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Mentre stavo raccogliendo i miei vestiti e le mie cose, dopo aver rimesso a posto il letto, Sam entrò in camera pulito e cambiato.

-Buongiorno principessa.- Sorrise dolcemente salutandomi dandomi un bacio sulla guancia.

E a quel gesto mi si accesero, come non mai, le farfalle nello stomaco con il cuore a centomila. Dopo questa notte ero consapevole che le cose con Sam non sarebbero più state le stesse. E che il mio sentimento sarebbe semplicemente cresciuto.

A meno che Sam non me lo avrebbe spezzato in qualche modo.

Perché, infondo, c'era ancora una parte di me che non si fidava totalmente di Sam. 

Sembrava tutto troppo bello, perfetto...per essere vero. Senza pensare a quelle mie indagini segrete che stavo conducendo su tutti loro.

Dovevo stare comunque attenta e non abbassare la guardia. Altrimenti sarebbe successo un macello.

-Buongiorno a te.- Borbottai tutta rossa.

-Vedo che sei sopravvissuta alla colazione con gli altri senza di me. Lo valuto come un grande passo avanti.- Disse ridacchiando.

-Non che avessi altre alternative dottore.- Risposi con sarcasmo. -Però Keith e Gale mi sembrano in estrema astinenza dai commenti idioti che facevano.-

-Non dargli retta. Amano fare battute idiote del genere. Anche se per una volta che posso avere una nottata di sesso rilassante potrebbero starsene zitti.- Fa una smorfia infastidito.

-Lo sai meglio di me come sono fatti. Non prendertela dottore.- Dissi con un sorriso leggero mentre prendevo la mia borsa. -Scusami, ma ora devo proprio andare. Non posso assolutamente tardare ancora. Sennò mio fratello mi legherà per il resto della mia vita in casa.- Borbottai alzando gli occhi al cielo.

Ero maggiorenne e ancora mio fratello mi trattava come se fossi una ragazzina. 

Questa cosa mi irritava quando ci pensavo. Anche perché Ceaser quando usciva, con il suo segreto "Rosso", nessuno gli diceva nulla e non si sapeva mai quando tornava.

Io invece gli dicevo sempre dove andavo, con chi andavo e quando tornavo. Raramente mi capitavano situazioni come queste, e in questi rari casi, si comportava come se mi avessero rapita gli alieni o chissà quale gruppo terroristico.

Avrei messo un punto a questo suo comportamento ingiusto nei miei confronti.

-Vai pure, non ti preoccupare piccola.- Disse Sam comprensivo come sempre e poi mi baciò dolcemente prendendo il mio viso tra le mani.

Ricambiai il bacio mettendo una mano tra i suoi biondi capelli morbidi e soffici mentre mi stringeva forte a sé. E tornai a sentire di nuovo il fuoco che si era acceso ieri notte dentro di me.

Un fuoco che solo una boccata di acqua fresca poteva spegnere. E quell'acqua fresca era Sam.

Per paradosso Sam era sia il fuoco che accendeva la mia anima, la mia passione, la voglia di vita; sia l'acqua che rinfrescava e dava sollievo.

Sam era quello di cui avevo sempre avuto bisogno e me ne stavo rendendo conto solo adesso.

-Quanto vorrei prenderti e scoparti come ieri notte sul mio letto.- Sussurrò con voce roca e calda, staccandosi poco dopo, con le guance rosse e guardandomi negli occhi. -Solo che se lo facessi è praticamente sicuro che non ti lascerei più uscire da questa stanza da letto.- Aggiunse stringendo i denti.

-Concordo con te. Se non fosse per quel rompi coglioni di mio fratello...- Sussurrai con voce roca tutta rossa socchiudendo gli occhi accarezzando dolcemente la sua leggera barba ruvida.

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