(punto di vista di Aaron)
Jane è appena entrata, accompagnata da Einar.
<<buongiorno ai miei ospiti!>> dice Jane <<gradite qualcosa da mangiare?>> ride insieme al fratello.
Non mangiamo da due giorni.
<<e fatevela una risata!>> dice invece Einar.
Poi diventano seri.
<<Aaron>> dice la donna <<portatelo di là>> <<dobbiamo fare due chiacchiere>>.
Mentre le guardie entrano per tirarmi fuori vedo Naomi che cerca di fare qualcosa, ma la fermo con lo sguardo. Non è il momento giusto per fare mosse azzardate.
C'è Einar e ci avrebbe messo meno di due secondi a immobilizzare tutti noi con i suoi poteri.
Le guardie mi portano in una stanza non molto lontana dalla cella, mi legano mani e piedi ad una sedia ed escono.
Dopo qualche minuto arriva Jane con suo fratello, quest'ultimo chiude la porta dietro a se.
Siamo noi tre, chiusi in questa stanza, io legato contro loro due, non promette niente di buono.
<<allora Aaron>> comincia Jane <<parlami della profezia su Naomi>> questa profezia mi sta tormentando, non ne posso più.
<<lascia perdere Jane, ascoltami>>
<<Solo e soltanto ciò che causò la morte del primo dei sovrani>> <<...riuscirà a sottrarre il dono alla figlia dei quattro elementi>> ripete la profezia.
<<la conosco la profezia grazie>> rispondo
<<so che hai tu questo oggetto>> <<dimmi dov'è e ti lascerò andare>>
<<pensi che io sia stupido Jane?>>
<<non sto scherzando Aaron, dammi tutte le informazioni necessarie e lascerò in pace te, Deanna e l'altro tuo figlio>>
<<e Naomi?>> <<non ti dirò niente Jane>>
<<quei poteri su di lei sono inutili, non li sa utilizzare, è solo una ragazzina>>
<<e immagino stiano meglio a te, o sbaglio?>>
<<perspicace come ai vecchi tempi Aaron>> si intromette Einar.
<<potete pure riportarmi in cella, non concluderete nulla>> dico poi, so bene che Jane mi avrebbe torturato, ma non mi importa di nulla. L'importante è che Naomi sia al sicuro.
<<Aaron ti sto andando un ultima possibilità, parla, o giuro che te ne pentirai>> non rispondo, e come previsto utilizza i suoi poteri contro di me.
Legato alla sedia e non posso neanche dimenarmi troppo, quel dolore ormai lo conosco bene.
Cerco di trattenere il più possibile i lamenti di dolore, anche se difficile, Naomi è nella cella che non è molto lontana da lì.
La tortura dura diversi secondi, anche se mi parvero minuti e minuti.
<<allora??>> Jane sta perdendo la pazienza, ed è evidente.
<<te l'ho detto, non risolverai niente>> <<torturami pure quanto vuoi>>
Lei fa un sorriso malefico a queste mie parole, apre la porta e chiama una guardia <<portami uno dei due ragazzi>>
<<quello ferito?>> chiede la guardia
<<no, l'altro>> risponde, poi si girò verso di me <<pensi che io non ti conosca Aaron?>> <<posso anche tagliarti una mano, lo so che non parlerai, sei troppo protettivo con le tue figlie... eri così anche con Charlotte>> <<però se torturo qualcun altro... la cosa cambia>> <<sei troppo buono, Aaron, è questa la tua rovina>>
Dopo poco arriva una guardia con Percy, ha le mani legate dietro la schiena, la guardia lo consegna ad Einar e quest'ultimo lo comincia a tenere con forza.
Jane richiude la porta e va da Percy.
<<Perseo Jackson>> <<nome piuttosto importante eh?>> gli dice <<conoscevo bene tuo padre sai?>>
<<Smettila Jane, lui non c'entra niente>> mi intrometto, sta usando quel povero ragazzo come mezzo per ricattarmi.
<<Aaron hai due secondi esatti per parlare, dopodiché gli farò provare l'incredibile sensazione di bruciare vivo>>
Percy mi guarda confuso, e io non so che fare, non lo avrei mai e poi mai fatto torturare, ma non posso neanche parlare.
<<Jane non è il caso di mettere in mezzo altre persone>>
Non mi fa nemmeno continuare il discorso che Percy comincia a contorcersi, a piegarsi in due dal dolore, Einar lo lascia cadere a terra.
<<Jane smettila>> <<lascialo stare>> <<Jane>>
<<ti avevo avvertito Aaron>> ha appena smesso far soffrire il ragazzo <<parli o no?>>
<<nnon posso>> dico con un filo di voce guardando Percy, lui mi fa un sorriso rassicurante, ma non posso farlo continuare.
Jane sta per ripartire a torturare Percy, ma viene interrotta da una guardia che bussa insistentemente alla porta.
<<non dovete interrompermi>> urla aprendo la porta, e vedo Naomi con del sangue che le cola dal naso che cerca di dimenarsi dalla guardia.
<<stava cercando di scappare, vostra maestà>>
a quelle parole Jane fa uno dei suoi soliti sorrisetti malefici; <<bene bene, Naomi>> <<è impulsiva come te, bello mio>> dice guardandomi.
<<sei fortunata però...>> <<riportatela in cella>> <<anzi tutti quanti>>ordina, poi si rivolge sottovoce al fratello <<ho mal di testa>>
e poi si gira verso di me <<non è finita qui>>
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Naomi Evans - la profezia del sacrifico
Fantasy(2/2) Il regno della luce si riprende dall'ultima struggente battaglia, ma nel regno del buio prende il potere qualcuno di potente, con tanta voglia di vendetta. Naomi si troverà ad affrontare non solo il nemico ma anche e soprattutto se stessa. La...