NOTIZIA DEL GIORNO: LA MONARCHIA SPAGNOLA STA PER CADERE SOTTO IL DOMINIO DEGLI ANARCHICI. LA NAZIONE E' IN SUBBUGLIO E QUALCUNO IPOTIZZA L'INIZIO DI UNA FUTURA GUERRA CIVILE.
Rilessi il titolo in grassetto dieci volte perché continuavo a faticare nel credere che fosse reale quello che stessi leggendo.
Come poteva essere peggiorata così tanto la situazione?
Presi il cellulare cercando il numero di telefono della mamma, però mi bloccai subito dopo ricordandomi del fuso orario e che se l'avessi chiamata ora si sarebbe spaventata a morte vedendo il mio numero. Misi via il telefono, ripiegai il giornale e poi mi accesi una sigaretta.
Questa situazione si sarebbe risolta.
Ne ero più che certa. La mia nazione non sarebbe mai caduta tra le mani di pazzi, invasati come gli anarchici. Il governo avrebbe fatto di tutto per salvare la nostra monarchia e la libertà di noi cittadini; non avrebbe permesso a nessun despota di entrare al posto di comando e di rovinare un paese bello come la Spagna.
Nonostante io ora vivessi in California, non vuol dire che non amavo più la Spagna, anzi tutto il contrario.
La Spagna sarà per sempre la mia unica patria e l'amerò per sempre; qualsiasi posto nel mondo in cui io andrò, vivrò... non potrà mai sostituire nel mio cuore la Spagna.
Feci un respiro profondo per calmarmi e qualche minuto dopo ripartii per tornare a casa.
***
-Ceaser sono a casa!- esclamai entrando in casa e posando nel salotto il giornale con le sigarette.
-Ciao Alex, mi stavo preoccupando dato che non ti vedevo arrivare e anche per l'ora.- Disse guardandomi sollevato e smettendo per un attimo di tagliare le zucchine per la cena.
Ceaser era bravissimo a cucinare al contrario mio.
-Scusami se ho fatto tardi, ma ecco...mi sono dovuta prendere del tempo perché ho letto una notizia sul giornale sulla Spagna.- Risposi mentre mi sedevo al tavolo guardandolo.
-Lo sai vero che devi prendere sempre con le pinze quello che leggi sui giornali? I giornalisti hanno il vizio di esagerare con gli allarmismi e notizie tragiche.- Disse tranquillo guardandomi per poi prendere il giornale.
-Lo so che sei tanto patriottica, ma devi vivere più serena e avere fiducia nel governo del nostro paese.- Concluse sorridendo dolcemente.
-Si, hai ragione.- Risposi con un piccolo sorriso guardandolo.
-Com'è andata il lavoro oggi?- domandò cambiando discorso posando in un angolo il giornale.
-Noioso come sempre. E il tuo invece?- chiesi mentre iniziai a mangiare un po' di pasta al pesto direttamente dalla pentola. Avevo molta fame in questo momento.
-Fare l'impiegato per i ricconi è sempre molto stressante.- Rispose Ceaser con una smorfia. -Alexandra, mettiti nel piatto la pasta che vuoi mangiare. Quante volte ti ho detto che non si mangia dalla pentola?- disse irritato.
-Ora lo faccio. Ho solo tanta fame.- Borbottai poi mi riempii il piatto di pasta e iniziai a mangiare rilassata, guardando nel mentre il telegiornale della sera su Los Angeles.
-È DI NUOVO UNA NOTTE DI SANGUE, PAURA E SPARATORIA NEL SOUTH CENTRAL DI LOS ANGELES. QUESTA VOLTA RIGUARDA IL QUARTIERE "HYDE PARK".- Iniziò la giornalista in tono grave come notizia di apertura.
-Ma che diavolo succede questa sera?- domandai a bocca piena ripensando al giornale.
-Non lo so, ma che la parte Sud di Los Angeles sia quella più pericolosa, violenta e sanguinolenta non è una novità.- Rispose Ceaser mentre si preparava un panino con la cotoletta e una foglia di insalata.
-MENTRE DI SOLITO NON SI HANNO MAI INFORMAZIONI, SU CHI SCATENI LE GUERRE TRA CLAN, GANG E DELINQUENTI SOLITARI, QUESTA VOLTA SI HA UN NOME. E' UN CLAN NUOVO, APPENA NATO E CHE HA DECISO DI FAR SAPERE CHE ESISTE QUESTA NOTTE STESSA. IL SUO NOME E' "LA LUNA ROSSA".- Continuò la giornalista mentre scorre il servizio.
-La Luna Rossa? Mi pare il nome di un videogioco.- Commentai con sarcasmo e Ceaser alzò gli occhi al cielo mentre ascoltava attentamente.
-Il clan LUNA ROSSA è ancora poco conosciuto, ma le forze dell'ordine hanno già fornito delle informazioni base. Si sostiene che il capo clan abbia solo 23 anni, e se l'informazione fosse corretta, ci troviamo di fronte al più giovane capo clan degli ultimi 50 anni. L'altra informazione è che tutti i suoi membri hanno un'età maggiore rispetto a quella del capo clan, e alcuni membri, svolgono lavori molto importanti, con carriere conosciute anche all'estero. Il clan LUNA ROSSA non è particolarmente violento, ci tengono a far sapere, ma sono pronti a rispondere a dovere se gli altri clan della zona non rispetteranno i confini e le loro leggi non scritte. Lo scontro di oggi vedeva coinvolto anche il clan del DOTTORE DELLA MORTE. Come ben sapete è il famoso clan di dottori esperti che lavorano nel mercato nero come trafficanti di organi, medicine, droghe e strumenti medici illegali. Non si sa che cosa abbia fatto scattare la scintilla dello scontro, ma dalle testimonianze sappiamo che il primo ad attaccare, è stato la LUNA ROSSA.- Concluse il giornalista passando ad una nuova notizia.
-La Luna Rossa, il Dottore della Morte...ma si possono scegliere dei nomi cosi ridicoli per clan malavitosi?- domandai con sarcasmo.
-Alex, non ho mai sentito nessun clan chiamarsi, con nomi carini e sdolcinati.- Rispose Ceaser con lo stesso sarcasmo per poi iniziare a lavare i piatti.
-Ne possiamo sempre fondare uno io e te. Potremo chiamarlo gli "UNICORNI ARCOBALENO"- Dissi con sarcasmo.
-Vai a dormire dato che sei già nella fase delle cazzate.- Borbottò Ceaser scuotendo la testa divertito.
-Non prima di essermi fatta una doccia.- Dissi facendo spallucce e mi rifugiai in camera, sdraiandomi cinque minuti sul letto.
Decisi di aprire Facebook per cazzeggiare un po'.
Come al solito c'erano solo cazzate, notizie ridicole riguardanti i vip, articoli sulla guerra tra clan, foto di persone che fingevano di essere super felici mentre raccontavano i fatti loro al mondo intero.
Stavo per chiudere il social quando mi apparve davanti il profilo di Sam. Alzai un sopracciglio aprendo il suo profilo per curiosità.
Come foto profilo aveva la foto tessera del cartellino di lavoro e come foto di copertina una foto che rappresentava l'amore per il suo lavoro. Scorsi la pagina in basso, verso la sezione notizie e notai che aveva solo una decina di amici, me compresa. Gli altri erano i ragazzi dell'officina e altri cinque o sei che non sapevo chi fossero.
Continuai a scrutare il profilo notando che non c'erano post, foto...niente di niente.
Non che volessi trovare qualcosa di particolare, ma pensare che una persona famosa come Sam abbia un profilo praticamente vuoto e solo 16 amici su un social come Facebook mi faceva strano. Oppure era semplicemente una persona riservata che non amava far sapere la sua vita privata, e che teneva Facebook solo per moda, senza nessun altro strano motivo oscuro dietro.
Per curiosità guardai anche i profili del suo gruppo di amici...erano uguali a quello di Sam.
Keith che non ha 2000 profili di donne per poter provare a rimorchiare qualcuno, che magari si arrende al suo orrendo approccio, per pena? Gwyn che non ha like alle fan page dei SeaSkin?
Chiusi il social cinque minuti dopo.
Era inutile pensarci e non erano nemmeno fatti miei.
Anche se un angolo della mia mente era curiosa di sapere il motivo di tanta segretezza.
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ANCHE L'AMORE NON BASTA.
RomanceAlexandra Rojo sembra essere una ragazza comune: svolge il lavoro di segretaria in un'azienda medica privata, dedica il suo tempo libero alla palestra e si perde nei mondi di Wattpad. Tuttavia, queste apparenti normalità servono solo a nascondere l...