capitolo 54

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(punto di vista di Naomi)
Non voglio lasciare Daniel ,che combatte contro la vita e la morte, ma Julie ha bisogno di me, non mi avrebbe mai scritto se non fosse stato importante.
Simon si è accorto subito del mio cambio d'espressione ma devo inventare una scusa, non mi avrebbero fatto andare da sola, e io non voglio mettere nessun altro in pericolo.
<<vado a prendere qualcosa da mangiare>> invento
<<vengo con te>> dice Simon
<<no tranquillo, torno subito>> mento, e mi sento anche in colpa per averlo fatto.
Vado in giardino, non potevo smaterializzarmi, ma c'era il portale per l'altro mondo.
Attraverso il grande anello di luci magiche; il portale è una delle più grandi risorse di energia e magia dell'intero mondo.
Desidero di tornare ad Arundel, la ritraggo nella mia mente con i vecchi ricordi, e ancora prima che io possa accorgermene mi ritrovo nella piazza di Arundel e lo scenario che mi circonda è spaventoso:
La scuola è letteralmente in fiamme, le abitazioni distrutte, le persone corrono e scappano in ogni direzione. Che diavolo sta succedendo?
Vado verso casa di Julie, devo assicurarmi stia bene; mentre corro verso la casa della mia amica mi rendo di avere il naso sanguinante. Ti prego, non di nuovo. Penso.
<<Julie!>> urlo, ma non ho risposta.
Continuo finché non vedo tra le macerie Philip, il padre della mia cara amica.
<<Naomi non sono mai stato così felice di vederti>> dice mentre escogito un modo per tirarlo fuori da lì.
Riesco a far uscire il signor Philip grazie all'aiuto di un signore che stava cercando un posto dove nascondersi.
<<dov'è Julie?>> chiedo
<<Lei e Clare sono andate a cercare un posto a sicuro>>  beh almeno era al sicuro; decido di usare il mio orologio per inviarle un messaggio;
"dove sei?" chiedo, ma non ricevo risposta.
<<vado a cercarle>> dice Philip
<<lei sta bene?>> chiedo, vedendolo zoppicare
<<sto bene Naomi grazie>> poi mi indica il naso, ormai sono abituata
<<oh non è nulla>> dico mettendo la mano davanti.
Il Signor Philip fa strada, ma mentre corriamo una nube nera mi circonda; so benissimo cosa mi aspetta.
<<principessa, dove va così di fretta>> la sua voce è ormai indimenticabile per me.
<<Jane>> dico con rabbia
<<cosa? Jane?>> il signor Philip è sconvolto.
<<che hai fatto>> continuo
<<tuo padre doveva aspettarselo>> dice lei, mi giro a guardarla, aveva la spalla fasciata per via del souvenir che le avevo lasciato prima di andarmene una settimana fa <<dimmi della profezia>> continua;
<<cosa?>> come sapeva della profezia?
<<dimmi della profezia o la tua amica non farà una bella fine>> dice facendo cenno a due dei sue scagnozzi di farsi avanti, tenevano Julie e sua madre con forza.
<<non puoi farlo>> dico, colta alla sprovvista
<<vuoi che assaggino il sapore del fuoco?>>
<<no!>> urlo con le lacrime agli occhi.
<<allora dimmi della profezia>> non posso permettere a quella donna di rovinare la vita ad una delle mie amiche più care, quel dolore l'avrebbe perseguitata per giorni, come ha fatto con me.
<<solo e soltanto ciò che causò la...>> mi interrompe
<<no>> <<non questa>> dice con rabbia<<l'altra>>
<<l'altra?>> chiedo, sono sempre più confusa
<<si Naomi, l'altra profezia che ti riguarda>>
<<cosa?>>
<<smettila di fare la finta tonta>>
<<non so di cosa tu stia parlando Jane>> ed era la verità, cavolo.
<<va bene Naomi, mi hai stancata>> dice e rivolge il suo sguardo alle sue prigioniere.
<<no! Jane non farlo>> dico e faccio dei passi avanti.
<<Naomi>> riconosco la voce di mio fratello, era lì che ci veniva incontro.
Jane si gira compiaciuta, non ci avrebbe messo nulla a prenderci tutti e due.
<<Diego Evans, finalmente ci conosciamo pure noi>>
<<preferivo saperti morta>> risponde scagliandole la forza dei suoi poteri; ciò la coglie di sorpresa e io ne approfitto per combattere contro quei due che tenevano prigioniere Julie e Clare.
Riesco non so come a metterli al tappeto, uscendone fuori solo con un graffio sul viso.
Questi sono gli insegnamenti di Percy, lui mi ha insegnato a combattere.
<<grazie amica mia>> mi dice Julie.
Mi guardo attorno e mi rendo conto che io e Diego, da soli non ne saremmo usciti vivi.
Così mando una richiesta d'aiuto dal mio orologio; avrebbe avvertito il quartier generale e sarebbero arrivati i rinforzi, tranne mio padre, che era con Dan.
Pochi minuti dopo mi ritrovo a combattere con altri seguaci di Jane, stavolta insieme a Percy, che ci aveva appena raggiunti.
<<hai bisogno d'aiuto principessa?>> chiede
<<un'arma mi farebbe comodo>> dico, lui mi passa la sua spada; <<e tu come fai?>> chiedo, ma lui aveva già rubato un pugnale ad uno degli uomini contro cui stavamo combattendo <<wow>> .
Inaspettatamente a combattere c'era anche mia madre, che ancora non aveva incontrato Jane, ma appena quest'ultima mi lancia una delle sue torture mia madre si fa avanti e la affronta.
<<lascia stare mia figlia, assassina>>
<<Deanna che piacere rivederti>> <<ti sei fatta una bella famigliola eh>> <<peccato che ne mancano due>> dice Jane con tono provocatorio, riferendosi alle mie sorelle uccise da lei stessa quando erano solo delle bambine.
<<non sono più affari tuoi, Jane>>
<<il ragazzo non mi interessa, ma questo puoi immaginartelo da sola>> <<è Naomi quella importante>> Jane mi aveva appena nominata con un tono che metteva i brividi.
<<dovrai passare sul mio cadavere prima di farle qualcosa>>
<<pensi che io mi faccia scrupoli a ucciderti? eh Deanna?>>
Mia madre non rispose, le scagliò uno dei suoi incantesimi più potenti e la ferì nella stessa spalla in cui aveva ricevuto il proiettile una settimana prima.
Jane era abbastanza indebolita e non aveva più le forze per combattere, quindi fu costretta a ritirarsi.
Quando Jane era finalmente andata via da Arundel, mia madre venne incontro a me e mio fratello e ci abbracciò.
<<come sta Dan?>> chiedo
<<è vivo>> risponde con le lacrime agli occhi.
Percy invece mi raggiunse poco dopo e mi accarezzò la ferita sulla guancia;
<<wow, è stato>> <<forte>> disse con tutta la tranquillità del mondo.
Julie e la sua famiglia ci raggiungono.
<<se non fosse stato per voi saremmo morti, grazie>> dice Philip <<e Aaron?>>
<<è stato molto impegnato>> risponde mia madre.
<<è meglio se tornate al castello mamma>> dice Diego guardandomi preoccupato... mi sta uscendo di nuovo sangue dal naso <<io mi occupo degli sfollati, li porterò al castello>> continua Diego
<<ti aiuto>> dice Percy
<<vai al castello, hai un pessimo aspetto>> dice invece a me.
Voglio restare ad aiutare ma non so o nelle condizioni fisiche adatte, ho già fatto troppi sforzi.

Naomi Evans - la profezia del sacrifico Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora