(punto di vista di Aaron)
Oggi è il giorno. Oggi troveremo un accordo con Jane, e finalmente ci lascerà in pace. Anche se, francamente ho un brutto presentimento.
Penso alle profezie, penso a Naomi. Dev'esserci una soluzione.
Vado in camera sua con un vassoio di biscotti appena sfornati, la trovo ancora che dorme ma non è sola.
Percy da un lato, Simon dall'altro, e la sua gattina che dorme sul suo petto.
Questa scena mi fa commuovere un po', lo ammetto. Mi ricordo di quando erano piccoli, quando ancora Simon stava con noi e suo padre era ancora vivo.
Dormivano sempre insieme tutti e tre.
<<buongiorno>> dico piano, quasi con la paura di svegliarli.
Simon si stiracchia e si sveglia <<buongiorno?>> dice ancora addormentato, subito dopo si sveglia Percy, seguito da Naomi.
<<buongiorno papà>>
<<menomale che ho portato tutto il vassoio di biscotti>> dico, si alzano, gatto compreso, e cominciano a mangiare i biscotti.
<<eravamo stanchissimi!>> dice Naomi addentando un biscotto.
<<Percy fra un'ora vieni al quartier generale ok?>> dico
<<va bene>> risponde lui serio.
<<vi lascio fare colazione in pace, ci vediamo dopo>> dico, chiudendo dietro di me la porta.
Arrivo al quartier generale e c'è una gran confusione, Daniel sta parlando con Cisco che continua a smanettare sui vari computer; c'è pure mio padre che fa avanti e indietro per la stanza.
<<che succede?>> dico, facendo irrompere il silenzio in quella stanza
<<Ha preso Deanna>> <<e Diego>> risponde Daniel.
Mi sento quasi mancare l'aria.
<<com'è possibile?>> chiedo con rabbia.
<<non ne abbiamo idea>> dice Cisco con un filo di voce.
<<no, no, no>> continuo a ripetere in preda alla rabbia.
<<calmati Aaron>> interviene mio padre
<<calmarmi?>> urlo <<come faccio a calmarmi?>>
<<peggiorerai solo le cose>> mi risponde con tutta la calma del mondo, come cazzo fa ad essere così stronzo?
<<li userà stasera contro di noi>> dico <<cazzo>>
mentre discutiamo sul da farsi comincia a squillare uno dei computer di Cisco, lui comincia a smanettare per cercare di capire da dove arrivi quella chiamata.
<<È Jane>> dice
<<fammi parlare con lei>> dico e lui accetta la chiamata.
"aamore" è Deanna.
<<amore mio>> dico in preda al panico, aveva un tono di voce fievole. Se quella puttana l'ha toccata giuro che l'ammazzo con le mie stesse mani.
<<Aaron>> la voce di Jane sovrasta quella di Deanna
<<Jane non mi sembra che siano questi gli accordi>> rispondo con rabbia
<<stai tranquillo Aaron, voglio solo assicurarmi di avere quello che voglio>>
<<non far loro del male>> la supplico
<<se fai quello che dico nessuno si farà male>> dice
<<cosa vuoi Jane>>
<<stasera porterò Deanna e Diego, ma tu in cambio devi consegnarmi tua figlia>>
sto per spaccare tutto, sono in preda all'ira.
<<no>> dico solo <<non puoi chiedermi questo>>
non appena finisco di dire questa frase si sente un forte rumore dalle casse da cui stavo parlando. Io e Daniel di guardiamo con il panico negli occhi. Era stato uno sparo, seguito da un lamento.
Il lamento era di Diego.
<<brutta stronza cos'hai fatto>> dico infuriato
<<portami Naomi stasera, e nessun altro si farà male>> << la prossima sarà tua moglie, sei stato avvisato>> e chiude la chiamata prima che potessi ribattere.
<<richiamala>> urlo a Cisco.
<<Aaron ascoltami>> Daniel cercava di calmarmi invano <<Aaron>>
Mio padre non aveva ancora detto una parola.
<<se Diego non ce la fa, io->> Daniel mi interrompe
<<ce la farà Aaron, ce la farà>>
<<l'ho appena ritrovato non posso perderlo di nuovo>> Dan mi abbraccia per cercare di tranquillizzarmi.
Se dovesse accadergli qualcosa non me lo perdonerò mai.
<<che faccio adesso?>> chiedo, non ho mai avuto così bisogno di aiuto <<non consegnerò Naomi>>
mio padre ricomincia a fare avanti e indietro per la stanza mentre io sto qui a pensare a come salvare la mia famiglia.
<<è arrivata una foto>> dice Cisco a un certo punto
<<aprila>> dico ma ciò che vedo mi fa solo aumentare la rabbia.
Diego è piegato in due, Jane lo ha colpito al ventre e questo gli sta sanguinando, è legato ma accanto a lui c'è Deanna.Vedo nei suoi occhi la paura, ha gli occhi lucidi.
<<dobbiamo fare qualcosa>> dico cercando lo sguardo di mio padre che fissava la foto senza esternare alcuna emozione.
<<stasera andremo tutti>> dice il mio caro padre dopo tanto silenzio.
<<tutti?>> dico <<Naomi non è compresa spero>>
<<Jane si presenterà con tutto il suo esercito, chiunque potrebbe esserci utile, chiunque>> mio padre è talmente serio che mi fa paura.
<<no, non Naomi>>
<<non è rinchiudendola che la proteggerai Aaron>>
<<e consegnandola a Jane? si?>> mio padre smise di rispondere.
<<penseremo ad un'alternativa>> mi dice Daniel per confortarmi.
<<non posso farcela>> ammetto, sono terrorizzato e mi sento impotente. Jane mi ha messo alle strette, in trappola.
<<possiamo fare un finto scambio e poi attaccarli per liberare Naomi>> propone Cisco.
<<no, Jane potrebbe puntarle qualcosa e non concluderemmo nulla>> <<non dev'essere messa in nessun modo in pericolo>> rispondo
<<Aaron penso che dovremmo avvisare Naomi>> mi dice Dan
<<sei impazzito? si consegnerebbe all'istante>>
<<deve esserne a conoscenza, meglio che venga a saperlo da te>>
<<le parlerò dopo, ma non permetterò in alcun modo che lei venga consegnata, sia chiaro>> <<io e Deanna abbiamo giurato di proteggerla con la nostra stessa vita se necessario>>
<<Cisco raduna tutti, uomini, donne, ragazzi... stasera si combatte>> ordina mio padre.
STAI LEGGENDO
Naomi Evans - la profezia del sacrifico
Fantasy(2/2) Il regno della luce si riprende dall'ultima struggente battaglia, ma nel regno del buio prende il potere qualcuno di potente, con tanta voglia di vendetta. Naomi si troverà ad affrontare non solo il nemico ma anche e soprattutto se stessa. La...