CAPITOLO 14
REXANNon sono bravo a gestire sentimenti e litigi, nessuna della due cose, né singolarmente né insieme. In amore, ho sempre sbagliato e la mia storia ne è da testimone. Riguardo alle discussioni invece, se prima cercavo di risolverle a modo mio, imponendo il mio pensiero e finendo sempre per fare schifo perché da uomo dovevo avere ragione e dovevo soggiogare la donna al mio fianco, adesso invece è ancora peggio.
Ho scoperto solo grazie a e per colpa di Skyler, che l'incazzatura non mi passa facilmente. Non credo di essere un tipo rancoroso in generale, penso di esserlo nei rapporti amorosi o di conoscenza, come vogliamo chiamarli. A quarantasei anni, mi sto scoprendo.
Questo è un difetto su cui devo assolutamente lavorare perché stare così non mi fa bene.
<<Come mai la tua biondina non è venuta oggi?>>
E di sicuro, la domanda di Stefano non mi aiuta. Skyler non è venuta a pranzo al bistrot. Sarò sincero, mi aspettavo che venisse e che m'ignorasse, dopo ieri sera. Invece non si è presentata. Mi dispiace, anche se resto comunque incazzato per l'atteggiamento remissivo che ha avuto nei confronti di quel tizio.
<<A quanto pare no>>.
Guardo spesso verso il tavolo a cui solitamente siede con la sua amica dai capelli rossi ma oggi non c'è e non accenna a venire. Giulia mi osserva di tanto in tanto, facendo spallucce. È seduta al tavolo con due tizi che non conosco. Uno è grosso e tatuato anche in volto e parla con una ragazza mingherlina dai lineamenti spigolosi.
<<Avete litigato?>>domanda un altro.
Io sto davvero cercando di concentrarmi per grigliare questo maledetto filetto di agnello e loro, continuando a parlarmi di lei, non mi aiutano.
<<Non sono cazzi vostri, grazie>>.
<<Hanno litigato>>dice Stefano, all'altro.
Comunque, non sono l'unico ad essere incazzato, credo lo sia anche lei con me per via di Lizzie. Durante il servizio, ieri sera, Elizabeth si è presentata al bistrot. Era molto elegante, come suo solito. Ha cenato qui e ha aspettato che terminassi di lavorare. L'ho accompagnata a casa perché era venuta al bistrot in metro e non l'avrei mai mandata in giro, da sola, vestita in quel modo. Mi ha dato anche fastidio che sia venuta, in quel modo. Deve stare attenta, non faccio altro che ripeterglielo.
Qualche malato o deviato mentale di sicuro ne avrebbe approfittato e io non posso permettere che accada, né per mano mia, né per mano degli altri. Elizabeth è bellissima come lo è anche Skyler. Per la prima non provo niente, la seconda, mi manda in bestia. Mi eccita, mi confonde e mi fa tremare cuore e voce. Quando guardo Lizzie, non mi capacito di come mai non riesca a provare niente, solo bene e basta ma la vita non va come noi vorremmo. Con lei sarebbe più facile. Lei sa già e accetta. Lei non mi scatena un incendio dentro ogni volta che le sono accanto.
Non sapevo però che l'universo continuasse a tramare contro di me perché ieri sera, seduta sul cofano del mio catorcio, c'era Skyler. Lo so cos'ha potuto pensare vedendo Lizzie e me insieme, solo che io ero troppo incazzato per farla parlare. Ero anche stanco e volevo tornarmene a casa. Lavorare nel campo della gastronomia è sfiancante. La biondina si è fatta da parte ed è tornata a casa, dispiaciuta.
Anche se ero furioso con lei, l'ho seguita e mi sono accertato che tornasse alla villa. Ho riaccompagnato Lizzie e me ne sono tornato al camper.
Posso solo immaginare cosa sia passato nella testa di Skyler. Il solo averla vista ieri con un altro accanto mi è bastato per innervosirmi. Sentivo come se la pelle mi si stesse lacerando. E non è affatto un buon segno. Non oso immaginare cosa succederebbe se anche lei avesse un amico o se la vedessi uscire con questa persona. Di sicuro dovrei provare a capire. L'importante è che l'altro non provi sentimenti. Se non provano sentimenti verso di lei, può avere tutti gli amici che vuole.