Capitolo 11- Coccole e regali

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Ama, ama follemente, ama piu' che puoi e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
-William Shakespeare-

CAPITOLO 11
SKYLER

Mi trovo di spalle al piano della cucina e ho tra le mani una tazza di tè caldo

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Mi trovo di spalle al piano della cucina e ho tra le mani una tazza di tè caldo. Quantico, Agnese e i bambini sono appena tornati dal loro weekend fuori porta. Maciste gli corre incontro per farsi spupazzare da tutti tranne che da mio padre. Quella palla di pelo è una vera peste e per colpa sua, questa mattina mi è toccato pulire il divano pieno di bava. Ron se la rideva, senza muovere un dito.

Vorrei proprio sapere con chi è stato stanotte. È tornato alle cinque a casa. E io lo so perché non riuscivo a prendere sonno. Pensavo alle mani di Xian addosso e ai nostri baci. Comunque, a quell'ora, ho sentito la chiave scattare nella serratura.

<<Traditore...per fortuna che in questa casa sono ancora il preferito di qualcuno>>dice Q, alludendo a me. Ho visto come i suoi occhi cercavano i miei, appena aperta la porta di casa. Delle volte penso che abbia paura di entrare e di non trovarmi. Papà ha cinque figli, nonostante ciò, sono convinta di essere io il suo punto debole, forse per via di mamma. Non lo so.

Faccio giusto in tempo a poggiare la tazza sul piano di marmo che le braccia di papà mi cingono la vita. Mi sono coperta abbastanza bene, non devo avere paura. I segni non si notano sotto il maglione a collo alto. Fortuna che è a giro maniche, altrimenti sarei morta di caldo.

<<Cielo stellato, scusami se siamo andati via>>.

<<Tata non devi chiedermi scusa. Tu e Agnese avete una bellissima famiglia>>.

E fanno bene, ogni tanto, a ritagliarsi i loro momenti, sia come famiglia che come coppia.

<<Tu nei fai parte, lo sai. E quanto prima, organizziamo qualcosa tu ed io, insieme>>.

<<E io?>>interviene Ron, mentre abbraccia sua madre.

<<Solo io e la mia bimba. A proposito, ti sei occupato di lei?>>

Se fossero entrati i ladri in casa, Ron a quest'ora sarebbe sotterrato in giardino per mano di papà. Comunque, non voglio che si becchi una ramanzina. I fratelli, quando possono, si devono coprire a vicenda. Questo vorrà dire che mi dovrà un favore. È in debito con me.

<<Papà non c'è bisogno>>.

<<Se non ti sto intorno, qualche essere indesiderato magari si fa avanti>>.

Non voglio mentirgli, mi ha sempre messa al primo posto e non se lo merita ma qualcuno c'è e penso di essere stata io quella ad essersi fatta avanti. L'ho spogliato con gli occhi dal primo momento solo che non è il caso di riferirlo a Quantico. Se sapesse che Xian è stato in galera, non la prenderebbe bene. Eppure, è stato proprio lui ad insegnarmi di non avere pregiudizi sulle persone. Certo, è facile impartire lezioni quando si tratta dei figli degli altri. Il difficile è quando le lezioni, dovrebbero valere anche per i figli tuoi.

Rexan-L'ombra di loroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora