CAPITOLO 27
SKYLERChi è che sta bene da due giorni a questa parte? Nessuno. La nausea non mi abbandona, sono stanca di dover rovesciare continuamente e mi sento sempre a pezzi, come se qualcuno stesse risucchiando tutte le mie energie. Mi sento strana, ecco, oltre che triste. Aspetto la notte per piangere, così da non dovermi giustificare, perché papà non vuole vedermi piangere per Rexan. Lo considera un mostro e so che mai cambierà l'opinione che ha di lui.
Quando lo incontrerò, perché di sicuro accadrà, abbasserò lo sguardo e non lo infastidirò ma continuerò ad amarlo con tutta me stessa. Per sempre. Terrò stretta a me il coniglietto che mi ha regalato e non toglierò mai la collana, proprio come voleva lui. Che poi, dopo averlo lasciato, penso proprio che della collana e di me non gli importerà più. Si sentirà tradito e anche usato.
Quantico sta posizionando le sedie a mo' di triangolo scaleno. Rexan e io apparentemente vicini, per modo di dire e lui distante, per paura, forse, di non riuscire a contenersi. Non lo vede dal giorno in cui è andato a trovarlo in carcere. Ricordo che lasciò me e Ron da nonne Ilde ma a nonnina non raccontò nulla. Quel giorno fu terribile per me perché ebbi le prime mestruazioni. Lo ricordo come se fosse ieri. Papà era andato a parlare con Rexan in galera, nonna lo chiamava al cellulare perché io avevo bisogno di lui e Quantico ovviamente non poteva rispondere perché il cellulare gli era stato momentaneamente confiscato dalle guardie. Alla fine, Ilde ha pensato che papà avesse l'amante.
Comunque, mi ha promesso che cercherà in tutti i modi di contenersi, che non si scaglierà contro Rexan e che si limiterà ad osservarlo, solo per accertarsi che sia davvero cambiato come Ron e io sosteniamo.
Quando Agnese lo lasciò, ebbe quella reazione che tutti noi conosciamo. So che non potrebbe mai farmi del male e non solo perché papà sarà vicino a noi. Rexan è un uomo meraviglioso, buono, gentile e generoso. È romantico, galante e rispettoso. Il carcere lo ha cambiato nel profondo. E io, purtroppo, devo lasciarlo andare per proteggere la mia famiglia. Se ci fosse un'altra soluzione, mi ci appiglierei con tutte le mie forze ma preferisco saperlo al sicuro, intatto ed intero che accanto a me, al pericolo.
<<Papà sei sicuro?>>
<<Sì amore. Mi sistemo qui e lo guardo>>.
<<Hai promesso...>>.
<<Non voglio deluderti>>.
<<Sono io che ti ho delusa>>.
<<Non lo conoscevi. Non posso colpevolizzarti più di quanto io abbia già fatto>>.
<<Neanche lui>>.
<<È parecchio adulto e una bambina come te non la doveva proprio guardare>>.
<<Papà, Agnese è giovanissima. Non puoi fare questo discorso, ti prego>>.
Non aggiunge altro. Hanno litigato da ieri, inoltre, la moglie di mio padre è andata da Rexan. Quantico ci è rimasto male e ci sta di merda. Ieri, per tutta la mattina, papà e io abbiamo passeggiato e parlato. Siamo rimasti a pranzo fuori e siamo passati a trovare nonne Ilde. Di pomeriggio, siamo passati a prendere Martin e Daisy a scuola e siamo ritornati a casa. A lavoro, ho preso una settimana di ferie. Senza preavviso lo so, come loro hanno fatto con me, demansionandomi. Anche Ron e Agnese hanno trascorso la giornata fuori. Non so quanto tempo siano stati da Rexan, vorrei tanto saperlo ma ho paura a chiedere e tra poco, non ne avrò neanche il diritto.