capitolo 41

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(punto di vista di Naomi)
Sono viva, durante l'ultimo minuto della mia permanenza nell'altro regno ho pensato che non avrei mai più rivisto la luce, la mia famiglia o i miei amici.
Quando ho lasciato andare quel proiettile, Jane era infuriata, mi avrebbe ucciso senza pensarci due volte.
Per fortuna è andato tutto bene, ora mi trovo fuori la sala operatoria, ad aspettare mio padre che esca fuori dicendo che è andato tutto bene, che Simon sta bene.
Con me c'è Percy, che tiene la mia mano tremante, e mia madre, che si assicura che io beva tutta la spremuta d'arancia che mi ha portato Diego, anche lui con noi.
Anche Daniel è fuori la porta, in piedi.
<<Dan, chi è l'artefice di tutto questo?>> chiede mia madre; Daniel non sa se dirlo e come dirlo, quella donna ha causato molto dolore a mia madre.
<<Forse è meglio parlarne con Aaron presente>>
<<no Daniel dimmi chi è>> a quel punto Dan decide di parlare.
<<Jane...mi dispiace tanto>>
Mia madre cambia espressione nel viso in pochissimi secondi, è come persa nel vuoto.
<<mamma?>> la chiama Diego.
<<scusate, devo prendere aria un minuto, torno subito>> è sconvolta.
<<vado con lei ragazzi, non muovetevi da qui>> dice  Daniel seguendola.
<<Jane? la madre di Chárlotte?>> chiede Diego.
<<si, proprio lei>> risponde Percy.
<<ma non era morta?>>
<<lo pensavamo tutti>>
<<viva e vegeta aggiungerei>> mi unisco alla conversazione.
<<oddio>> dice solo.
Poi cala il silenzio, fino a quando finalmente mio padre esce da quella maledetta stanza.
<<Simon sta bene, è un po' intontito per l'anestesia>>
<<possiamo entrare?>> chiedo
<<meglio se lo lasciamo riposare un po'>> risponde mio padre <<dov'è la mamma?>> chiede poi a me e a Diego.
<<penso fuori, con Daniel, ha saputo di Jane>> rispondo; mio padre si toglie i guanti e sta per uscire.
<<papà... sei sporco di sangue nella spalla>>
<<tranquilla amore non è niente>>

Naomi Evans - la profezia del sacrifico Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora