capitolo 84

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(punto di vista di Daniel)
La profezia si è avverata.
Deanna e Aaron sono morti, ma Diego? cosa c'entra Diego?
cazzo, già Deanna e Aaron sono pesanti da superare, Diego non ci voleva proprio.
Naomi è distrutta.
Aaron, che cazzo amico mio. Non riesco a togliermi dalla testa quanto è appena accaduto.
Anche tu sei morto per salvarla, hai mantenuto la promessa a Deanna, ma a Naomi? le promesse che hai fatto a lei?
Nel quartier generale c'è un silenzio tombale.
Arriva re Brian dopo essersi occupato degli sfollati e mi chiede di seguirlo nel suo ufficio, annuisco e lo seguo.
<<come stai?>> mi chiede, sono sorpreso.
<<come uno che ha appena visto morire il proprio migliore amico>> <<voi come state?>> non sembrava stesse come uno che ha appena perso un figlio e un nipote, anzi.
<<col tempo si ci fa l'abitudine>> risponde, provo un senso di rabbia a sentirlo così freddo.
<<sai Daniel che tengo molto a te>>
<<si, signore>>
<<voglio chiederti di tenere d'occhio Naomi, quello di oggi è stato un brutto colpo>> dice
<<certo, non si preoccupi>>
<<ah e dobbiamo occuparci di Jane>>
Annuisco.
Quella stronza avrà ciò che si merita, non starò a guardare stavolta.
<<avete bisogno di aiuto, per il funerale?>> chiedo
<<me ne occupo io Daniel, grazie>>
La nostra conversazione viene interrotta da delle grida.
Io e il re ci precipitiamo al quartier generale; Naomi si stava dimenando e urlava come una disperata. Come se qualcuno le stesse facendo del male.
Mi avvicino e aiuto a calmarla.
<<lasciatemi stare>> grida.
<<devo sedarla>> mi dice Caitlin sottovoce, così le vado vicino e la tengo bloccata. Le accarezzo i capelli e cerco di parlarle.
<<va tutto bene>> <<va tutto bene>> le sussurro.
Caitlin le fa una puntura sulla coscia e mi sento in colpa per tutto questo.
<<che è successo?>> chiedo
<<stava dormendo e all'improvviso ha cominciato a gridare e a farsi del male>> risponde Caitlin <<se continuava così le si sarebbero strappati i punti, grazie Dan>>
<<è meglio portarla nel suo letto, e lasciarla risposare>> dico, la prendo in braccio e la porto in camera sua. Percy e Simon mi seguono.
<<ci occuperemo noi di lei>> dice Percy, mentre mi aiuta a metterla a letto.
<<so che lo farete>> rispondo, mi ricordano i miei amici quando eravamo giovani.
Io, Aaron e James, il padre di Simon, eravamo molto protettivi tra di noi. Se stava male uno, stavamo male tutti.
<<per qualsiasi cosa, io sono di là>> dico.
Loro annuiscono.
Vado nell'ufficio di Aaron, i suoi libri sono sparsi nella scrivania con disordine.
È arrivato il momento di affrontare la cosa amico mio. Mi dico.

Naomi Evans - la profezia del sacrifico Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora