All'ora stabilita arrivai a casa di Sam.
Avevo deciso che sarei andata io da lui, anche perché non avrei saputo quale altro luogo scegliere, e alla fine casa sua mi faceva stare tranquilla. E al sicuro da Diego.
-Ciao principessa. - Mi salutò Sam con un sorriso dolce aprendomi la porta.
A quel punto scoppiai a piangere perché Sam...era davvero un uomo fantastico e io non meritavo una persona come lui: che mi accoglieva come se nulla fosse, nonostante nelle ultime settimane, mi ero comportata come una stronza nei suoi confronti.
-No, non piangere Alex ti prego. - Disse Sam e mi abbracciò forte a lui con una mano tra i miei capelli. -Va tutto bene. - Sussurrò ancora dolcemente accarezzandomi dolcemente la schiena.
Annui con la testa calmandomi poco dopo e mi fece entrare in casa chiudendo la porta.
Mi fece sedere sul divano, poi andò a prendere qualcosa da bere e da mangiare, sedendosi vicino a me.
-Questa sera starai a mangiare cena da noi. Gwyn non vuole sentire un no come risposta. E nemmeno io perché mi sei mancata da morire. - Borbottò arrossendo.
-Se non mi odierai si rimarrò con voi. - Sussurrai annuendo con la testa.
-Il mio sesto senso ha già deciso che non posso odiarti. Perché sicuramente c'è una ragione valida e seria per il tuo comportamento. Devo solo ascoltarti. - Rispose lui serio e sincero accendendosi la consueta sigaretta.
Feci un respiro profondo, poi bevvi un goccio di birra, e iniziai a raccontare tutto.
Letteralmente tutto nei dettagli, aggiungendo anche quello che avevo omesso con Keith, perché a lui dissi solo quello che era necessario.
Sam ascoltò per tutto il tempo senza giudizio, serio e man mano strinse sempre di più i denti incazzato, e furioso per Diego.
-E poi c'è il segreto che non ho detto a Keith perché se avessi dovuto dirlo, avrei voluto che il primo a saperlo fossi stato tu, dato che ti ho già profondamente ferito. - Dissi deglutendo guardandomi le mani.
-Non sentirti obbligata Alex. Hai già detto molto. - Rispose Sam comprensivo e calmo come sempre.
Scossi la testa al suo commento: non mi sentivo obbligata, semplicemente avevo bisogno di dirlo, soprattutto a Sam perché non riuscivo più a vivere senza condividerlo con qualcuno.
E sapevo che Sam era la persona giusta con cui farlo.
A prescindere da tutto.
-Due mesi prima della rottura rimasi incinta di Diego. - Iniziai con gli occhi lucidi mentre mi voltai a guardarlo e con la voce tremante.
-Nonostante tutto quello che mi aveva fatto, non riuscì ad odiare quel bambino, ma infondo al mio cuore lo amavo già. Forse perché era la prima cosa bella che mi stava succedendo, oppure perché nonostante quell'oceano di dolore e sofferenza che stavo affrontando, quel bambino sarebbe stato una luce nella mia vita. Ho avuto questi pensieri, probabilmente perché ero stata influenzata dall'atteggiamento di mia madre verso mio fratello, che aveva avuto con un uomo che non aveva mai amato, ma nonostante questo lei ha amato profondamente Ceaser dal primo istante. - Mi scesero di nuovo le lacrime.
-Solo che quel periodo di apparente serenità, nonostante tutta la situazione, durò davvero poco. - Presi un altro respiro profondo.
Sam, nel frattempo, mi strinse forte la mano in modo protettivo e l'accarezzò dolcemente per rassicurarmi restando in silenzio ad ascoltarmi.
-Quando dissi a Diego della gravidanza, perché doveva saperlo ovviamente, non la prese bene. Per lui quel bambino significava solo, che ci saremo sposati praticamente subito, mentre io cercavo ancora una soluzione per andarmene da lui. Quando lui capì che per me, quella gravidanza, non aveva lo stesso significato che aveva per lui...mi prese a calci, insultandomi e dicendomi che se quel bambino fosse nato me lo avrebbe portato via. Perché se non mi avesse potuto avere lui, non avrebbe potuto avermi nemmeno mio figlio. - Mi scappò un singhiozzo straziante chiudendo gli occhi perché ricordare quella scena mi provocava una sofferenza tremenda.
Sam ora stava ringhiando e sentivo il suo tremore dovuto alla rabbia.
-Il giorno dopo mi svegliai in ospedale perché alla fine ero svenuta...e mi dissero che avevo perso il bambino. In quel momento, una parte di me, era morta con quel bambino. Mi sentivo in colpa per non essere riuscita a proteggere nemmeno lui, tutt'ora mi sento in colpa per il bimbo. E dopo ciò...riuscì a trovare la forza di chiudere con lui ogni rapporto. Anche se mi sentivo, e mi sento ancora, una cattiva persona perché mi resi conto che c'era voluta la morte di mio figlio per fare quel passo. Sam...mi dispiace essere così orribile, meriti di meglio. - Conclusi singhiozzando.
-Zitta Alexandra. - Disse seriamente e mi abbracciò forte, in una stretta sicura e protettiva. -Non dire mai più, nemmeno per scherzo, l'ultima frase che hai detto. Non sei una persona orribile, sei solo una persona che è stata vittima di una terribile violenza fisica e piscologica. Non sentirti in colpa per il bambino: lui lo ha sempre saputo che la sua mamma lo amava profondamente, e che nulla di quello che gli è successo, era colpa tua. - Concluse in modo più dolce mentre mi accarezzava la schiena con amore e delicatezza.
Lo strinsi forte rannicchiandomi tra le sue braccia tremando leggermente.
-E ora...vorrei solo la testa di quella merda umana. Deve augurarsi che non capiti mai sotto le mie mani, perché giuro sull'amore che provo per te, che si pentirà di essere nato. - Aggiunse con un tono che metteva i brividi.
-Ti prometto che non ti terrò più segreto nulla Sam. - Sussurrai alzando il viso guardandolo negli occhi. -Perché...ti amo. E ho capito che non posso e non voglio starti lontana, anche se non so come farò, ma lotterò per noi. - E lo strinsi forte con il viso nella sua spalla.
-Ti amo anche io Alexandra, profondamente. E volevo solo sentire queste parole. Anche se mi sono spaventato quando ho visto che ti eri allontanata e non sapevo perché. Per la prima volta ho avuto paura di perdere una persona che non fosse della mia famiglia. Però ero anche sicuro che tu saresti tornata da me, dovevo solo avere fiducia in te. - Sussurrò dolcemente baciandomi la fronte dolcemente. -Non avrò più segreti nemmeno io con te piccola mia. - E mi baciò dolcemente la mano.
-Grazie per aver avuto fiducia in me e di non essere andato via. Perché non me andrò mai più. Me ne andrò solo se sarai tu a chiedermelo. - Sussurrai arrossendo leggermente.
-Resta per sempre. Come resterò io per sempre. - Sussurrò Sam accarezzandomi il viso e poi lo baciai dolcemente con una mano tra i suoi capelli tenendolo ben stretto.

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RomansaAlexandra Rojo sembra essere una ragazza comune: svolge il lavoro di segretaria in un'azienda medica privata, dedica il suo tempo libero alla palestra e si perde nei mondi di Wattpad. Tuttavia, queste apparenti normalità servono solo a nascondere l...