Capitolo 25

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Quando aprì gli occhi, era sera tardi. Girando la testa, trovò Malfoy in piedi davanti al ritratto sulla parete, che gli parlava a bassa voce.

La strega nel quadro scorse subito il movimento di Hermione e gli fece un gesto. Lui smise di parlare e si voltò per fissarla.

Sembrava stanco e non entusiasta della sua imminente paternità.

Lei si sentiva come sul punto di vomitare.

Strinse gli occhi, si raggomitolò e cercò di non ricominciare a piangere. Sentì il suono tagliente delle scarpe di Malfoy che attraversava la stanza e si avvicinava al suo letto.

Ci fu un lungo silenzio, in cui poteva sentire la stesse guardando. Appoggiò il mento contro la sua spalla, cercando di allontanarsi il più possibile.

"Non ti è permesso farti del male, né fare qualcosa per causarti un aborto o un aborto spontaneo."

Non era un'affermazione, era un comando. Poté sentire la vampata di calore intorno ai suoi polsi.

"Sono sicuro che cercherai di razionalizzarlo come protezione nel tentativo di aggirare le compulsioni, ma non è così. Non ti è permesso fare nulla per porre fine alla tua gravidanza."

Lei singhiozzò debolmente, sentendo le lacrime agli occhi.

"Topsy, ti controllerà a tempo pieno ora, per assicurarsi che tu non subisca la disgrazia di cadere dalle scale o masticare un rametto di tasso. Si è già occupata di streghe incinte in passato, quindi è ben consapevole di ciò che puoi o non puoi mangiare o bere. Ha il mio permesso di trattenerti immediatamente se provi a fare qualcosa."

Hermione non disse nulla. Malfoy rimase in piedi accanto al suo letto per diversi minuti prima di sospirare debolmente. Sentì i suoi passi che si ritiravano e lo scatto della porta.

Rimase a letto, e alternò il pianto al sonno; si rannicchiò strettamente, avvolgendosi le braccia intorno allo stomaco, protettiva.

"Mi dispiace. Mi dispiace. Mi dispiace tanto, tanto." sussurrò ancora e ancora. "Farei qualsiasi cosa per risparmiarti da questo mondo."

Malfoy riapparve dopo quattro giorni.

"Non puoi stare qui a deprimerti per nove mesi." disse. "Hai bisogno di mangiare. Dovresti andare fuori."

Hermione lo ignorò e sperò che se ne andasse. A meno che non intendesse costringerla a scendere dal letto, non aveva intenzione di muoversi. Ci fu un lungo silenzio.

"Ho qualcosa per te." disse infine.

Sentì qualcosa di pesante premere sul copriletto e aprì un occhio. C'era un grosso libro accanto a lei. Una Guida alle Cure Efficaci nella Gravidanza e nel Parto Magico.

Chiuse di nuovo gli occhi.

"Non posso toccare i tuoi libri." disse, la bocca che si contorceva mentre parlava e la voce che tremava debolmente. "Astoria li ha fatti incantare tutti contro i Sanguesporco."

"Questo non viene dalla biblioteca del Manor." Il tono di Malfoy era leggermente divertito. "Non ti brucerà."

Ci fu una pausa.

"Mi aspetto che domani ti alzi dal letto."

Dopo che se ne fu andata, Hermione aprì di nuovo gli occhi e si avvicinò timidamente al libro, appoggiando leggermente un dito sulla copertina. Non ci fu alcuna sensazione di bruciore al contatto.

Lo tirò più vicino, attirandolo contro il petto e tenendolo stretto.

Il giorno dopo, si costrinse a scendere dal letto e andò alla finestra. Il libro era nuovo di zecca; il dorso di pelle scricchiolava leggermente quando sollevava la copertina, e le pagine odoravano debolmente di olio per macchine e inchiostro. Era spesso tre pollici e stampato su carta scritta. Iniziò dall'indice e lesse per ore e ore.

Manacled | TraduzioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora