Capitolo 59 - Flashback 34

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Giugno 2003

Draco portò la Coppa Tassorosso a Hermione in meno di una settimana.

La riconobbe all'istante dalle foto che aveva visto nelle ricerche. "L'hai trovata."

Abbassò lo sguardo sul calice ornato che aveva in mano. "L'avrei presa già ieri ieri, ma sto seguendo i canali legali per l'accesso al caveau. Sarà trasferito a mio nome il prossimo mese, una volta che i documenti del Ministero confermeranno la morte di Rodolphus. Tradizionalmente il processo potrebbe richiedere mesi, ma è stato accelerato per la preoccupazione che la figlia di Andromeda possa cercare di reclamarlo."

Hermione lo studiò attentamente. "C'è qualche documento che attesti che sei stato lì?"

Draco fece un sorriso sottile. "Niente di niente."

Le si strinse la gola. Non guardò Draco mentre deglutiva e fece un cenno secco.

Non potevano permettersi nessuna questione in sospeso, ma ogni morte le sembrava un ulteriore cappio al collo. Scacciò il pensiero.

Aprì la borsa e tirò fuori la spada di Grifondoro.

Draco alzò un sopracciglio e la studiò. "Di solito vai in giro con una spada?"

Hermione prese la lama nelle mani. "L'ho presa la settimana scorsa. Sapevo che saresti stato efficiente. Ho pensato dovessi venire preparata."

Gli brillarono gli occhi. "Come facciamo?"

Lei si morse il labbro inferiore. "Non ne ho idea. Probabilmente dovremmo lanciare un Sortilegio Scudo per cercare di contenere qualsiasi potenziale contraccolpo. Poi, suppongo che lo pugnalerò." gli fece un piccolo sorriso. "Non ho mai pugnalato una coppa."

"Lo farò io." Lui allungò la mano a prendere la spada.

Hermione scosse la testa e fece un passo indietro, tirando la spada più vicino. "No. Ne ho bisogno. Ci sono pochissime informazioni sugli Horcrux nei libri. Devo analizzarlo e osservarlo mentre viene distrutto."

L'espressione di Draco si indurì, e fece un passo verso di lei; ora aveva gli occhi duri. "No, non è vero. Hai detto che Silente è stato Maledetto mentre distruggeva l'anello. Dammela, Granger."

Lei afferrò l'elsa più saldamente e sporse il mento in fuori mentre lui si avvicinava.

"Silente è stato maledetto perché, per qualche motivo, l'ha indossato. Io non ho intenzione di farlo. Lo analizzerò e poi lo pugnalerò. Harry ha pugnalato il diario senza alcun problema."

La mano di Draco si chiuse intorno alla sua. "Tu sei la Guaritrice. Se cercasse di ucciderci, avresti più possibilità tu di salvare me che io di salvare te."

Lei non allentò la presa. Lo guardò. "Sono anche specializzata nell'analisi e nella decostruzione della magia nera."

Lui la fissò, l'espressione era una maschera. Il cuore iniziò a batterle forte e strinse la spada, quasi aspettandosi che cercasse di strappargliela dalle mani.

"Draco, lasciami fare il mio lavoro."

La sua espressione vacillò ma le lasciò la mano. "Dimmi cosa fare se qualcosa va storto."

Hermione si slacciò il braccialetto e glielo porse.

"Questo ciondolo qui." indicò un piccolo calderone. "Se lo tocchi, invierà la mia posizione a Severus."

L'espressione di Draco tremolò, poi storse la bocca, sprezzante. "Piton è un doppiogiochista. Pensavo che l'Ordine avesse smesso di fidarsi di lui anni fa."

Manacled | TraduzioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora