Capitolo 15- Guai in visti per i Dimitrijevic

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Chiedo perdono in anticipo per la lunghezza del capitolo ma non avrebbe avuto senso dividerlo. Buona lettura. 😘

CAPITOLO 15
SKYLER

<<Quando me lo presenti?>>chiede mio padre, mentre siamo seduti, come ogni mattina, a fare colazione insieme

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<<Quando me lo presenti?>>chiede mio padre, mentre siamo seduti, come ogni mattina, a fare colazione insieme.

Non adesso Quantico, per favore.

Lo guardo di sbieco, mentre taglio un pezzo di waffle che mia sorella Bruna ha preparato e portato qui a casa nostra. C'è anche lei oggi con noi. Stuart, mio cognato, è rimasto a casa con Tommaso e con Brida, i miei nipoti. Ci penserà lui ad accompagnarli a scuola. Ogni tanto, lascia respirare mia sorella maggiore, per fortuna.

Agnese e Bruna si guardano in maniera strana. È come se si stessero dicendo qualcosa, non a parole ma con gli occhi. Ron invece è già uscito. Ho l'impressione che quelle due vogliano nascondere qualcosa a papà.

<<Tata>>sospiro.

<<Guarda che l'ho capito cosa nascondi sotto quella sciarpa>>.

Si riferisce ai succhiotti e ai segni rossi di cui ho pieno il collo. Se non riesco a nasconderli con delle maglie a collo alto, a volte uso dei foulard. Non riesco a fare a meno dei baci del mio fidanzato.

<<E soprattutto, ho capito chi ti ha regalato quella collana>>.

<<Ti prego papà, è imbarazzante>>.

Non riesco a guardarlo negli occhi. Non ho mai parlato con lui di ragazzi. O meglio, ne abbiamo parlato ma riguardava solo il fatto che non m'interessassero e lui, nel frattempo, se ne stava tranquillo. È la prima volta che mi piace così tanto un uomo e ho vergogna di parlargliene. Lui è il mio papà e io sono e sarò sempre la sua bambina.

<<Ti tratta bene il tizio?>>

Annuisco.

<<È ancora presto per portarlo qui. Mi concederesti un po' di tempo?>>.

Papà estrae una sigaretta dal pacchetto e l'annusa, senza fumarla. Sa che se lo facesse qui in casa, Agnese si arrabbierebbe. Sta solo annusando la nicotina per calmarsi.

<<In questo frangente di tempo, puoi dirgli di tenere le mani e soprattutto la bocca al proprio posto? Ah, sappi che per me sarà sempre tizio>>.

<<Papà dai>>.

<<Tu e lui, insomma....?>>mi domanda, grattandosi la barba.

<<No, stai tranquillo>>.

Dalla faccia che fa, sembra essersi tolto di dosso un grande peso e ha rimesso la sigaretta nel pacchetto. Xian e io, purtroppo, non siamo ancora andati a letto insieme, ma ci stiamo toccando parecchio. E a me piace tanto essere invasa dalle sue dita magiche.

Rexan-L'ombra di loroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora