Sto cercando di ricordarti
e
di lasciarti andare
allo
stesso tempo
Nayyirah Weheed---
Harry Potter era seduto su un tetto, a fumare sigarette e fissare l'orizzonte. Hermione si inerpicò su per una finestra per raggiungerlo.
"Cosa ci è successo, Hermione?" chiese lui quando si avvicinò.
"La guerra." disse lei a bassa voce, allungando la mano e girandogli il viso verso di lei. Aveva un taglio sulla testa. La pelle pallida era debolmente rossa per il sangue che aveva lavato via. Era triste, stanco e arrabbiato.
"Chi è cambiato? Tu o io?" chiese lui mentre lei gli passava le dita tra i capelli e li spingeva da parte per poter chiudere la ferita.
"Io." rispose lei, evitando il suo sguardo.
"Perché? Pensi che non sarò in grado di farlo?" disse lui. "Stai cercando di venire a patti con il fatto che fallirò?"
Hermione lanciò un incantesimo diagnostico. Aveva due costole fratturate e qualche livido sull'addome. Lo spinse indietro per farlo sdraiare prima di iniziare a curarlo.
"Penso che tu possa farlo. Ma la profezia... È un lancio della moneta. Dopo la morte di Silente..." esitò leggermente.
"La morte è solo una maledizione che ci separa tutti." disse lui dopo un momento. "Non posso starmene a guardare, aspettando che si verifichino le probabilità, cinquanta e cinquanta, presumere di conoscere il risultato. Non quando ci sono così tante persone che dipendono da noi.»
«Quello che hai, il modo in cui ami le persone, è puro, è potente. Ma... quante volte hai ucciso Tom? Da piccolo, a causa di tua madre. Al primo e secondo anno. Ma lui è ancora qui. Ti sta ancora combattendo. Non voglio dare per scontato che qualcosa sia sufficiente."
"Non pensi che il Bene possa vincere e basta." disse Harry. Il rimprovero nella sua voce era pesante, evidente.
"Tutti quelli che vincono dicono di essere stati buoni, ma sono loro a scrivere la storia. Non ho mai visto nulla che indichi che sia stata effettivamente la superiorità morale a fare la differenza." rispose lei mentre mormorava qualche incantesimo per riparare le fratture.
"Stai parlando di storia Babbana, però. La magia è diversa. Il mondo magico è diverso." disse Harry, facendo per prenderle la mano che stringeva la bacchetta proprio mentre lei la spostava per guarire la costola successiva. Chiuse le dita a pugno e le lasciò cadere.
Hermione scosse minuziosamente la testa e l'espressione di Harry si fece amara. Guardò il cielo. Lanciò un incantesimo sulla sua mano e poi cominciò a spalmargli un unguento per i lividi sull'addome.
"Una volta eri diversa." disse Harry, "Una volta eri più giusta di me nelle cose. Cos'è successo al C.R.E.P.A? A quella ragazza che non avrebbe mai detto che la magia nera ne valeva la pena. Che cosa è successo?"
"Quella ragazza è morta in Infermeria, cercando di salvare Colin Canon."
"C'ero anch'io quando è morto Colin, Hermione. E non sono cambiato."
"Sono sempre stato disposta a fare qualsiasi cosa, Harry. Tutte le nostre avventure a scuola... Una volta che ero dentro, ero dentro. Ma forse non hai mai notato fino a che punto ero disposta a spingermi per te."
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Manacled | Traduzione
FanfictionHarry Potter è morto. All'indomani della guerra, per rafforzare la potenza del mondo magico, Voldemort mette in atto un programma di ripopolamento. Hermione Granger custodisce un segreto dell'Ordine, perso ma nascosto nella sua mente, così viene ass...