Il giorno dopo, appena entrai nel mio ufficio, notai subito che c'era qualcosa di strano.
E quel qualcosa di strano era Allyson in ritardo.
Potevo assicurare che non esisteva nessuna persona, al mondo che io conoscevo, puntuale e precisa come lei. E di solito, le rare volte in cui lei si trovava ad essere in ritardo, chiamava subito l'ufficio e mandava un messaggio di avviso. Nel caso in cui nessuno poteva rispondere al telefono.
Insomma, prende tutte le precauzioni del caso per mettere al corrente tutti, del suo ritardo.
Tranne oggi.
Stavo controllando le e-mail per verificare se lei abbia mandato l'avviso tramite messaggio, stavo guardando le chiamate per vedere se per caso avesse chiamato prima che io arrivassi ma...niente.
Di Allyson non c'era traccia da nessuna parte.
Mi stavo domando se sia il caso di preoccuparmi. Se avessi deciso che era il caso di preoccuparmi cosa avrei dovuto fare?
Mi resi subito conto che io di lei non sapevo praticamente nulla.
Non sapevo qual era la sua origine, non sapevo se avesse una famiglia, se avesse dei fratelli o degli amici...non sapevo praticamente nulla.
E di conseguenza non avevo nessun numero di telefono da contattare per accettarmi che stesse andando tutto bene.
Poi mi ricordai che non le avevo mai chiesto nemmeno il suo numero di telefono da vera sbadata che sono.
Mi accasciai sulla comoda poltrona, davanti alla scrivania, mentre cercavo di trovare una soluzione.
In tutto questo Sam e Logan non erano ancora tornati dalle loro ferie lunghissime.
E chissà quando sarai potuta andarci io in vacanza.
-Buongiorno, tu sei Alexandra Rojo la segretaria giusto?-
Alzai il viso verso la voce che parlò.
Era un ragazzo con i capelli castano chiari, gli occhi grigi azzurri e il fisico slanciato. Era un ragazzo molto semplice, ma carino.
Sotto il camice bianco indossava un completo medico, simile a quello di Logan e Sam, ma blu scuro.
-Si, sono io. Come posso aiutarti?- domandai mettendomi dritta e in ascolto.
-Mi chiamo Dylan Walker, ho 28 anni e sono un nuovo pediatra. Non conosco quasi nulla dell'azienda, quindi mi domandavo, ecco, se potessi ricevere delle direttive generali di questo posto. Ad esempio: se ci sono gli armadietti, dove posso lavorare, la pausa pranzo e l'orario di chiusura. Insomma, cose di questo tipo.- Rispose con un sorriso timido arrossendo.
-Certo, volentieri. Benvenuto nell'azienda Mind and Health!- esclamai sorridendo come sempre in queste situazioni. E ovviamente questi exploit mi uscivano male e anche in modo ridicolo.
Dylan sorrise, ma riconobbi benissimo il consueto sorriso di "cortesia". Perché se io fossi stata al suo posto non avrei fatto nemmeno quel sorriso.
Mi alzai e presi una cartellina, rifilandoci dentro tutte le informazioni base, le regole, contatti telefonici e indirizzi di posta elettronica, e tutte le altre cose noiosissime di burocrazia.
Poi mi diressi verso uno sportello pieno di chiavi.
Armandomi di tantissima pazienza iniziai a leggere tutti i cartellini delle chiavi. Perché sicuramente era già presente la chiave dello studio di Dylan. Infatti qualche minuto dopo la trovai.
Con la chiave allegai una cartina approssimativa della struttura aziendale, che tutti dovevano avere per le emergenze, con un pennarello scrissi nome e cognome sulla cartellina, poi sul pc.
-Ecco qua. Dentro ci sono tutte le cose che mi hai chiesto.- Iniziai a spiegare senza particolare entusiasmo rispetto a prima indicando la cartina.
-Questa è la chiave del tuo studio. Si trova al secondo piano, ed è esattamente la porta vicino, a quella del dottore Jones Logan. Oltre alla chiave c'è anche la mappa della struttura. La devono avere tutti i dipendenti della struttura per motivi di sicurezza. Se hai domande o dubbi io sono sempre a disposizione.- Conclusi con un sorriso gentile.
-Grazie mille, sei stata molto gentile e questa mappa sarà molto utile. Buon lavoro Alexandra.- Mi salutò sorridendo, e dopo aver preso il suo plico di roba, si diresse verso l'ascensore vicino all'entrata.
Ringraziai il fatto che per fortuna non aveva avuto dubbi o altre domande.
***
Un'ora dopo si ripeté una scena simile.
Questa volta con un infermiere decisamente pervertito.
L'infermiere aveva un nome stranissimo. Si chiamava Shachi Evans e aveva 27 anni.
Aveva dei capelli rossicci molto folti, occhi castani e sorrideva spesso maliziosamente. Aveva un completo simile a quello di Dylan, e così per curiosità, gli chiesi se per caso lo conoscesse o se si conoscevano.
-Certo che lo conosco bellezza. Siamo amici e colleghi da una vita.- Mi rispose con un sorriso malizioso. -Per caso vorresti avere una notte di sesso con lui? Se la tua risposta, dovesse essere positiva, purtroppo devo comunicarti che lui è gay. Però non disperarti: ci sono io a tua disposizione perché sono bisessuale.- Concluse sorridendo maliziosamente e socchiudendo gli occhi sensualmente.
Lo guardai in silenzio per qualche minuto e poi scoppiai a ridere.
-Ti ringrazio per la tua offerta, ma non ho bisogno di niente del genere, e l'orientamento sessuale di Dylan non mi interessa particolarmente.- Risposi con un piccolo sorriso.
-Perché sei fidanzata per caso?- domandò lui ma con un sorriso furbo questa volta.
-No, non sono fidanzata e sto troppo bene da sola, per prendermi una zavorra.- Risposi sbadigliando mentre consegnavo a lui lo stesso materiale di Dylan. -Qua trovi tutto quello che ti serve. Se hai bisogno resto a tua disposizione.- Conclusi mentre sul pc registravo la loro entrata.
-Ho bisogno di un pompino. Puoi essere a mia disposizione in questo momento?- domandò lui con un sorriso malizioso e con un occhiolino abbinato.
-Mi dispiace, ma il sesso orale in questo momento della mia vita, non rientra nei miei desideri o gusti personali. E ne approfitto per dirti che non sono a disposizione per richieste sessuali.- Risposi ridacchiando.
-Che risposta amara che mi hai dato. Ora ho il cuore spezzato Alexandra.- Disse lui teatralmente mettendosi le mani sul cuore.
-Logan Jones, dovrebbe tornare presto dalle ferie, è un ottimo chirurgo. Sono certa che con un'operazione chirurgica potrà rimetterti a posto il cuore.- Risposi tranquilla.
-Ci credo perché sei single.- Commentò con sarcasmo.
-Il tuo studio si trova davanti allo studio di Dylan e di Logan al secondo piano.- Aggiunsi sorridendo ignorando il suo commento.
-Grazie Alex, ci vediamo presto.- Borbottò lui afflitto prendendo le sue cose e dirigendosi verso il suo studio.
Almeno oggi erano successe cose interessanti. E questi due nuovi dottori sembravano molto simpatici.
Poi il mio sguardo cadde sulla cartellina di Allyson, ancora appoggiata sul bancone d'entrata, e mi domandai che fine avesse fatto la bellissima ragazza dagli occhi verdi.
Decisi che l'avrei scoperto in qualche modo. Anche se non sapevo ancora in che modo.
Mi sedetti al pc e aprii la pagina di Google.
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Roman d'amourAlexandra Rojo sembra essere una ragazza comune: svolge il lavoro di segretaria in un'azienda medica privata, dedica il suo tempo libero alla palestra e si perde nei mondi di Wattpad. Tuttavia, queste apparenti normalità servono solo a nascondere l...