Seconda parte
Capitolo 3
Rexan<<Dove sei andata ieri?>>chiedo con gentilezza a Skyler.
Come ogni mattina, sono passato a salutare mia figlia per poi portarla da sua nonna Yvonne. Sofia sta facendo colazione mentre Skyler sta rassettando, alle sette di mattina. Io non voglio fare il pesante, ma ci sono parecchie cose che non mi stanno bene. Ha venticinque anni, cazzo! Mia madre ha una vita più attiva della sua.
<<Lo so, non sono affari miei ma ho visto la foto che hai pubblicato su Instagram e poi mi hai detto che dovevi un favore a tuo cognato>>.
E anche mia madre mi ha riferito che Skyler doveva uscire per conto di Stuart. Ad essere sincero, le ho chiesto se sapesse quali fossero gli impegni di Skyler e lei mi ha risposto. Yvonne non è una spiona. Sono io che ho insistito e lei si è soffermata più del dovuto ad osservarmi. Cosa ho chiesto di tanto sconvolgente? Non posso fare domande riguardo la madre di mia figlia?
<<Sono andata a prendere il fratello di Stuart all'aeroporto. Ero ferma nel traffico, non si camminava e allora ho scattato una foto>>dice, sollevando una cesta con un mucchio di vestiti.
Sui social, la mia ex fidanzata o ex compagna, non so quale termine vi piaccia di più, è poco attiva. Come me, pubblica foto insieme a Sofia o insieme al suo papà, alle sue sorelle e ai suoi fratelli e siccome la seguo, quando è solita condividere momenti con i suoi followers, guardo anche io.
E poi è sempre lei.
Sempre Skyler.
Sempre la madre di mia figlia.<<Non sapevo che Stuart avesse un fratello>>.
<<Si chiama Oliver>>dice, scomparendo per poi ricomparire con l'asse e con il ferro da stiro.
Per l'amor di Dio.
<<Puoi fermarti a fare colazione? Sono le sette di mattina, è necessario stirare? E poi, hai stirato anche ieri>>.
<<Rexan, ho una giornata talmente incasinata che non hai idea e odio andare in giro con i vestiti sgualciti. Ieri, ho solo anticipato qualcosa>>.
<<Siediti a fare colazione. Non ti vedo mai seduta a mangiare, è assurdo>>.
<<Non ho tempo>>.
<<Se non ti siedi all'istante, inizierò a minacciarti>>.
Non faccio sul serio, ma sono stanco di vederla sempre indaffarata. Non c'è un momento in cui si riposi. Non è giusto. Lei sospira e alla fine si siede. Afferra una brioche dal sacchetto bianco che ho lasciato sul tavolo e si versa del succo in un bicchiere.
<<Sono tutti senza lattosio>>dico.
<<Grazie. Non dovevi>>.
<<Sono sempre a casa tua a romperti le scatole>>.