(punto di vista di Naomi)
Sto allenando i poteri giorno e notte.
Di giorno con Daniel, la notte con me stessa.
Sono impaziente di affrontare Jane, lo voglio fare una volta per tutte.
In solo una settimana sono riuscita a far ricredere Dan ad andare più in fretta, infatti abbiamo affrontato tutti e 4 gli elementi.
L'acqua è la calma, penso al mare e al suo suono che mi ha sempre trasmesso pace e serenità.
L'aria mi fa pensare alla tristezza, ma non necessariamente in senso negativo, immagino il vento che fa volare via le cose tristi e mi sento meglio.
La terra è la felicità, è lo stesso potere della mamma e lei era sempre solare, mi sento in un paradosso quando cerco di usare questo potere. Potrei causare un terremoto e pensare allo stesso tempo a una delle cose più felici della mia vita. Assurdo no?
Il fuoco lo associo alla rabbia, mi basta pensare a un solo momento di questi giorni per scatenarlo. È il peggiore di tutti, è il più pericoloso ed è difficile da gestire, come la rabbia. Lasciarsi andare troppo alla rabbia è nocivo.
Daniel mi ha insegnato a controllare i poteri con un metodo diverso da quello che avevo sempre usato. Prima andavo di istinto e lasciavo che i miei poteri si lasciassero guidare dalle mie emozioni; ora sono io che decido le emozioni e i poteri si sprigionano a seconda di esse.
"sei tu che comandi i poteri, non loro che comandano te"
Mi ripeto sempre. Daniel me lo ricorda spesso ormai.
<<domani sarà il giorno>> annuncio
<<domani?>> mi chiede Daniel perplesso
<<domani>> ripeto
<<non è un po' presto?>>
<<ho aspettato fin troppo, domani si farà>>
<<bene così Naomi>> dice mio nonno <<vieni un attimo nel mio ufficio per favore?>>
annuisco e lo seguo
<<come stai?>> mi chiede
<<sto cercando di andare avanti>>
<<mi fa piacere vederti così decisa>> mi dice
<<grazie>>
<<però non voglio che dimentichi le cose importanti>>
<<a cosa ti riferisci?>>
<<i tuoi genitori non sono morti per vedere la loro figlia diventare un'assassina>>
<<perché me lo dici?>>
<<so che vuoi uccidere quella donna Naomi, ti ha causato tanto dolore>> <<ma così ti abbasserai al suo stesso livello>>
<<voglio vederla soffrire come lei ha fatto a me>>
<<sai? quando Jane si è presentata alla corte con la sua famiglia per il matrimonio con Aaron, mi aveva colpito subito>>
<<perché?>>
<<era decisa, sapeva quello che voleva con certezza; col tempo ho imparato a conoscerla e ho capito che quella donna non fa niente per il solo piacere di farlo, ma con uno scopo ben preciso>>
<<quale dovrebbe essere lo scopo di uccidere ogni persona che mi sta accanto>>
<<potrebbe essere qualunque cosa Naomi, quello che passa nella testa di quella donna è un mistero persino per me>> resto in silenzio <<ti ho raccontato questa cosa, perché voglio che tu ricorda sempre da dove vieni e da che parte stai, capito?>>
<<non la ucciderò nonno, non sono un'assassina>>
<<so che non lo sei, ma voglio assicurarmi che il sentimento di vendetta non ti accechi>>
<<non lo farà>>
<<tu sei mia nipote, Naomi Evans, principessa ereditaria del regno della luce; non dimenticarlo mai>>
Sono sorpresa dal tono con cui mi parla mio nonno.
<<a tal proposito, quando finirà questa storia dobbiamo affrontare il discorso, ora che tuo padre non c'è più, e neanche tuo fratello... devi saper amministrare questo regno da sola>>
come non detto.
STAI LEGGENDO
Naomi Evans - la profezia del sacrifico
Fantasy(2/2) Il regno della luce si riprende dall'ultima struggente battaglia, ma nel regno del buio prende il potere qualcuno di potente, con tanta voglia di vendetta. Naomi si troverà ad affrontare non solo il nemico ma anche e soprattutto se stessa. La...