-Abitate proprio in un bel quartiere.- Commentai ironica notando da subito il quartiere.
Uno di quelli più malfamati di Los Angeles, Hyde Park. Sam ridacchiò e girò verso...una piccola casa indipendente, ma risaltava tra tutte quelle del quartiere perché oggettivamente era la più bella.
Poco dopo si aprii il cancello ed entrammo parcheggiandosi a destra del cortile. Sam scese chiudendo il cancello mentre chiudevo la porta della macchina.
-Vieni dentro.- Sorrise mentre si diresse verso la porta di casa e lo segui.
Entrammo accolti da un mix di profumi tra sigarette, erba e benzina con musica punk rock di sottofondo.
La casa si aprii su un salotto bello grande con le parti rosse, un divano grosso a L al centro, sulla parete una TV a plasma grande in stile cinema, con un sotto degli armadietti neri con sopra console dei videogiochi di ogni tipo, casse per la musica e quant'altro.
Davanti al divano c'era un piccolo tavolino pieno di bottiglie di birra, snack e porta ceneri.
Sulla sinistra si apriva lo spazio dedicato alla cucina: rossa e grigia con un tavolo da pranzo lungo e largo. A destra c'era il corridoio che sicuramente porta al piano di sopra e alle camere da letto.
-SIAMO A CASA.- Urlò Sam chiudendo la porta.
-Uh, hai portato una bambola a casa.- Commentò Gale ridacchiando a petto nudo con la sigaretta in bocca, seduto sul divano con il joystick in mano giocando alla playstation con Haider.
-Non sono una bambola.- Risposi con sarcasmo mentre Sam mi faceva sedere in punta al divano.
-Li dovrebbe essere pulito.- Borbottò Sam mentre Gwyn entrò nel salotto con un sorriso dolce.
-Ciao Alex, ho appena sfornato i muffin al cioccolato. Ti consiglio di prenderli prima che se li sbranano tutti. Questi sono degli animali quando si tratta di cibo.- Mi salutò Gwyn con una smorfia posando il vassoio sul divano accanto a lui.
-Ti ringrazio, ma ora non ho fame.- Risposi ridacchiando.
-Abbiamo mangiato un sacco.- Disse Sam ridendo prendendone uno e finendolo in un boccone.
-Che cosa bevi? Birra o altro?- mi domandò ancora con Gwyn.
-Una birra va bene.- Risposi con un sorriso gentile mentre accavallavo le gambe.
-Buonasera.- Sbucò Ares sbadigliando scalzo, con i pantaloncini corti a petto nudo. -Non avevo capito che questa sera veniva Alex.- Commentò vedendomi alzando un sopracciglio.
-È stata un'improvvisata.- Risposi bevendo un sorso della birra.
-Come stai bellissima?- mi domandò con un sorriso prendendo un muffin buttandosi sul divano vicino a me.
-Bene e tu?-
-Tutto bene anche io.- Rispose annuendo.
-Dove stanno i preservativi?- sbucò Keith in boxer, assonato e con i capelli scompigliati aprendo i cassetti del salotto.
-Hai una ragazza questa sera?- domandò Sam a bocca piena guardandolo.
-No, ma la prima volta con Sal credo che sia necessario.- Borbotta tutto bordò mentre si metteva in bocca una canna accendendola.
-Che ragazzo premuroso.- Commentò Gale ridacchiando.
-Per la salute di Salazar fa bene ad usarli.- Commentò Ares ridendo.
-Che vorresti dire?- ringhiò Keith guardandolo malissimo.
-Che hai scopato con così tanta gente che è un miracolo che non ti sei beccato una qualche malattia sessualmente trasmissibile.- Tradusse Sam sedendosi e poi facendomi sedere sulle sue gambe rilassato. Diventai bordò lasciandolo fare.
-Ma hai limonato con Alex?- domandò Keith guardandomi. -Si comporta come una verginella al primo appuntamento con un ragazzo.- Concluse con sarcasmo.
-Keith, questo in effetti è stata la nostra prima cena, ma non sono tutti dei trogloditi come te.- Rispose Sam rilassato accarezzandomi i fianchi dolcemente fumando.
-Sono solo un po' in imbarazzo perché mi devo ancora abituare al vostro covo.- Borbottai finendo la birra anche se Keith tutti i torti non li aveva.
Semplicemente quando si trattava di Sam il mio cervello non capiva più un cazzo e non sapevo più come si facessero le cose facili o scontate.
-È normale ragazzi.- Disse Haider con un sorriso timido guardandomi. -Essere dentro casa nostra, con gente come noi...non dev'essere facile.- Concluse dolcemente.
"Haider, ha ragione." Disse Gwyn portando altri dolci tutti visibilmente buoni e con un profumo da far venire l'acquolina in bocca.
-Alex è la prima ragazza che entra in casa nostra senza essere ubriaca, fatta o robe del genere.- Mentre abbassava il volume della musica.
-Perché hai abbassato?- domandò Gale con una smorfia.
-Perché non voglio diventare ancora sordo.- Rispose Gwyn con sarcasmo.
-Ma la cena dove sta in questa casa?- domandò Keith sbuffando mentre in cucina apriva di tutto e di più.
-Keith, sono le 22.30 abbiamo finito di mangiare due ore fa.- Rispose Gwyn sospirando esasperato. -Se vuoi mangiare nel congelatore c'è della pizza, se sei in grado di non dare fuoco alla casa, e a tutto quello che c'è nei paraggi.- Concluse con sarcasmo.
-Principessa, devi sapere che qua la cena inizia alle 19.00 e termina verso le 23.00 perché ovviamente non mangiamo tutti alla stessa ora. Soprattutto Keith che ha sempre orari sballati.- Mi spiegò Sam ridendo.
-Ho pena per Gwyn.- Lo guardai comprensivo con un sorriso.
-Grazie tesoro.- Mi rispose Gwyn con un sorriso altrettanto comprensivo.
-Si, ma Gwyn stai cucinando poco ultimamente!- urlò Keith dalla cucina mentre arrivò poco dopo un profumo di pizza.
-Poco? Faccio quasi due chili di pasta al giorno, per non parlare di tutte le altre schifezze, spuntini e quant'altro. Il punto è che tu sei un fottuto pozzo senza fondo.- Rispose Gwyn con una smorfia.
-Due chili di pasta la giorno?- lo guardai scioccata.
-Ed è il minimo dolcezza.- Mi rispose Ares in modo comprensivo. -Keith, Gale, Luké sono tre pozzi che non conoscono una fine al pasto.- Concluse ridendo.
-Non si direbbe.- Commentai guardando Gale e ripensando alla magrezza di Luké.
-Non si direbbe perché Keith ci fa sgobbare tutto il giorno nell'officina e in più facciamo anche palestra. Sennò saremo tutti obesi.- Disse Gale accendendosi una sigaretta dopo essersi finito due muffin di fila.
-Allora cosa facciamo adesso?- domandò Keith sedendosi con noi con il piatto della pizza sulle gambe iniziando a mangiarla. Ora mi sembrava un piccolo orsetto a digiuno da mesi.
-Prima di tutto ti vesti.- Borbottò Sam guardandolo male.
-Non mi scandalizzo per Keith in boxer non ti preoccupare.- Risposi ridendo guardando Sam.
-Si, ma non ci tengo a guardare la sua erezione da astinenza.- Borbottò a voce bassa.

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ANCHE L'AMORE NON BASTA.
RomanceAlexandra Rojo sembra essere una ragazza comune: svolge il lavoro di segretaria in un'azienda medica privata, dedica il suo tempo libero alla palestra e si perde nei mondi di Wattpad. Tuttavia, queste apparenti normalità servono solo a nascondere l...