Capitolo 62 - Flashback 37

1.5K 72 9
                                    

Luglio 2003

Si svegliò di soprassalto e si ritrovò sdraiata su un letto basso e improvvisato, con Draco appoggiato sopra di lei.

Balzò indietro, poi si fermò e si guardò intorno, rendendosi conto di essere nel rifugio a Whitecroft. Guardò di nuovo Draco e tutto le tornò in mente. Trasse un respiro affannoso e si rese conto di sentirsi come schiacciata a morte. "Che... che cosa è successo?"

Lui contorse la bocca mentre si raddrizzava e la fissava. La sua espressione era una maschera, ma poteva vedere la rabbia trattenuta a stento nei suoi occhi.

"Nonostante..." si morse le parole. "La tua rassicurazione di ieri, eri a Hogwarts. Quando l'ho scoperto, ho cercato di afferrarti e tu ti sei Smaterializzata in un torrente. Ho dovuto Schiantarti; ho pensato che saresti potuta annegare prima di renderti conto che ero io."

Lei si alzò a sedere con cautela, ancora un po' dolorante e stordita. Scosse la testa, cercando di liberarsi dalla confusione residua. "Eri mascherato; non ti ho riconosciuto."

Guardò in basso. Aveva i vestiti asciutti. I polmoni erano vuoti, come se fosse passato molto tempo da quando era stata messa al tappeto. Guardò l'orologio e lo stomaco le precipitò di colpo. Erano passate ore. Era quasi sera.

"Per quanto tempo mi hai lasciato qui, incosciente?" chiese incredula mentre lo guardava.

La sua espressione si fece fredda. "Non potevo sparire con te. Una volta che ti ho tolto l'acqua dai polmoni e messo al sicuro sono dovuto tornare per adempiere ai miei doveri."

Lei distolse lo sguardo.

Harry.

Ron.

Quasi tutti erano a Hogwarts. A parte Severus, che poteva essere l'ultimo membro attivo dell'Ordine rimasto.

Premette le labbra insieme per un minuto, calmandosi prima di alzare lo sguardo. "Non capisco. Che cosa è successo? Come hanno fatto a trovare la prigione?"

Lui distolse lo sguardo, le mani strette a pugno. Poteva quasi sentire la rabbia ribollente che si increspava intorno a lui.

"Non conosco i dettagli di come sia avvenuto, precisamente. Te l'ho detto, il Signore Oscuro ora è sospettoso. Si confida a malapena con qualcuno, e fornisce informazioni diverse ad ogni generale nel tentativo di individuare da dove trapelano le informazioni. Sono stato informato di dieci diversi piani di attacco, e nessuno era quello vero. So che ieri sera era nel Sussex e lavorava da solo, secondo le informazioni che avevo. Quando ho saputo che avevano preso la prigione, la Resistenza era già a Hogwarts. Non c'è stata l'opportunità di mandarvi un messaggio."

Hermione si sedette sul bordo del letto mentre assorbiva tutto. Era troppo frastornata e devastata per pensare chiaramente.

Draco era furioso. Continuava ad aprire e chiudere le mani come se si stesse trattenendo dal rompere qualcosa.

Rimase accanto a lei per un altro momento, poi si voltò e cominciò a camminare per la stanza come se fosse un animale in gabbia. "Pensavo che dovesse essere il colpo finale dell'Ordine. Potter pensava che lasciare che il Signore Oscuro lo uccidesse gli avrebbe in qualche modo fatto vincere la guerra? O ha semplicemente deciso di arrendersi?"

Hermione si contorse.

"Harry era un Horcrux." disse, con voce spenta.

Draco si bloccò e la guardò bruscamente. Lei abbassò gli occhi e si fissò il grembo. Aveva i jeans strappati su entrambe le ginocchia.

Deglutì e tirò indietro i piedi. "Non lo sapevo, fino ad oggi. L'ho capito solo dopo l'inizio della battaglia. C'era una profezia, fatta vent'anni fa... 'uno dei due deve morire per mano dell'altro perché nessuno dei due può vivere finché l'altro sopravvive'. Harry pensava che se tutti gli altri Horcrux fossero stati distrutti, il fatto che il Signore Oscuro lo uccidesse avrebbe causato la morte di entrambi."

Manacled | TraduzioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora