Naomi Evans - la profezia del sacrifico

capitolo 98

una settimana dopo

Si misero tutti in fila dietro le panche in un silenzio quasi perfetto.
Il calore del sole accarezzava il viso ai presenti, mentre seguivano in silenzio Daniel fino al luogo in cui centinaia di sedie erano state disposte in file ordinate. Al centro si apriva un corridoio: in fondo c'era una tavola di marmo, e tutte le sedie erano rivolte da quella parte. Sembrava un magnifico giorno d'estate, seppure fosse pieno inverno.
La musica quasi impercettibile in sottofondo faceva venire la pelle d'oca, eppure non era sgradevole. Parlava chiaramente di perdita e disperazione.
Ad assistere al rito funebre vi erano persone da ogni angolo del regno. L'intero mondo magico era in lutto.
Dopo alcuni minuti finalmente tutti i professori e altre persone celebri si sedettero nelle file a loro riservate. Naomi si guardava attorno confusa e continuava a chiedersi se a qualcuna di quelle persone importanti, che man mano prendevano posto, dispiacesse davvero della morte di suo nonno.
Il re Brian era stato un grande re, certo non il migliore ma ha fatto grandi cose per il regno e per i suoi cittadini. Ha messo da parte persino la sua famiglia per il bene del mondo magico su cui regnava.
La principessa aspetta ancora un po' prima di cominciare il funerale; indossava un vestito di velluto nero lungo fino alle ginocchia, il colletto rivestito di eleganti diamanti luccicanti, la giacca nera arrivava appena sotto il vestito e i suoi capelli erano raccolti e adibiti dal diadema di Deanna.
Quando la folla si fece ancora più grande, Naomi si alzò in piedi per cominciare il discorso d'addio al nonno. L'intero regno era lì, persone, animali, creature magiche, ad ascoltare le sue parole.
<<Siamo di nuovo qui, in questa cattedrale a distanza di poche settimane.
Non so cosa dire onestamente, voglio evitare di dire le solite parole fatte e sentite. Sono un po' stufa...
Non è un addio, se c'è una cosa che ho capito... è che tutti noi siamo destinati a morire, nessuno sfugge alla morte, chi prima e chi dopo.
Mio nonno è stato un grande re... un uomo sempre dedito al lavoro, ha sacrificato la sua intera vita per questo regno.
Forse non è stata la persona migliore al mondo, ma se siamo ancora qui è anche merito suo>> Naomi si ferma un attimo, le viene in mente il ricordo del padre, della madre <<non è stato l'unico...  certo, tutti noi abbiamo sacrificato qualcuno per essere qui oggi... io per prima>> <<credo fortemente che una persona vive finché ci sarà qualcuno a ricordarla, in qualunque modo. E così, anche tu nonno ti sei arreso al destino, tu che sembravi indistruttibile.
Mi hai lasciato un regno da governare, e nessuna indicazione su come farlo.... Sto dicendo cose senza senso e non collegate fra loro, scusate... anzi se ci fosse qui mio nonno direbbe che ho la testa fra le nuvole e che non potrei mai presentarmi così senza un discorso già preparato...! Quello che volevo dire è che mio nonno mi ha sempre preparato a gestire un regno, mi ha cresciuta con l'ottica che un giorno tutto questo sarebbe stato mio... ma non l'ho mai preso seriamente perché prima di me c'era mio padre Aaron, poi Diego... e ora mi sono ritrovata io in poco tempo qui da sola...Non so se sono davvero pronta a tutta questa responsabilità, ne sono terrorizzata... sul serio... ma spero possiate... comprendermi>> <<quello che posso promettervi è che farò tutto il mio possibile per far sì che nessuno debba più sacrificarsi... nessun altro>> Tutti cominciarono ad applaudire le parole messe sul momento della ragazza, altre persone si alzano per dedicare parole al defunto re fino alla fine del funerale. Naomi resta in silenzio ad ascoltare tutto cioè che veniva detto sul nonno, e non era mai stata così fiera di essere sua nipote e si chiede se riuscirà mai a realizzare solo un quarto di ciò che ha fatto lui.

Grandi responsabilità l'aspettano, l'intero regno è nelle sue mani.