capitolo 74

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(punto di vista di Simon)
Sono passati tre giorni ormai dal funerale. L'intero regno è in silenzio.
Gli studenti vanno a lezione con visi silenziosi e malinconici. Tutti quanti abbiamo assistito a quella terribile scena.
Deanna è stata una grande donna, tutti l'amavano. Ha fatto molte buone azioni nel regno ed è stata proprio lei a liberare Aaron dalle grinfie di Jane, quando erano più giovani.
<<andiamo ad allenarci?>> mi chiede Naomi; in questi giorni si è allenata troppo; sono preoccupata per lei, non le fa bene sforzarsi così tanto. I poteri le sono tornati da solo 5 giorni, si sente molto meglio, ma non dovrebbe spingere tanto. Tra l'altro è ancora ferita alla spalla.
<<non è meglio rimandare a domani? andiamo da Percy>> propongo
<<no, ma se non vuoi venire non importa, farò da sola>>
<<nono vengo, è solo che ti stai sforzando un po' troppo e non dovrest->>
<<sto bene così, allenandomi non penso a tutto il resto>>
<<come vuoi>> dico rassegnato, quando è così non si può dialogare più di tanto. È comprensibile, però.
<<io vado>> dice
<<vado da Percy e poi ti raggiungo>> gli ho promesso che avremmo mangiato insieme.
<<ok>>
Naomi si dirige verso la palestra, e io vado da Percy che mi aspetta all'uscita.
<<buongiorno>> dico
<<giorno>> <<Naomi?>>
<<è andata ad allenarsi>>
<<di nuovo?>>
<<già>>
<<cavolo>>
<<non ne vuole sapere>>
<<speravo venisse con noi>>
<<ci ho provato, ma niente>> Naomi preferisce scagliare i suoi poteri contro finti manichini fino allo sfinimento, piuttosto che passare del tempo normale con i suoi amici.
<<è presto ancora, ma la supererà ne sono certo>>
<<certo che lo farà, è forte>>
Andiamo a mangiare al villaggio, tutti e due pensiamo alla stessa persona.

Naomi Evans - la profezia del sacrifico Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora