Capitolo 7-Libera di scegliere

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Perché avremmo una mente se non per fare a modo nostro?
-Fëdor Dostoevskij-

CAPITOLO 7
SKYLER

Questa notte ho dormito a stento due ore. Questi sono i dati riportati sul mio smartwatch.
Sonno leggero: due ore.
Sonno pesante: zero ore.
E si vede.

Quello che è successo in quella macchina ha messo a soqquadro la mia anima. Sento come se un terremoto fosse scoppiato dentro di me, cambiandomi per sempre. Agnese una volta mi ha detto che quando incontri la tua persona, lo riconosci subito, perché le emozioni che provi sono così forti da imprimersi sottopelle, al punto da non andare piu' via.

Non mi sento la stessa ragazza di ieri. Non mi sento affatto la stessa ragazza che sono stata per ventuno anni. E non sono spaventata.

Per fortuna, una volta arrivata a casa, non ho dovuto subire l'ira di mio padre vista l'ora né quella di mio fratello. Ron era in camera e sbraitava al cellulare con qualcuno, Agnese invece deve essersi occupata di Quantico, facendomi, volontariamente o meno, un grandissimo favore. Perciò, ho fatto subito una doccia e mi sono messa a letto. Non riuscivo a prendere sonno. Il cuore batteva forte, tremavo ma non di freddo e avevo voglia di sentirlo, per questo ho preso il cellulare e gli ho inviato un messaggio di testo. Xian non ha WhatsApp.

Non mi aspettavo che lo facesse lui. Ho capito che tipo di persona è. È timido.

Per un anno intero mi sono limitata a guardarlo e non ho mosso un dito. Ieri, per poco, non gli saltavo addosso. Devo darmi una regolata. Gli ho toccato i tatuaggi sulle braccia, senza neanche chiedergli il permesso e indirettamente, gli ho chiesto anche il numero. Non ho mai fatto niente di simile in vita mia. Non ho mai voluto. Ieri sì. Con lui sì. Perché solo con lui, sì.

Prendo il correttore arancione e cerco di coprire le occhiaie evidenti dosandolo bene, per evitare l'effetto clown. Non è stato difficile svegliarmi, per la prima volta in vita mia, perché non dormivo completamente. Il suo odore e le sue braccia tatuate mi hanno tormentata. Vorrei sentirle stringermi il corpo. Ha i tatuaggi ovunque? Anche lì?

Come al solito, scelgo il mio abbigliamento con cura. Oggi, mi soffermo piu' del dovuto davanti allo specchio perché voglio essere bella, ai suoi e ai miei occhi. Mi ha detto piu' volte di esserlo. Quando sono gli altri a dirmelo, io non ci credo. Non mi fanno effetto le parole degli altri. Le sue sì.

Non immaginate le capriole che ha fatto il mio cuore.
Non immaginate cosa ho provato quando l'ho baciato sulla guancia.

Ho notato che ha delle piccole lesioni sul viso, come se fossero delle cicatrici. Spero che non gli abbiano fatto del male. Lui è un uomo buono e gentile. Addirittura, mi ha aperto la portiera dell'auto e ha aspettato che rientrassi in casa. Non tutti lo farebbero. Xian è un uomo di altri tempi.

Indosso una t-shirt bianca, un paio di jeans chiari e il mio immancabile chiodo di pelle. Farò tardi anche questa sera ma al diavolo la comodità. Ho altri obiettivi oggi. Prendo i miei tacchi preferiti e faccio per metterli. All'improvviso, Ron spalanca la porta della mia stanza e mi squadra dalla testa ai piedi.

So a cosa sta pensando ma sono affari miei. La mia vita privata è affare mio. Non ho mai dato problemi e per una volta che c'è qualcuno che m'interessa davvero, non voglio essere ostacolata. Ragazzo o uomo adulto che sia. Nessuno può dirmi nulla.

<<Che sta succedendo?>>

Come al solito è a petto nudo e indossa dei pantaloncini sportivi. È tornato dalla sua corsa mattutina ed è tutto sudato. Non vedeva l'ora di venire da me, di sicuro per offendere Giulia. Ora ha questa fissa. Magari gli passa presto. Spero.

Rexan-L'ombra di loroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora