capitolo 71

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(punto di vista di Simon)
L'aria è tesa, tesissima.
Quello che è successo ieri ha turbato tutti noi.
Devo stare vicino a Naomi, ora più che mai.
Le porto la colazione a letto insieme a Percy.
<<buongiorno?>> dico incerto entrando nella sua camera. Percy mi segue.
Naomi è girata sul fianco a fissare il vuoto.
<<ei?>> fa Percy
<<ciao>> dice Naomi, guardandoci.
Ha ripreso colorito, le sono tornati i poteri da quanto ne so, però ha gli occhi gonfi e rossi, ha pianto molto.
<<ti abbiamo portato i tuoi biscotti preferiti>>
<<grazie ragazzi>>
<<come ti senti?>>
<<non lo so nemmeno io>>
le prendo la mano e gliela stringo, è gelida.
<<perché sei così fredda?>> chiedo, lei indica la parete che stava fissando prima. Mi giro a guardarla e mi accorgo che era completamente congelata.
<<come è poss>>
<<sono stata io>> <<non riesco a controllarli>>
<<devi parlarne con Aaron>> dice Percy
<<ha già delle cose a cui pensare, ci mancano solo queste stupidaggini>>
<<le cose che ti riguardano non sono stupidaggini, soprattutto per tuo padre, lo sai>>
<<in questo momento si, è impegnato con il funerale e altre mille cose>>
<<devi parlargliene lo stesso>>
<<magari dopo>> <<buon natale comunque>> dice guardando la finestra malinconica.
Cazzo. Oggi è Natale.
<<che natale di merda eh>> dice Percy per allentare un po' la tensione.
<<già>> risponde Naomi.

Naomi Evans - la profezia del sacrifico Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora