-Buonasera. - Rispose Logan entrando con il suo gruppetto e sorrisi felice vedendo Allyson.
Appena Allyson mi vide, corse, e si buttò adesso a me stringendomi forte.
-Spero che tu stia bene perché mi stavo preoccupando troppo. - Disse subito dopo guardandomi con i suoi occhioni lucidi.
-Sto bene non ti preoccupare. - Le sorrisi dolcemente.
-Per me non cambia nulla adesso che so chi sei. Voglio che tu lo sappia. - Mormorò Allyson tutta rossa nella sua disarmante sensibilità ed empatia enorme.
Le risposi con un grande sorriso sentendo le sue parole felice.
-Guarda che è fidanzata con Sam. - Commentò Keith con sarcasmo.
-E io con Logan, quindi? - domandò Allyson con orgoglio e con aria di sfida.
Logan diventò subito bordò, ma guardava Allyson con ammirazione e con orgoglio.
-Era per dire che non stiamo facendo un pigiama party tra femminucce o cose del genere. - Borbottò Keith con una smorfia.
-Io sono solo felice che finalmente nei nostri Clan non ci siano solo più uomini, ma anche delle donne, e molto cazzute. - Disse Elisabeth con un sorrisetto mentre mettendosi dietro di me e Allyson.
-Allora cosa dovremo fare insieme? Anche se solo l'idea mi fa venire già mal di testa. - Disse Logan sedendosi sul divano, accavallando le gambe in modo elegante e con una smorfia, con Dylan e Shachi anche se erano impegnati a guardare Gale e Haider.
-Dobbiamo mettere fuori combattimento Diego Hermoso e aiutare Alex con il macello che sta succedendo in Spagna. - Rispose Ares serio mentre Gwyn portava cibo e bevande di ogni sorta.
-Chiaramente noi da soli non possiamo fare nulla, ma se voi accettate di unirvi a noi, potremo fare delle cose interessanti. E ovviamente al completamento della missione avrete molti soldi in più rispetto al solito, oltre che al nostro appoggio per lavori futuri, in modo incondizionato. Penso che sarebbe un accordo vantaggioso per entrambi i Clan. - Concluse la spiegazione mentre prendeva una birra bevendone un sorso.
-Interessante come idea. - Commentò Logan ascoltando con attenzione.
-Io sono pronta a fare qualsiasi cosa che possa essere d'aiuto per Alex per i suoi obbiettivi. Vorrei davvero esservi utile concretamente. - Aggiunse Allyson convinta e seria.
-Ottimo. - Annui Ares finendo la birra al goccio.
E poi iniziammo a parlare concretamente del piano e delle strategie che avremo dovuto mettere in campo.
***
Dopo qualche ora mi squillò il telefono improvvisamente.
Mi alzai subito per andare a prenderlo.
-Dovresti tenere il telefono spento in questo genere di riunioni. Devi stare concentrata, non distrarti o farmi irritare ragazza. - Disse Keith con una smorfia.
Alzai gli occhi al cielo rispondendo subito dopo mentre calava un silenzio comprensivo nella sala.
-Pronto. - Dissi sbuffando e scocciata.
-Dove sei? - domandò Ceaser direttamente.
-Sono da Sam. Te l'avevo detto che sarei andata da lui per chiarire tutto. Dopo vi aggiorno su tutta la situazione quando torno a casa. Non ti preoccupare. - Risposi alzando gli occhi al cielo mettendo il vivavoce per comodità.
-Non è per questo che ti chiamo. Credimi, mi scoccia molto chiamarti, ma ho un problema. - Spiegò Ceaser sospirando mentre mi misi subito dritta e prendendo la pistola che mi portavo sempre dietro, da quando riapparve Diego, tenendola nascosta nello stivale destro.
-Spiegati meglio. - Dissi decisa e seria.
-Questa sera dovrei uscire. Sai ho un appuntamento con il Rosso come lo chiami tu. - Iniziò mentre percepivo benissimo la scocciatura nella voce dell'avermi chiamata. -Però non posso uscire senza scorta. Davanti a casa nostra ho notato che ci sono dei movimenti strani. Probabilmente è solo una mia paranoia, ma non posso davvero chiamare gli altri nostri uomini che abbiamo all'ambasciata, e doverli dare tutte le solite spiegazioni su dove sto andando, con chi mi devo vedere, e perché devo andare in quel luogo. Se venissi tu...sarebbe più semplice e ti prometto che ricambierò il favore. - Concluse per nulla felice.
-Aspetta dentro casa. Arrivo subito. Prendimi solo la divisa della scorta. Farò in fretta non ti preoccupare e hai fatto bene a chiamare me. Non possiamo proprio parlare adesso con quelli che lavorano per la mamma e per la Spagna. Cinque minuti e sono lì. - Risposi decisa, chiusi la chiamata, misi la pistola dentro la giacca e presi le chiavi della macchina.
-Torno il prima possibile. Scusatemi, ma essendo la guardia del corpo di Ceaser devo essere sempre pronta a partire. - Dissi guardando gli altri e dando un bacio a stampo a Sam velocemente.
-Non può venire nessuno con te vero? - tentò Sam fumando.
-Esatto. Non so chi siano quelle persone, magari sono solo delle spie in più dalla Spagna, ma non posso farmi vedere che mentre accompagno Ceaser, con noi, ci siano altre persone. Attireremo troppo l'attenzione. Starò attenta e quando avrò finito tornerò da voi e vi racconterò tutto. - Dissi sorridendo sicura.
-Come fai a stare così tranquilla con un lavoro del genere non lo so. - Commentò Gale guardandomi.
-Sono stata addestrata per un sacco di anni per questo lavoro e per essere pronta per questo momento. Se non fossi tranquilla nemmeno io sarebbe un grosso problema. Ceaser è ansioso di suo. - Risposi e poi uscii velocemente di casa.
-STAI ATTENTA RAGAZZINA! - urlò Keith poco prima di salire in macchina e sfrecciare via dal quartiere andando dritta a casa.
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RomansaAlexandra Rojo sembra essere una ragazza comune: svolge il lavoro di segretaria in un'azienda medica privata, dedica il suo tempo libero alla palestra e si perde nei mondi di Wattpad. Tuttavia, queste apparenti normalità servono solo a nascondere l...