capitolo 42

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(punto di vista di Aaron)
Deanna è sul terrazzo del castello, sconvolta, leggo nei suoi occhi il terrore, la paura che quella donna possa toccare la sua famiglia; fortunatamente Daniel è con lei a rassicurarla.
<<come sta Simon?>> mi chiede Dan mentre mi siedo accanto a loro.
<<per fortuna bene, siamo usciti appena in tempo>>
<<Naomi è stata molto brava>> dice Dan
<<già, molto>> <<ei amore>> mi rivolgo a Deanna che non aveva ancora detto una parola.
<<jane>> <<ancora non ci credo>> dice
<<eravamo sconvolti quanto te>>
<< io vado a controllare i ragazzi, ci vediamo dopo>> Dan va via, per farci parlare da soli; solo lui sa davvero quanto questo discorso sia difficile per noi.
<<cosa vuole?>> Deanna mi guarda quasi in lacrime
<<vendetta>> <<ma non la passerà liscia, non stavolta>> dico
<<farà del male a Naomi>> <<o a Diego>> <<mio dio non può->> la blocco prima che possa dire altro
<<quella donna non farà del male al nostri figli, dovrà passare sul mio cadavere prima>>
<<e Naomi? dubito non voglia nulla da lei>>
<<sa della profezia, vuole i suoi poteri, come chiunque altro>>
<<mio dio>>
<<Deanna amore, guardami>>
Gli ormai lucidi occhi castani di mia moglie mi guardano con un misto di speranza, paura, rabbia; <<non le accadrà mai nulla, te lo giuro>> dico stringendole le mani.
Non sarebbe mai successo nulla a mia figlia, a costo di dover subire le peggiori torture, a costo di morire, mai nessuno avrebbe osato torcere un solo capello a Naomi Evans, finché ci sarei stato io.

Naomi Evans - la profezia del sacrifico Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora