sorriso. Questo ragazzo mi sembrava un gigante buono.
-In che cosa ti possiamo aiutare?- domandò subito dopo in tono professionale diventando serio.
-Devo riparare la mia macchina.- Risposi sospirando, indicando la mia macchina, che giusto ora stava venendo spostata giù dal carro attrezzi.
-Non c'è più niente da riparare Alexandra.-
Mi girai verso un nuovo ragazzo, decisamente quello più alto di tutto il gruppo, che si stava tirando fuori da sotto la macchina. Aveva i capelli castani cortissimi e gli occhi di un castano lucente, e come tutti gli altri, era molto muscoloso.
-Cosa vuoi dire Luke?- domandò Sam facendo un passo avanti.
Anche io mi misi in completo ascolto con la massima attenzione.
Di meccanica non ci capivo niente, ma dovevo ascoltare attentamente e capire quale sarà il futuro di questa vettura.
-La batteria è completamente andata, e se non vuole saltare in aria, è la prima cosa che dovrebbe cambiare. Ammesso che riuscissimo a trovare ancora il genere di batteria che le serve, di ottima qualità e che non costi quanto questa officina.- Iniziò serio.
-La frizione è completamente usurata, i freni sono da cambiare, per non parlare del motore centrale che tra le altre cose, è stato riparato davvero malissimo e in maniera pericolosa. E sono cinque minuti che mi sto domandando come sia possibile che questa macchina non sia saltata in aria.- Concluse preoccupato guardando la mia Toyota.
Rimasi scioccata da quella diagnosi e poi socchiusi gli occhi guardando la macchina mentre Sam iniziò a fare altre domande.
Non ascoltai le risposte di Luke troppo presa a pensare a come avrei fatto ora.
Non era la fine del mondo rottamare una macchina, soprattutto una macchina vecchia quanto la mia, anche perché avrei potuto usare i mezzi pubblici per un breve periodo, ma...non sapevo quando avrei avuto i soldi per prendere un altra macchina.
Sarebbe stato un problema andare a lavoro con i mezzi pubblici, perché voleva dire che alla mattina, mi sarei dovuta svegliare due ore prima per fare un'ora e mezza di strada, prima di arrivare a destinazione e una buona parte dello stipendio, già abbastanza basso, sarebbe finito negli abbonamenti per la metropolitana e i bus.
-Non si può fare davvero più nulla?- domandai, guardando Luke, facendo silenziare tutti. -Sono disposta anche a pagarvi, tutto in una volta sola, ma questa macchina mi serve. Mi serve per poter andare a lavoro e mi basterebbe che riuscisse a fare 40 minuti totali in tutta la giornata.- Conclusi abbassando la voce sentendomi una ragazza ridicola.
-Alexandra non è una questione di soldi.- Rispose Luke con una leggera dolcezza nella voce.- È una questione di sicurezza per te. Potrei mettere delle pezze, potrei provare a fare alcuni esperimenti, ma potrebbe succedere qualcosa di peggio rispetto a quello che è successo oggi. E io non farò mai viaggiare nessuno su una macchina che non è sicura. Nemmeno per cinque minuti di strada.- Concluse serio.
-Va bene, ho capito.- Risposi sospirando rassegnata e poi guardai Sam con un piccolo sorriso. -Ti ringrazio per l'aiuto di oggi. Ditemi quanto devo pagare per il servizio del carro attrezzi.- Aggiunsi tirando fuori il portafoglio dal mio piccolo zainetto.
-Non ci devi niente Alexandra.- Rispose subito Luke. -Anche perché non abbiamo fatto nulla e noi siamo persone oneste.- Aggiunse con un piccolo sorriso.
-Esatto.- completa Sam sorridendo.
-Come volete.- Borbottai timidamente tutta rossa poi misi via il portafoglio. -Sapete per caso dove vendono macchine di terza mano a poco prezzo?- domandai seria.
Dovevo trovare subito un'altra macchina.
-Di terza mano?- domanda sbalordito Gale. -È come rimanere a piedi un'altra volta. Dolcezza, le macchine di terza mano sono sicure quanto questa che avevi. Inoltre, se disgraziatamente dovesse avere dei problemi, per ripararla ci sarà un costo elevatissimo proprio perché i pezzi non si trovano o se si trovano sono già considerati di alto valore.-.
-Lo so, ma non sono milionaria come voi!- sbottai tutta rossa ringhiando come se queste cose non le sapessi!
-Se i soldi sono un problema...- Iniziò Sam.
-NON VOGLIO I TUOI SOLDI SAM ERIKSSON!- Urlai esasperata guardandolo e Sam arrossisce leggermente chiudendo la bocca. Si sentiva visibilmente in colpa.
-Lo so benissimo che le macchine di terza mano sono dei catorci, pronti ad esplodere da un momento all'altro, ma purtroppo è il massimo che mi posso permettere se non voglio finire sotto un ponte. E non lo sto dicendo perché voglio fare pena. La compassione e la pena mi stanno sul cazzo in una maniera assurda. Lo sto dicendo solo perché voglio farvi capire che sono consapevole di quello che faccio. Vi ringrazio per quello che avete fatto oggi, siete stati molto gentili, ma...ora devo andare. Buona giornata...e ci vediamo dottor. Eriksson.- Detto questo mi avviai tutti rossa verso l'uscita dell'officina.
Non sopportavo chi mi faceva notare cose che già sapevo.
-Secondo me quella tipa è una che sottomette.- Sentii borbottare da Gale.
-Taci per favore Gale.- Sentii ringhiare Sam poco prima di svoltare l'angolo e allontanarmi dall'officina.
Presi il telefono ignorando la chat del gruppo intasata di messaggi idioti e iniziai dunque la ricerca di un venditore di macchine usate.
Speravo vivamente di risolvere la situazione in giornata.

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ANCHE L'AMORE NON BASTA.
RomanceAlexandra Rojo sembra essere una ragazza comune: svolge il lavoro di segretaria in un'azienda medica privata, dedica il suo tempo libero alla palestra e si perde nei mondi di Wattpad. Tuttavia, queste apparenti normalità servono solo a nascondere l...