Capitolo 63 - Flashback 38

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Luglio 2003

Il laboratorio del Sussex era un enorme edificio nero che sembrava essere stato calato nel mezzo della foresta di Ashdown. Le protezioni per le Materializzazioni si estendevano per diverse centinaia di metri. Hermione si avvicinò con un pesante incantesimo di Dissimulazione addosso, dando un'occhiata agli altri edifici più piccoli sparsi intorno. Il Laboratorio oscurava tutto. L'aria era così contorta e corrotta dalla magia nera che era difficile respirare. I Dissennatori lo pattugliavano in alto.

Dall'angolo da cui lo approcciava, l'edificio le ricordava le immagini di Azkaban. Aveva visto i progetti del Sussex e lo aveva visto da lontano, ma era la prima volta che si avvicinava così tanto.

Era un edificio torreggiante, a forma di V, senza alcun punto di ingresso visibile. C'erano solo una manciata di finestre ai piani superiori. Sapeva dalle cianografie che l'unica entrata era un punto di Materializzazione protetto all'interno dell'edificio, e l'unica uscita era un punto di Smaterializzazione separato su un altro piano.

Se fosse stata più calma e meno addolorata, avrebbe capito che Draco non aveva modo di portare fuori Ginny così rapidamente senza compromettersi.

Entrambi avevano commesso degli errori per disperazione.

Si guardò intorno. Era sera e nuvoloso per essere estate. Cominciava a diventare buio; le creature sarebbero presto uscite a caccia.

Si avvicinò fino a raggiungere l'ultimo strato di barriere. Erano dello stesso tipo impenetrabile che era stato posto sopra Hogwarts. L'erba e le piante erano diventate cenere lungo il perimetro.

Tese la mano e la magia crepitò, diventando visibile alla sua vicinanza.

Estrasse un coltello dal mantello e, inginocchiandosi, perforò le protezioni vicino al suolo. Il veleno di manticora nell'argento vi scivolò attraverso come se la magia non esistesse. Estrasse una delle bombe che aveva portato, la toccò leggermente con la punta della bacchetta e la spinse attraverso l'apertura, facendo attenzione a non far entrare in contatto la protezione o il coltello con la piccola sfera. Se avesse fatta esplodere accidentalmente una bomba, i Mangiamorte avrebbero raccolto pezzi del suo corpo per un raggio di quindici metri.

Cercò di non pensarci.

Spinse cinque bombe attraverso l'apertura delle barriere e, con un colpo di bacchetta, le fece Levitare verso l'edificio, lasciandone tre sparpagliate lungo la base e mandandone due a librarsi a circa sei metri sul muro. Ritirò il coltello e l'apertura si richiuse all'istante.

Si spostò rapidamente di altri tre metri e ripeté il processo fino a quando non completò tutta la zona della parete est dell'edificio e si ritrovò con le tasche vuote. In base a tutti i rapporti che Severus e Draco le avevano consegnato, il lato est era quello in cui si trovava la divisione di sviluppo delle maledizioni e dove veniva condotta la maggior parte delle ricerche con soggetti umani. Il lato ovest era più tecnologico, e lì avevano sede i laboratori per le manette e le ricerche per rompere l'Incanto Fidelius.

Si allontanò il più possibile, osservando il bordo delle barriere e cercando di valutare quanto lontano avrebbe dovuto correre. Con un rapido movimento, si lanciò un incantesimo Testabolla.

Chiuse gli occhi e trasse un lento respiro prima di aprirli e allungare la mano che teneva la bacchetta.

Mi prenderò cura di te. Mi prenderò sempre cura di te.

Agitò bruscamente la bacchetta verso l'alto e poi sferzò in basso.

Ci fu una frazione di secondo di silenzio. Poi un rombo, come se le particelle nell'aria vibrassero tutte.

Manacled | TraduzioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora