capitolo 31

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(punto di vista di Aaron)
D'un tratto piomba il silenzio.
Ho davvero creduto di non rivedere più la mia piccola.
Per fortuna poco dopo il silenzio arrivano le guardie, che la spintonano verso la cella in cui mi trovo con Dan e i due ragazzi.
<<Naomi>> dico con un sollievo, avvicinandomi alle sbarre.
<<papà>> esclama mentre le levavano le manette per spingerla in cella.
Mi abbraccia immediatamente.
Poi va da Simon per assicurarsi che l'amico stia bene.
Io invece mi assicuro che a stare bene sia lei, che Jane non l'abbia toccata, anche se so bene cosa quelle grida fossero.
<<che ci fai qui amore mio, che è successo?>> le chiedo mentre siamo in disparte dagli altri, ma Naomi non risponde per un po'.
<<è stata una mia stupida idea papà, scusami>> <<è tutta colpa mia>> sta per piangere, e io la abbraccio.
<<stai tranquilla ok? andrà tutto bene>>
<<papà, quella donna...>> prima che possa concludere la frase la interrompo.
<<Jane...>> <<ci penso io, piccola, fidati di me>>

Naomi Evans - la profezia del sacrifico Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora