42.

24 5 0
                                    

Dall'incontro con Diego passarono due settimane.

Due settimane in cui evitai Sam in ogni modo per distaccarlo. Perché non avevo il coraggio di guardarlo negli occhi e di dirgli addio. Anche perché non avevo una motivazione valida, solida e che non lasciasse dubbi o spiragli di ritorno.

Due settimane in cui non avevo dormito niente, in cui avevo mangiato poco o nulla, e che non parlavo molto.

A Ceaser e agli altri non avevo detto nulla perché non riuscivo nemmeno a pensare di ripetere la sua proposta. Mi mancava il fiato, mi saliva l'ansia e mi veniva voglia di urlare anche solo al ricordo. Esattamente come in tutti gli incubi che avevo da anni, ma da quelli mi svegliavo e tutto finiva quando uscivo dal letto, dalle coperte.

Questa volta però non era uno di quei soliti incubi.

Questa volta era tutto dannatamente vero.

-Alex, ora ci dirai che cosa c'è che non va.-

Alzai lo sguardo dal piatto e guardai Ceaser che stava iniziando ad arrabbiarsi, Salazar era decisamente preoccupato esattamente come Dracon e Anubis.

-E non dire che va tutto bene perché è una stronzata grande quanto il palazzo reale.- Aggiunse Ceaser a denti stretti guardandomi negli occhi.

-Siamo preoccupati. Perché è come se fosse successo qualcosa che ti ha spento.- Disse Salazar dolcemente e premuroso come sempre.

Stavo per rispondere, ma alla fine iniziai a piangere, mordendomi il labbro e diventando tutta rossa singhiozzando. Perché mi ero resa conto che non riuscivo a parlare.

-Va tutto bene.- Disse Salazar sorridendo dolcemente accarezzandomi la schiena allo stesso modo. -Non c'è fretta, prenditi tutto il tempo necessario. Noi siamo qui.- Concluse con premura.

-Lo sapevo che Sam ha bisogno di qualcuno che gli spacca la faccia.- Borbottò Ceaser facendo una smorfia.

-Come fai a dire che è colpa di Sam?- domandò Anubis alzando un sopracciglio.

-Perché è il suo istinto da fratello maggiore iper-geloso, protettivo a livelli estremi. Perciò se Alex piange, in automatico per lui, è colpa dell'uomo di turno.-  Rispose Dracon con sarcasmo per sdrammatizzare come il suo solito.

Presi il bicchiere bevendo un sorso d'acqua mentre Salazar continuava ad accarezzarmi la schiena con premura e dolcezza, senza mai staccarla e dandomi affetto. Come il mio secondo fratello maggiore che era.

-Diego Hermoso.- Gracchiai dopo aver preso un respiro profondo posando il bicchiere. 

E qualche secondo dopo mi sentivo come se mi fossi tolta un macigno dal petto dopo aver detto ad alta voce quel nome.

-Che cazzo c'entra lui?- domandò Ceaser subito duro e con lo sguardo acceso di ira.

Dracon diventò serio, Salazar strinse la presa sulla mia schiena e Anubis fece una smorfia di disgusto.

-È venuto nella palestra dove mi alleno due settimane fa all'improvviso.- Risposi e poi feci un breve riassunto della conversazione. 

-E così adesso...sto cercando di far staccare Sam perché non ho altre soluzioni. Sto cercando un nuovo lavoro, così se dovessimo tornare in Spagna, potrei licenziarmi e salutare come se nulla fosse, senza dare spiegazioni sui i motivi. Cosa che allo studio medico ora non è più possibile fare.- Conclusi abbassando lo sguardo senza energia e completamente esausta mentalmente da tutta la situazione.

Anche perché non avevo fatto altro che pensare ad altre soluzioni...solo che non vedevo altra soluzione senza che nessuna delle persone a cui volevo bene veniva fatto del male, che non si complicasse la situazione per mia madre e senza che Sam venga messo in mezzo in questioni che non lo riguardavano assolutamente.

Calò il silenzio sulla cucina e di sottofondo c'era solo le canzoni allegre delle pubblicità della televisione.

-Ti sta manipolando di nuovo.-  Disse Anubis tranquillo qualche minuto dopo mangiando la pasta. -Perché a tutto c'è una soluzione. La matematica e la fisica lo dimostrano ogni volta. Bisogna solo imparare a guardare i problemi da un'altra prospettiva e rifarlo da capo se la soluzione non viene giusta.- Concluse guardandomi con un piccolo sorriso timido arrossendo.

Anubis anche se no lo sembrava era un ragazzo molto timido, quando usava i paragoni delle materie che studiava per esporre i suoi pensieri, perché aveva sempre il timore di essere preso in giro. In realtà era un ragazzo molto intelligente, e personalmente, mi piaceva davvero molto ascoltarlo parlare. Se le persone di tutto il mondo avessero avuto la sua empatia, la sua sensibilità...questo mondo sarebbe stato sicuramente un posto migliore.

-Concordo con il mio fratellino.- Disse Dracon socchiudendo gli occhi. -E poi non esiste che arrivi e piombi in questo modo, di nuovo, nella tua vita dopo tutto quello che ha combinato e minacciare tutti come se nulla fosse.- Concluse duro.

-Diego non si infilerà mai nella nostra famiglia. E non metterà il bastone tra le ruote a nostra madre. Perché prima dovrà passare sul mio cadavere. Poi vorrei capire come ha fatto a trovarci. Siamo stati decisamente discreti e nascosti, abbiamo creato dei documenti falsi, non abbiamo attirato l'attenzione. Insomma, ci siamo attenuti rigidamente alle regole e alla preparazione che abbiamo ricevuto prima di partire.- Commentò incazzato Ceaser alzandosi da tavola e andando a prendere il suo cellulare.

-Sono d'accordo con voi. E ora posso dire di essere felice che stiamo vivendo tutti e cinque insieme. Essere separati non ci avrebbe per nulla aiutati in questa situazione.- Disse Salazar mentre le sue carezze adesso erano dolci e rassicuranti.

-Chi stai chiamando?- domandai guardando Ceaser componendo il numero.

-Nostra madre o una persona affidabile del palazzo. Dev'essere subito informata di Diego Hermoso. Non ci faremo fregare un'altra volta da quella merda umana.- Rispose Ceaser mentre si portava il telefono all'orecchio. -E stai tranquilla sorellina. Giuro sulla mia vita che tu non sposerai MAI Diego Hermoso. Anche se sono il successore della mamma io ti proteggerò, vi proteggerò perché siamo una famiglia. E non permetterò a nessuno di toccare la mia famiglia o di renderla infelice. Fosse l'ultima cosa che faccio.- Concluse guardandomi negli occhi.

-E troveremo anche una soluzione con Eriksson. Perché è chiaro che tu ci tieni sul serio a quel ragazzo e Diego Hermoso non deve assolutamente interferire con la tua vita. Senza che faccia una brutta fine.- Disse Salazar guardandomi negli occhi.

-Non so come, ma vi prometto che vi aiuterò a mettere fine al caos che c'è in Spagna e sistemerò con le mie mani quello stronzo.- Aggiunse Dracon guardandoci con affetto sincero e dolce.

-La mia mente è a vostra disposizione.-  Disse semplicemente Anubis.

Li guardai tutti e quattro.

Avrei tanto voluto dire qualcosa, ma non sapevo cosa dire perché non ero il tipo di persona che faceva dichiarazione d'amore e d'affetto in modo diretto, plateale. Però...gli regalai un sorriso dolce, sereno e pieno di affetto per i miei quattro fratelli.

Un sorriso che sapevo  bene che per loro valeva più di altre mille parole. 

ANCHE L'AMORE NON BASTA.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora