Capitolo 14

1.9K 88 5
                                    

Hermione si voltò ad affrontare Malfoy con calma. Anche senza la pozione dubitava che si sarebbe sentita particolarmente preoccupata. Lo fissò mentre si avvicinava. Aveva concluso che, in generale lui, non era né autorizzato né incline a farle del male.

Anche se non fosse stato tanto disperato di entrare nei suoi ricordi, la Stroud gli aveva probabilmente spiegato esattamente perché sarebbe stato sconsigliabile distruggerla psicologicamente.

"Tieni molte persone in gabbia?" chiese.

Lui la fissò. Era leggermente pallido, gli occhi scuri e induriti dalla rabbia che teneva a malapena sotto controllo. Poteva sentirla tendersi lungo tutta la sua figura.

Le venne in mente che se avesse voluto cercare di convincerlo a ucciderla quello era probabilmente il momento perfetto. Era circondato dalla corrotta, coinvolgente magia nera della stanza. Poteva sentirla penetrare in lei mentre lo fissava. Una persona poteva perdere la testa in un ambiente come quello.

Malfoy strinse le labbra in una linea dura e lei poté vedere la sua mascella serrarsi. C'era così tanto sotto la sua infinita freddezza. Una rabbia assopita si stava agitando, increspando appena sotto la superficie.

Il salotto aveva un forte effetto su di lui. Era una scaltra provocazione e poteva farlo scattare. Si chiese come fare.

Poi, lui sogghignò.

"Sei l'unica che tengo in gabbia, Sanguesporco." disse. La sua espressione tornò bruscamente indifferente, la rabbia venne apparentemente trascinata di nuovo giù. "Non l'hai notato?"

Lei arricciò il labbro. Malfoy diede un'occhiata alla stanza; sembrava teso, ma sorrise verso di lei.

"Questa è l'ala del Manor di mio padre." disse.

Hermione si guardò intorno di scatto, quasi aspettandosi che Lucius Malfoy sbucasse da qualche parte con l'espressione maniacale che ricordava la sua ex cognata.

"Per tua fortuna..." continuò Malfoy. "è all'estero dalla fine della guerra. Mi piace sperare che non ti torturi e ti maledica orribilmente se gli capitasse di incrociarti, ma se fossi uno scommettitore dovrei ammettere che le probabilità non sono a tuo favore. Quindi ti sconsiglio di venire qui regolarmente. Vuoi un tour completo prima di andare? Solo per assicurarti che non ci sia niente di convenientemente messo in giro con cui tu possa uccidermi?"

Fece un gesto verso la porta del salotto ed Hermione uscì. Lui la seguì da vicino e poi chiuse saldamente la porta. Sentì un impulso di magia mentre si chiudeva; il senso di oscurità scomparve dall'aria intorno a loro. La porta era pesantemente circondata da protezioni. Si rese conto che probabilmente era una delle innumerevoli stanze in cui non sarebbe dovuta entrare. Si chiese se le altre stanze da cui la teneva lontana fossero similmente avvolte da una magia così complicata.

"Astoria non mi ha detto che c'era un posto dove non dovevo andare. Ho dato per scontato che mi fosse permesso di esplorare l'intero Manor. " disse.

"Sono sicuro che sarebbe entusiasta se tu andassi incontro a una fine infelice. Indegnità della tua sola esistenza a parte, però, potrebbe significare anche la mia fine. Allora diventerebbe una vedova ricca e libera di condurre tutti i suoi sporchi affari ancora più pubblicamente di quanto già faccia." disse Malfoy in tono indifferente.

Hermione alzò lo sguardo verso di lui.

"E non ti interessa?"

Lui la guardò con un'espressione fredda.

"Mi è stato ordinato di sposarla, perciò l'ho sposata. Non mi è mai stato comandato di preoccuparmene." disse.

"Sembri schiavo quanto me..." rispose Hermione con aria di scherno.

Manacled | TraduzioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora