capitolo 91

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(punto di vista di Naomi)
Sto allenando i poteri giorno e notte.
Di giorno con Daniel, la notte con me stessa.
Sono impaziente di affrontare Jane, lo voglio fare una volta per tutte.
In solo una settimana sono riuscita a far ricredere Dan ad andare più in fretta, infatti abbiamo affrontato tutti e 4 gli elementi.
L'acqua è la calma, penso al mare e al suo suono che mi ha sempre trasmesso pace e serenità.
L'aria mi fa pensare alla tristezza, ma non necessariamente in senso negativo, immagino il vento che fa volare via le cose tristi e mi sento meglio.
La terra è la felicità, è lo stesso potere della mamma e lei era sempre solare, mi sento in un paradosso quando cerco di usare questo potere. Potrei causare un terremoto e pensare allo stesso tempo a una delle cose più felici della mia vita. Assurdo no?
Il fuoco lo associo alla rabbia, mi basta pensare a un solo momento di questi giorni per scatenarlo. È il peggiore di tutti, è il più pericoloso ed è difficile da gestire, come la rabbia. Lasciarsi andare troppo alla rabbia è nocivo.
Daniel mi ha insegnato a controllare i poteri con un metodo diverso da quello che avevo sempre usato. Prima andavo di istinto e lasciavo che i miei poteri si lasciassero guidare dalle mie emozioni; ora sono io che decido le emozioni e i poteri si sprigionano a seconda di esse.
"sei tu che comandi i poteri, non loro che comandano te"
Mi ripeto sempre. Daniel me lo ricorda spesso ormai.
<<domani sarà il giorno>> annuncio
<<domani?>> mi chiede Daniel perplesso
<<domani>> ripeto
<<non è un po' presto?>>
<<ho aspettato fin troppo, domani si farà>>
<<bene così Naomi>> dice mio nonno <<vieni un attimo nel mio ufficio per favore?>>
annuisco e lo seguo
<<come stai?>> mi chiede
<<sto cercando di andare avanti>>
<<mi fa piacere vederti così decisa>> mi dice
<<grazie>>
<<però non voglio che dimentichi le cose importanti>>
<<a cosa ti riferisci?>>
<<i tuoi genitori non sono morti per vedere la loro figlia diventare un'assassina>>
<<perché me lo dici?>>
<<so che vuoi uccidere quella donna Naomi, ti ha causato tanto dolore>> <<ma così ti abbasserai al suo stesso livello>>
<<voglio vederla soffrire come lei ha fatto a me>>
<<sai? quando Jane si è presentata alla corte con la sua famiglia per il matrimonio con Aaron, mi aveva colpito subito>>
<<perché?>>
<<era decisa, sapeva quello che voleva con certezza; col tempo ho imparato a conoscerla e ho capito che quella donna non fa niente per il solo piacere di farlo, ma con uno scopo ben preciso>>
<<quale dovrebbe essere lo scopo di uccidere ogni persona che mi sta accanto>>
<<potrebbe essere qualunque cosa Naomi, quello che passa nella testa di quella donna è un mistero persino per me>> resto in silenzio <<ti ho raccontato questa cosa, perché voglio che tu ricorda sempre da dove vieni e da che parte stai, capito?>>
<<non la ucciderò nonno, non sono un'assassina>>
<<so che non lo sei, ma voglio assicurarmi che il sentimento di  vendetta non ti accechi>>
<<non lo farà>>
<<tu sei mia nipote, Naomi Evans, principessa ereditaria del regno della luce; non dimenticarlo mai>>
Sono sorpresa dal tono con cui mi parla mio nonno.
<<a tal proposito, quando finirà questa storia dobbiamo affrontare il discorso, ora che tuo padre non c'è più, e neanche tuo fratello... devi saper amministrare questo regno da sola>>
come non detto.

Naomi Evans - la profezia del sacrifico Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora