capitolo 87

10 1 0
                                    

(punto di vista di Naomi)
Secondo funerale in una settimana.
Stavolta 2 in 1, che combo!!
Mi sono rifiutata di far fare un altro abito da funerale alla sarta, riutilizzerò quello del funerale di mia madre, che importa di come sono vestita?
Ho faticato ad alzarmi dal letto, Simon mi ha dovuta tirare quasi con la forza.
Faccio una lunga doccia, Simon bussa alla porta di tanto in tanto per assicurarsi che io sia ancora in vita. Mi vesto da sola, vestito, collant e tutto il resto.
<<puoi chiudermi la zip?>> chiedo a Simon.
Lui annuisce e alza la cerniera con delicatezza.
<<questo vestito non ti stava così largo l'ultima volta>> dice sottovoce con preoccupazione.
Faccio finta di nulla e mi siedo sul letto.
Simon mi aiuta a mettere le scarpe e mi fa rialzare.
<<la metti questa?>> mi chiede riferendosi al diadema di mia madre, che si trova sul comodino dal giorno del suo funerale.
<<non mi va>>
<<perché no?>>la prende e si avvicina <<posso?>>
<<fai pure>> dico
Mi sposta i capelli dal viso e mi poggia delicatamente il diadema luccicante in testa.
<<sei bellissima>> <<dovresti tenerla, è un modo per averla con te>>
Forse ha ragione, così decido di tenerla.

Mio nonno ed io ci dirigiamo verso la cattedrale insieme. Lui davanti ed io poco dietro.
I giornalisti non hanno un minimo di tatto, fanno foto come una normale cerimonia reale.
È un funerale cazzo.
Giungiamo alla cattedrale, facciamo il solito ingresso e arriviamo all'altare, dove ci sono i corpi nelle bare.
Li hanno sistemati per bene, la ferita alla testa di Diego non si vede minimamente.
Nel vederli all'interno di quelle bare di legno provo solo un senso di rabbia, che mi sembra incolmabile.
Non riesco ad avvicinarmi, provo un rifiuto verso tutto ciò.
Ci andiamo a sedere e mio nonno comincia il suo discorso.
<<...oggi non salutiamo solo Aaron e Diego Evans ma anche i due eredi al trono di questo regno.
Dopo di me, le redini saranno di mia nipote, Naomi>> dice più ai giornalisti che ai suoi cittadini, poi mi invita a parlare, così senza preavviso.
Cerco di rifiutarmi ma incitandomi pubblicamente è difficile.
<<spero tu ti sia procurata un discorso>> mi dice sottovoce.
No, nonno, non mi sono preparata un discorso! avevo ben altro a cui pensare.
Avvicino il microfono e scruto il pubblico che mi è davanti. Vedo facce tristi, desolate.
C'è chi trattiene le lacrime e chi è totalmente apatico di fronte a tutto.
<<ciao a tutti, iio sono veramente devastata da quanto accaduto, non solo per la perdita dei miei cari ma anche per i vostri>> la mia voce tremava ma le parole venivano da sole, guardando quei visi distrutti, le immagini di quei bambini rimasti orfani, quella donna esanime davanti alla sua bambina che l'ha vista morire davanti ai suoi occhi.
<<la scorsa notte io ho perso un padre e un fratello, ma non sono stata l'unica a perdere qualcuno.
E per questo faccio a tutti voi le condoglianze.
Da quando 5 giorni fa ho perso mia madre ho cercato di iniziare ad abituarmi all'idea di
perdere qualcun altro, ma ora mi rendo conto che un dolore così grande, quando ti travolge, ti coglie comunque impreparato.
Tutti mi hanno detto che il tempo aiuta ad attenuare, attutire, sbiadire il dolore e forse è così.
Ma resterà sempre quella sensazione di "vaso rotto con i pezzi che non coincidono più" , potremo cercare di dare un senso a quei pezzi, a ognuno di essi, ma dobbiamo abituarci a non avere più quella sensazione di completezza che tanto ci confortava.
Diego ha vissuto per anni rinchiuso in una cella, è così ingiusto che sia andato via così.
Mi dispiace non aver recuperato il tempo perso, fratellino.
Papà, a te devo la vita. Mi hai insegnato tutto, dalle cose più banali a quelle più importanti... solo una cosa non mi hai insegnato... a vivere senza di te>>
Tutti cominciano ad applaudire e io mi ricordo di star parlando a delle persone e non più a me stessa.
Torno al mio posto, Dan mi fa un sorriso di conforto da lontano.
Simon e Percy sono stupiti del mio discorso e mi continuano a fissare con un espressione di stupore e orgoglio.

Naomi Evans - la profezia del sacrifico Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora