Capitolo 71

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Luglio 2005

Bobbin le portò del porridge per colazione la mattina dopo. Non aveva voglia di mangiare e ignorò il vassoio mentre passeggiava nella sua stanza.

Draco non era più tornato da quando era andato via per vedere suo padre. Era stanca di aspettare. Non aveva intenzione di sedersi impotente nella sua camera da letto e aspettare che Ginny arrivasse e Draco morisse.

Si avvicinò alla porta e la aprì con uno scatto.

"Non farlo!" urlò una voce acuta.

Quasi le prese un colpo, e si voltò per scoprire che Narcissa era saltata su dalla sedia e sembrava sul punto di tentare di uscire dalla cornice.

La fissò con gli occhi spalancati dall'altra parte della stanza, la mano contro il petto. Le sembrava che il cuore le fosse saltato in bocca.

Lei la fissò di nuovo.

"Non puoi uscire. Draco non è al Manor." La sua voce era tagliente, imperiosa.

Hermione aveva in qualche modo pensato che suonasse peggio. Trasse un respiro profondo e la guardò con diffidenza. "Come fai a dirlo?"

Narcissa fece un breve cenno. "La magia della tenuta lo sa."

Hermione chiuse lentamente la porta e si avvicinò al ritratto. La studiò, prendendo nota dei tratti che Draco aveva ereditato. La stessa bocca. Gli stessi manierismi. A scuola, pensava che avesse preso interamente da suo padre, ma ora vedeva come Narcissa trasparisse sottilmente dai tratti e tra le caratteristiche Malfoy di Draco.

"Voglio salvare tuo figlio", disse.

Narcissa strinse la bocca e sollevò un sopracciglio. "Non puoi. Se davvero pensassi di poterlo fare, non ti aggireresti per la stanza come un nundu in gabbia."

Non batté ciglio. "Draco morirà se non faccio qualcosa."

L'espressione di Narcissa si sfrangiò brevemente, poi si addolcì e distolse lo sguardo. "Ci sono cose peggiori del morire." Si raddrizzò il polsino della manica. "Tu non sai com'era mio figlio quando sei scomparsa. Non ne hai la minima idea."

Era strano vedere una ragazza adolescente riferirsi a un uomo di quasi dieci anni più vecchio di lei come suo figlio.

"L'ho salvato."

"Non ne avresti avuto bisogno se te ne fossi andata prima, come ti aveva pregato di fare. C'erano altre persone che contavano di più per te che fare quello che ti aveva chiesto" disse Narcissa, la voce fredda.

Era così giovane, si rese conto. I ritratti non si evolvevano o maturavano, rimanevano com'erano. Il fatto che il ritratto di Narcissa mostrasse segni di trauma dimostrava quanto fosse stato profondo. Fondamentalmente, era ancora Narcissa Black, sedicenne e piena di arroganza.

"Perché Narcissa non è scappata quando Draco glielo ha chiesto? A causa di Lucius?"

Il ritratto di Narcissa si irrigidì. "No. Lucius è... lui..." la sua maschera cadde a pezzi. "La amava... più di ogni altra cosa. Voleva andarsene, dopo il torneo dei maghi, ma Lucius giurò che Draco non avrebbe dovuto prendere il Marchio. Quando fu arrestato, era certa che il Signore Oscuro sarebbe venuto per lui. Stava per prenderlo mentre tornava a casa da scuola. Ma... il Signore Oscuro è arrivato. Poi... poi... poi dopo..."

"È rimasta per tenerlo in vita." disse Hermione. "Draco non avrebbe continuato a provare una volta saputo che lei era al sicuro. Sarebbe morto in poche settimane."

Narcissa distolse lo sguardo ma fece un breve cenno di riconoscimento.

Lei si avvicinò. "Voglio salvare Draco. Se lo dicesse a Lucius... se lui lo sapesse..."

Manacled | TraduzioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora